Introduction. Prone Positioning (PP) is a non-pharmacological treatment which was previously used on patients that undergo thoracic surgery or are affected by acute respiratory distress syndrome (ARDS). PP affects pulmonary physiology by increasing recruitment of alveoli in the dorsal lung areas, promotes homogeneous distribution of transpulmonary pressure and therefore improves ventilation. This treatment was used during the SARS-CoV-2 pandemic in conscious, spontaneously breathing patients because of its efficacy in people with endotracheal intubation (ET). The aim of the study is to carry out a literature review to assess the efficacy of PP treatment in people with SARS-CoV-2 pneumonia who are ventilatory supported with high-flow nasal canula (HFNO), continuous positive airway pressure (CPAP) and non-invasive ventilation (NIV). Methods. A literature review was run from 1 August to 30 November on the databases PubMed, Jama, Cinahl, Cochrane, Scopus and Embase. The keywords that were used in all string for all the databases: COVID 19, non-invasive ventilation, non intubated, prone position, awake prone position. The only filter used was Full Text on the PubMed database. A total of 383 studies were found. Results. Eighteen studies including treatment with PP and ventilatory support (NIV, HFNO and CPAP) in people with ARDS or acute hypoxemic respiratory failure (AHFR) were considered. Discussion. PP treatment appears to improve the lung status on computed tomography (CT), oxygenation values (PaO2/FiO2, SpO2/FiO2, ROX index and saturation) and may reduce the risk of endotracheal intubation (ET) mortality in patients with SARS-CoV-2 pneumonia. Results on the reduction of hospital stay and intensive care unit (ICU) aren’t consistent. Some variables that may affect the effectiveness of PP such as adherence to treatment, comorbidities of the person being treated should be considered. Key words. SARS-CoV-2, prone position, ARDS, AHFR, non-invasive ventilation (HFNO, NIV, CPAP).
Introduzione. La posizione prona (PP) è un trattamento non farmacologico utilizzato già in precedenza in caso di intervento di chirurgia toracica o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). La PP agisce sulla fisiologia polmonare aumentando il reclutamento degli alveoli delle aree polmonari dorsali, favorisce la distribuzione omogenea della pressione transpolmonare migliorando così la ventilazione. Questo trattamento è stato utilizzato durante la pandemia da SARS-CoV-2 in pazienti coscienti e in respiro spontaneo visto la sua potenziale efficacia in persone con intubazione endotracheale (ET). L’obiettivo dello studio è quello di condurre una revisione della letteratura per valutare l’efficacia del trattamento con PP in persone con polmonite da SARS-CoV-2 supportate a livello ventilatorio con cannule nasali ad alti flussi (HFNO), pressione positiva continua (CPAP) e ventilazione non invasiva (NIV). Materiali e metodi. Dal 1° agosto al 30 novembre è stata condotta una revisione della letteratura sulle banche dati PubMed, Jama, Cinahl, Cochrane, Scopus ed Embase. Le parole chiave comuni tra le stringhe di ricerca sono: COVID 19, non invasive ventilation, non intubated, prone position, awake prone position. L’unico filtro utilizzato è Full Text sulla banca dati di PubMed. In totale sono stati reperiti 383 studi. Risultati. Sono stati considerati 18 studi che includono il trattamento con PP e supporto ventilatorio (NIV, HFNO e CPAP) in persone con ARDS o insufficienza respiratoria ipossiemica acuta (AHFR). Discussione. Il trattamento con PP sembra migliorare il quadro polmonare alla tomografia computerizzata (TC), i valori di ossigenazione (PaO2/FiO2, SpO2/FiO2, indice ROX e saturazione) e può ridurre il rischio di intubazione endotracheale (ET), mortalità nei pazienti con polmonite da SARS-CoV-2. Persistono ancora dati dubbi sulla riduzione della durata della degenza ospedaliera e in terapia intensiva (ICU). Occorre considerare alcune variabili che possono influire sull’efficacia della PP come l’aderenza al trattamento e le comorbidità della persona assistita. Parole chiave. SARS-CoV-2, posizione prona, ARDS, AHFR, ventilazione non invasiva (HFNO, NIV, CPAP).
Efficacia della pronazione in pazienti covid positivi con ventilazione meccanica non invasiva (NIV): una revisione della letteratura
GIARETTI, ELENA
2020/2021
Abstract
Introduzione. La posizione prona (PP) è un trattamento non farmacologico utilizzato già in precedenza in caso di intervento di chirurgia toracica o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). La PP agisce sulla fisiologia polmonare aumentando il reclutamento degli alveoli delle aree polmonari dorsali, favorisce la distribuzione omogenea della pressione transpolmonare migliorando così la ventilazione. Questo trattamento è stato utilizzato durante la pandemia da SARS-CoV-2 in pazienti coscienti e in respiro spontaneo visto la sua potenziale efficacia in persone con intubazione endotracheale (ET). L’obiettivo dello studio è quello di condurre una revisione della letteratura per valutare l’efficacia del trattamento con PP in persone con polmonite da SARS-CoV-2 supportate a livello ventilatorio con cannule nasali ad alti flussi (HFNO), pressione positiva continua (CPAP) e ventilazione non invasiva (NIV). Materiali e metodi. Dal 1° agosto al 30 novembre è stata condotta una revisione della letteratura sulle banche dati PubMed, Jama, Cinahl, Cochrane, Scopus ed Embase. Le parole chiave comuni tra le stringhe di ricerca sono: COVID 19, non invasive ventilation, non intubated, prone position, awake prone position. L’unico filtro utilizzato è Full Text sulla banca dati di PubMed. In totale sono stati reperiti 383 studi. Risultati. Sono stati considerati 18 studi che includono il trattamento con PP e supporto ventilatorio (NIV, HFNO e CPAP) in persone con ARDS o insufficienza respiratoria ipossiemica acuta (AHFR). Discussione. Il trattamento con PP sembra migliorare il quadro polmonare alla tomografia computerizzata (TC), i valori di ossigenazione (PaO2/FiO2, SpO2/FiO2, indice ROX e saturazione) e può ridurre il rischio di intubazione endotracheale (ET), mortalità nei pazienti con polmonite da SARS-CoV-2. Persistono ancora dati dubbi sulla riduzione della durata della degenza ospedaliera e in terapia intensiva (ICU). Occorre considerare alcune variabili che possono influire sull’efficacia della PP come l’aderenza al trattamento e le comorbidità della persona assistita. Parole chiave. SARS-CoV-2, posizione prona, ARDS, AHFR, ventilazione non invasiva (HFNO, NIV, CPAP).File | Dimensione | Formato | |
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