Assistente sociale ed educatore professionale sono professionisti del sociale con punti di contatto e specificità e che, collaborando in équipe, condividono un obiettivo comune. Osservando il loro operato nel Servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino e nell’Associazione Opportunanda, entrambi dedicati al contrasto della grave marginalità adulta, ho percepito un assottigliamento dei confini professionali: si può parlare, quindi, di “operatore unico”? Per rispondere a questa domanda, si è cercato di integrare quanto emerso dalla letteratura con quanto osservato e sperimentato tramite l’esperienza di tirocinio prima e, successivamente, con l’attività lavorativa nei servizi prima citati. In una prima parte del lavoro è presentato il fenomeno delle persone senza dimora e il contesto dei servizi che forniscono prestazioni. Nella seconda e terza parte si analizzano le due professioni specularmente, sia nell’evoluzione storica nel contesto italiano e sia nelle specifiche funzioni e competenze, al fine di individuarne punti di contatto e differenze e poter evidenziare, nelle conclusioni, gli aspetti critici e/o positivi dell’eventuale indebolimento dei confini.

I professionisti dell’aiuto nei servizi ad alta e bassa soglia: operatore unico o specificità professionali?

CAFARELLI, LILIANA
2021/2022

Abstract

Assistente sociale ed educatore professionale sono professionisti del sociale con punti di contatto e specificità e che, collaborando in équipe, condividono un obiettivo comune. Osservando il loro operato nel Servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino e nell’Associazione Opportunanda, entrambi dedicati al contrasto della grave marginalità adulta, ho percepito un assottigliamento dei confini professionali: si può parlare, quindi, di “operatore unico”? Per rispondere a questa domanda, si è cercato di integrare quanto emerso dalla letteratura con quanto osservato e sperimentato tramite l’esperienza di tirocinio prima e, successivamente, con l’attività lavorativa nei servizi prima citati. In una prima parte del lavoro è presentato il fenomeno delle persone senza dimora e il contesto dei servizi che forniscono prestazioni. Nella seconda e terza parte si analizzano le due professioni specularmente, sia nell’evoluzione storica nel contesto italiano e sia nelle specifiche funzioni e competenze, al fine di individuarne punti di contatto e differenze e poter evidenziare, nelle conclusioni, gli aspetti critici e/o positivi dell’eventuale indebolimento dei confini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82595