The subject of this Final Dissertation is the relationship between madness and literature in nineteenth-century Russia. The nineteenth century, a time of profound changes that caused the loss of precise points of reference and a general sense of disorientation, coincided with the birth of psychiatry in the Russian Empire and at the same time was also called the golden century of literature. The aim is to examine the role played by literature in the study of madness and the link between this pathology and the Russian society of the time through the analysis of some literary works by Nikolaj Gogol', Fedor Dostoevskij and Lev Tolstoj. The first chapter introduces the historical and cultural context in the period between the end of the eighteenth century, the period in which psychiatry began to be discussed in the Russian Empire, and the nineteenth. Particular attention is given to the establishment of psychiatric practices and the first asylums, and to the close relationship between psychiatrists and writers of the time. The second chapter examines the link between genius and madness through the figure of Gogol' with reference to the extensive bibliography of clinical studies made on his life and the analysis of some of his works in which this is treated. In particular, two short stories from the collection The Tales of Petersburg are analyzed here: Nos and Zapiski sumasščedšego. In the third chapter, however, madness is treated from the point of view of the writer Fyodor Dostoevsky, who, because of his epilepsy and his interest in criminal psychology, became a paradigmatic example for scholars of the time. Specifically, the short novel Dvojnik is analyzed here, demonstrating the relevant role of society in the onset of madness in an individual. The fourth and final chapter focuses, finally, on the human aspect of the mentally ill by showing the point of view of Lev Tolstoy suffering from neurosis, whose fate recalls that of the protagonist of the autobiographical story Zapiski sumasšedšego. The sources consulted were Madness and the Mad in Russian Culture and Diagnosing Literary Genius: A Cultural History of Psychiatry in Russia, 1880-1930, which deal in depth with the theme of madness and psychiatry in Russia from the eighteenth to the nineteenth century, as well as Gogol', les moralistes et la psychiatrie du XIXe siècle in Romantisme, Folie à deux: Gogol' and Dostoevsky and The Epileptic Genius: The Use of Dostoevsky as Example in the Medical Debate over the Pathology of Genius.
Oggetto della presente Dissertazione finale è la relazione tra follia e letteratura nella Russia del XIX secolo. L’Ottocento, epoca di profondi cambiamenti che causarono la perdita di punti di riferimento precisi e un generale senso di disorientamento, coincise con la nascita della psichiatria nell’impero russo e allo stesso tempo fu anche definito il secolo d’oro della letteratura. Ci si propone di prendere in esame il ruolo svolto dalla letteratura nello studio della follia e il legame di tale patologia con la società russa dell’epoca attraverso l’analisi di alcune opere letterarie di Nikolaj Gogol’, Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj. Nel primo capitolo viene introdotto il contesto storico e culturale nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo, periodo in cui si iniziò a parlare di psichiatria nell’impero russo, e il XIX. Si pone particolare attenzione all’istituzione delle pratiche psichiatriche e dei primi manicomi e allo stretto rapporto tra psichiatri e scrittori del tempo. Nel secondo capitolo si esamina il legame tra genio e follia attraverso la figura di Gogol’ con riferimento all’ampia bibliografia di studi clinici compiuti sulla sua vita e l’analisi di alcune sue opere in cui questa viene trattata. In particolar modo vengono qui analizzati due racconti tratti dalla raccolta I racconti di Pietroburgo: Nos e Zapiski sumasščedšego. Nel terzo capitolo, invece, la pazzia è trattata dal punto di vista dello scrittore Fëdor Dostoevskij il quale, a causa dell’epilessia di cui soffriva e al suo interesse per la psicologia criminale, divenne per gli studiosi dell’epoca un esempio paradigmatico. Nello specifico viene qui analizzato il romanzo breve Dvojnik che dimostra il ruolo rilevante della società nell’insorgere della follia in un individuo. Il quarto e ultimo capitolo si concentra, infine, sull’aspetto umano dei malati di mente mostrando il punto di vista di Lev Tolstoj affetto da nevrosi, la cui sorte richiama quella del protagonista del racconto autobiografico Zapiski sumasšedšego. Le fonti consultate sono state Madness and the Mad in Russian Culture e Diagnosing Literary Genius: A Cultural History of Psychiatry in Russia, 1880-1930 che trattano in modo approfondito il tema della follia e della psichiatria in Russia dal XVIII al XIX secolo, oltre a Gogol’, les moralistes et la psychiatrie du XIXe siècle in Romantisme, Folie à deux: Gogol’ and Dostoevskij e The Epileptic Genius: The Use of Dostoevsky as Example in the Medical Debate over the Pathology of Genius.
La follia nella Russia del XIX secolo tra letteratura e medicina
FOLCO, GLORIA
2020/2021
Abstract
Oggetto della presente Dissertazione finale è la relazione tra follia e letteratura nella Russia del XIX secolo. L’Ottocento, epoca di profondi cambiamenti che causarono la perdita di punti di riferimento precisi e un generale senso di disorientamento, coincise con la nascita della psichiatria nell’impero russo e allo stesso tempo fu anche definito il secolo d’oro della letteratura. Ci si propone di prendere in esame il ruolo svolto dalla letteratura nello studio della follia e il legame di tale patologia con la società russa dell’epoca attraverso l’analisi di alcune opere letterarie di Nikolaj Gogol’, Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj. Nel primo capitolo viene introdotto il contesto storico e culturale nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo, periodo in cui si iniziò a parlare di psichiatria nell’impero russo, e il XIX. Si pone particolare attenzione all’istituzione delle pratiche psichiatriche e dei primi manicomi e allo stretto rapporto tra psichiatri e scrittori del tempo. Nel secondo capitolo si esamina il legame tra genio e follia attraverso la figura di Gogol’ con riferimento all’ampia bibliografia di studi clinici compiuti sulla sua vita e l’analisi di alcune sue opere in cui questa viene trattata. In particolar modo vengono qui analizzati due racconti tratti dalla raccolta I racconti di Pietroburgo: Nos e Zapiski sumasščedšego. Nel terzo capitolo, invece, la pazzia è trattata dal punto di vista dello scrittore Fëdor Dostoevskij il quale, a causa dell’epilessia di cui soffriva e al suo interesse per la psicologia criminale, divenne per gli studiosi dell’epoca un esempio paradigmatico. Nello specifico viene qui analizzato il romanzo breve Dvojnik che dimostra il ruolo rilevante della società nell’insorgere della follia in un individuo. Il quarto e ultimo capitolo si concentra, infine, sull’aspetto umano dei malati di mente mostrando il punto di vista di Lev Tolstoj affetto da nevrosi, la cui sorte richiama quella del protagonista del racconto autobiografico Zapiski sumasšedšego. Le fonti consultate sono state Madness and the Mad in Russian Culture e Diagnosing Literary Genius: A Cultural History of Psychiatry in Russia, 1880-1930 che trattano in modo approfondito il tema della follia e della psichiatria in Russia dal XVIII al XIX secolo, oltre a Gogol’, les moralistes et la psychiatrie du XIXe siècle in Romantisme, Folie à deux: Gogol’ and Dostoevskij e The Epileptic Genius: The Use of Dostoevsky as Example in the Medical Debate over the Pathology of Genius.File | Dimensione | Formato | |
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