This paper will deal with the theme of high conflict in parenting couples and how it can turn into domestic gender violence.. The specific objective of this paper is to draw attention to the notions of conflict and violence within a social and psychological framework, and finally to mention the legal dimension. It is fundamental to separate the definitions of conflict and violence, concepts that are still erroneously united, risking to evaluate the violence in the couple as a simple relational conflict. We speak of conflict when there is an absence of a use of physical force or forms of power. Within it, however, we can find moments of contrast, contrariety, divergence, opposition and critical resistance; all this is however marked by the development of a sufficiently managed relationship, creating an equal relationship between the couple. On the contrary, violence involves the intentional use of physical force or power against another person who determines or has a high degree of likelihood of causing injury, death and psychological harm.. We are therefore in the presence of an absence of confrontation to arrive at a unilateral resolution of the problem, of intentionality, of irreversible damage both physical and psychological; it is defined as an act aimed at eliminating the relationship. This thesis consists of three chapters. In the first chapter we will look at the origins of the notion of conflict, providing a legislative framework on the subject of Italian family law, with particular reference to the legal institutions of separation and divorce.. Particular attention will be paid to the innovations introduced in this matter by the law n. 54 of 2006, with which the observation of the principle of bigenitoriality is ordered in Italy. In this chapter, in fact, I thought of inserting an example of a sentence read during the course of internship in which I had the opportunity to experiment in conflict separations. A particular mention will be made of the use of the instrument of family mediation and its guiding principles in its various forms. Attention is then focused on the dysfunctional modes of exercise of parenting of couples, with a brief reference also to the phenomenon of parental alienation, giving an example. The second chapter, on the other hand, will deal with the phenomenon that is increasingly assuming increasing data over the years, domestic gender violence, taking into account the definition that has been attributed to it by the Istanbul Convention. Attention will be paid to the child who can experience such acts directly, when they occur in the field of perception or indirectly, when it becomes aware of them. Domestic violence will be treated in its various forms, in the cycle in which it manifests itself, and in parenting which is inevitably compromised by having different consequences for children. At the end of this chapter an interview with an anti-violence centre in Turin is inserted in order to better understand the phenomenon that will be analyzed. In the third chapter the role of the social service will be analyzed in relation to the phenomena of parental conflict and domestic gender violence.

Il presente elaborato tratterà il tema dell’alta conflittualità nelle coppie genitoriali e come essa può trasformarsi in violenza di genere domestica. Obiettivo specifico di questo elaborato è porre l’attenzione sulle nozioni di conflitto e violenza all’interno di una cornice sociale e psicologica per arrivare, infine, alla citazione della dimensione giuridica. È fondamentale scindere le definizioni di conflitto e violenza, concetti che tuttora vengono accomunati erroneamente rischiando di valutare la violenza nella coppia come una semplice conflittualità relazionale. Parliamo di conflitto quando vi è un’assenza di un uso della forza fisica o di forme di potere. All’interno di esso possiamo comunque trovare momenti di contrasto, contrarietà, divergenza, opposizione e resistenza critica; il tutto viene però improntato allo sviluppo di una relazione sufficientemente gestita, creando un rapporto paritario tra la coppia. Al contrario, la violenza prevede l’uso intenzionale della forza fisica o del potere contro un’altra persona che determini o che abbia un elevato grado di probabilità di provocare lesioni, morte e danno psicologico. Siamo dunque in presenza di un’assenza di confronto per arrivare ad una risoluzione unilaterale del problema, di intenzionalità, di danno irreversibile sia fisico che psicologico; essa viene definita come atto volto ad eliminare la relazione. La presente tesi è composta da tre capitoli. Nel primo capitolo si guarderà alle origini della nozione del conflitto, fornendo una cornice legislativa relativamente alla materia del diritto di famiglia italiano, con particolare riferimento agli istituti giuridici della separazione e del divorzio. Verrà posta particolare attenzione alle novità introdotte in tale materia dalla legge n. 54 del 2006, con la quale viene disposto in Italia l’osservazione del principio di bigenitorialità. In tale capitolo, infatti, ho pensato di inserire un esempio di sentenza letta durante il percorso di tirocinio all’interno del quale ho avuto possibilità di sperimentarmi in materia separazioni conflittuali. Un particolare accenno verrà posto all’uso dello strumento della mediazione familiare e ai suoi principi direttivi nelle sue diverse forme. L’attenzione viene poi focalizzata sulle modalità disfunzionali di esercizio della genitorialità delle coppie, con un breve riferimento anche al fenomeno di alienazione genitoriale, riportandone un esempio. Il secondo capitolo riguarderà, invece, il fenomeno che sempre di più negli anni sta assumendo dati in crescita, la violenza di genere domestica, prendendo in considerazione la definizione che ad essa è stata attribuita dalla Convenzione di Istanbul. Verrà posta attenzione al minore che può far esperienza di tali atti direttamente, nel momento in cui essi avvengono nel campo percettivo o indirettamente, quando esso ne viene a conoscenza. La violenza domestica verrà trattata nelle sue varie forme, nel ciclo in cui essa si manifesta e nella genitorialità che inevitabilmente viene compromessa comportando conseguenze diverse sui figli. Alla fine di tale capitolo è inserita un'intervista ad un Centro di Anti-Violenza di Torino al fine di comprendere maggiormente il fenomeno che verrà analizzato. Nel terzo capitolo verrà analizzato il ruolo del Servizio sociale in relazione ai fenomeni del conflitto genitoriale e della violenza di genere domestica.

Conflitto genitoriale e Violenza di genere domestica. Quali differenze?

CUZZI, SHARON
2021/2022

Abstract

Il presente elaborato tratterà il tema dell’alta conflittualità nelle coppie genitoriali e come essa può trasformarsi in violenza di genere domestica. Obiettivo specifico di questo elaborato è porre l’attenzione sulle nozioni di conflitto e violenza all’interno di una cornice sociale e psicologica per arrivare, infine, alla citazione della dimensione giuridica. È fondamentale scindere le definizioni di conflitto e violenza, concetti che tuttora vengono accomunati erroneamente rischiando di valutare la violenza nella coppia come una semplice conflittualità relazionale. Parliamo di conflitto quando vi è un’assenza di un uso della forza fisica o di forme di potere. All’interno di esso possiamo comunque trovare momenti di contrasto, contrarietà, divergenza, opposizione e resistenza critica; il tutto viene però improntato allo sviluppo di una relazione sufficientemente gestita, creando un rapporto paritario tra la coppia. Al contrario, la violenza prevede l’uso intenzionale della forza fisica o del potere contro un’altra persona che determini o che abbia un elevato grado di probabilità di provocare lesioni, morte e danno psicologico. Siamo dunque in presenza di un’assenza di confronto per arrivare ad una risoluzione unilaterale del problema, di intenzionalità, di danno irreversibile sia fisico che psicologico; essa viene definita come atto volto ad eliminare la relazione. La presente tesi è composta da tre capitoli. Nel primo capitolo si guarderà alle origini della nozione del conflitto, fornendo una cornice legislativa relativamente alla materia del diritto di famiglia italiano, con particolare riferimento agli istituti giuridici della separazione e del divorzio. Verrà posta particolare attenzione alle novità introdotte in tale materia dalla legge n. 54 del 2006, con la quale viene disposto in Italia l’osservazione del principio di bigenitorialità. In tale capitolo, infatti, ho pensato di inserire un esempio di sentenza letta durante il percorso di tirocinio all’interno del quale ho avuto possibilità di sperimentarmi in materia separazioni conflittuali. Un particolare accenno verrà posto all’uso dello strumento della mediazione familiare e ai suoi principi direttivi nelle sue diverse forme. L’attenzione viene poi focalizzata sulle modalità disfunzionali di esercizio della genitorialità delle coppie, con un breve riferimento anche al fenomeno di alienazione genitoriale, riportandone un esempio. Il secondo capitolo riguarderà, invece, il fenomeno che sempre di più negli anni sta assumendo dati in crescita, la violenza di genere domestica, prendendo in considerazione la definizione che ad essa è stata attribuita dalla Convenzione di Istanbul. Verrà posta attenzione al minore che può far esperienza di tali atti direttamente, nel momento in cui essi avvengono nel campo percettivo o indirettamente, quando esso ne viene a conoscenza. La violenza domestica verrà trattata nelle sue varie forme, nel ciclo in cui essa si manifesta e nella genitorialità che inevitabilmente viene compromessa comportando conseguenze diverse sui figli. Alla fine di tale capitolo è inserita un'intervista ad un Centro di Anti-Violenza di Torino al fine di comprendere maggiormente il fenomeno che verrà analizzato. Nel terzo capitolo verrà analizzato il ruolo del Servizio sociale in relazione ai fenomeni del conflitto genitoriale e della violenza di genere domestica.
ITA
This paper will deal with the theme of high conflict in parenting couples and how it can turn into domestic gender violence.. The specific objective of this paper is to draw attention to the notions of conflict and violence within a social and psychological framework, and finally to mention the legal dimension. It is fundamental to separate the definitions of conflict and violence, concepts that are still erroneously united, risking to evaluate the violence in the couple as a simple relational conflict. We speak of conflict when there is an absence of a use of physical force or forms of power. Within it, however, we can find moments of contrast, contrariety, divergence, opposition and critical resistance; all this is however marked by the development of a sufficiently managed relationship, creating an equal relationship between the couple. On the contrary, violence involves the intentional use of physical force or power against another person who determines or has a high degree of likelihood of causing injury, death and psychological harm.. We are therefore in the presence of an absence of confrontation to arrive at a unilateral resolution of the problem, of intentionality, of irreversible damage both physical and psychological; it is defined as an act aimed at eliminating the relationship. This thesis consists of three chapters. In the first chapter we will look at the origins of the notion of conflict, providing a legislative framework on the subject of Italian family law, with particular reference to the legal institutions of separation and divorce.. Particular attention will be paid to the innovations introduced in this matter by the law n. 54 of 2006, with which the observation of the principle of bigenitoriality is ordered in Italy. In this chapter, in fact, I thought of inserting an example of a sentence read during the course of internship in which I had the opportunity to experiment in conflict separations. A particular mention will be made of the use of the instrument of family mediation and its guiding principles in its various forms. Attention is then focused on the dysfunctional modes of exercise of parenting of couples, with a brief reference also to the phenomenon of parental alienation, giving an example. The second chapter, on the other hand, will deal with the phenomenon that is increasingly assuming increasing data over the years, domestic gender violence, taking into account the definition that has been attributed to it by the Istanbul Convention. Attention will be paid to the child who can experience such acts directly, when they occur in the field of perception or indirectly, when it becomes aware of them. Domestic violence will be treated in its various forms, in the cycle in which it manifests itself, and in parenting which is inevitably compromised by having different consequences for children. At the end of this chapter an interview with an anti-violence centre in Turin is inserted in order to better understand the phenomenon that will be analyzed. In the third chapter the role of the social service will be analyzed in relation to the phenomena of parental conflict and domestic gender violence.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
845781_sharoncuzzitesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 602.4 kB
Formato Adobe PDF
602.4 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82579