Objective: Bladder Carcinoma in situ is a flat high-grade lesion of the mucosa associated with a significant risk of progression to muscle-invasive disease. CIS is difficult to identify on white light cystoscopy (WL); international guidelines recommended, if CIS is suspected, to use bladder mapping. Photodynamic diagnosis (PDD) demonstrated a higher sensibility than WL for detection of CIS. The aim of the study is to compare bladder mapping vs. PDD-guided biopsies for detection of CIS. Materials and Methods: A retrospective analysis was conducted from March 2018 to May 2022. 56 patients were enrolled according to the following inclusion criteria: positive urine cytology or gross hematuria (with flexible cystoscopy and/or negative imaging for papillary lesions) and bladder mapping WL or PDD-guided biopsies. The patients were divided in two group based upon bioptic technique applied. Primary endpoint was CIS diagnosis. Secondary outcome was tumor recurrence after bioptic technique. Results: A total of 43 patients were allocated to the PDD-guided biopsies group and 13 to the mapping WL group. The histopathology reports of 56 patients were analyzed. Bladder tumor was diagnosticated in 14 (32.6%) patients in the PDD-guided biopsies group compared to only one (7.7%) in the mapping WL group (p= 0.076). CIS was diagnosticated in 9 (20.9%) patients in the PDD-guided biopsies group compared to only one (7.7%) in the mapping WL group (p= 0.275). 4 patients had a tumor recurrence: 2 (6.9%) of 29 in the PDD-guided biopsies group and 2 (16.7%) of 12 in the mapping WL group (p=0.337). Logistic regression was evaluated to associate the diagnostic technique and the CIS diagnosis. Odds Ratio of 5.8 (p = 0.107, CI: 0.7-0.95) correlates with a tumor improvement diagnosis in favor of the PDD-guided biopsies group. Conclusions: PDD-guided biopsies improve diagnosis of bladder CIS than mapping WL and reduce risk of tumor recurrence. Further studies are needed to confirm our results.

Introduzione: Il carcinoma vescicale in situ (CIS) è un tumore piatto, non vegetante, di alto grado ed è associato a un alto rischio di progressione a malattia muscolo-invasiva. Spesso non è visibile alla cistoscopia in luce bianca (WL); le linee guida internazionali raccomandano, pertanto, in caso di sospetto di CIS, l’utilizzo del mapping vescicale. La diagnosi fotodinamica (PDD) ha dimostrato di aumentare la sensibilità nella diagnosi del CIS rispetto alla WL. Lo scopo del nostro studio è quello di confrontare la capacità diagnostica della biopsia PDD-guidata rispetto al mapping vescicale in luce bianca nella diagnosi del CIS. Materiali e Metodi: È stata condotta un’analisi retrospettiva da Marzo 2018 a Maggio 2022. Complessivamente, sono stati arruolati 56 pazienti in accordo ai seguenti criteri di inclusione: citologia urinaria positiva o macroematuria (con cistoscopia flessibile e/o imaging negativo per lesioni papillari) e biopsie vescicali eseguite tramite mapping WL o PDD-guidate. La popolazione così scelta è stata suddivisa in due gruppi sulla base della tecnica bioptica a cui i pazienti sono stati sottoposti. L’outcome principale è stato la diagnosi di CIS, mentre la recidiva di malattia è stata indagata come outcome secondario dello studio. Risultati: Sul totale dei 56 pazienti, 43 hanno effettuato biopsie PDD-guidate e 13 il mapping WL. I campioni bioptici sono stati sottoposti a valutazione anatomopatologica con i seguenti risultati: il carcinoma della vescica è stato riscontrato in 14 (32.6%) dei pazienti sottoposti a biopsie PDD-guidate e in un solo paziente (7.7%) dei casi sottoposti a mapping WL(p= 0.076); il CIS è stato riscontrato in 9 (20.9%) dei soggetti sottoposti a biopsie PDD-guidate e in un solo malato (7.7%) nel gruppo trattato con mapping WL. 4 pazienti hanno presentato recidiva di malattia: di questi, 2 (6.9%) sono stati sottoposti a biopsie PDD-guidate e 2 (16.7%) a mapping WL(p= 0.275). È stata calcolata la regressione logistica per l’associazione fra metodica diagnostica e diagnosi di CIS. L’Odds Ratio è risultato pari a 5.8 (p = 0.107, IC: 0.7-0.95), pertanto, si assiste ad un aumento delle diagnosi di CIS nel caso in cui la biopsia PDD-guidata sostituisca il mapping vescicale. Conclusioni: L’utilizzo della biopsia PDD-guidate aumenta la diagnosi di carcinoma vescicale in situ rispetto al mapping vescicale in luce bianca. In aggiunta, si apprezza una riduzione del rischio di recidiva di malattia. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per confermare i risultati della nostra analisi.

Biopsie guidate in luce blu vs mapping vescicale in luce bianca per la diagnosi del CIS: un'analisi retrospettiva monocentrica ​

TIBALDI, DAVIDE
2021/2022

Abstract

Introduzione: Il carcinoma vescicale in situ (CIS) è un tumore piatto, non vegetante, di alto grado ed è associato a un alto rischio di progressione a malattia muscolo-invasiva. Spesso non è visibile alla cistoscopia in luce bianca (WL); le linee guida internazionali raccomandano, pertanto, in caso di sospetto di CIS, l’utilizzo del mapping vescicale. La diagnosi fotodinamica (PDD) ha dimostrato di aumentare la sensibilità nella diagnosi del CIS rispetto alla WL. Lo scopo del nostro studio è quello di confrontare la capacità diagnostica della biopsia PDD-guidata rispetto al mapping vescicale in luce bianca nella diagnosi del CIS. Materiali e Metodi: È stata condotta un’analisi retrospettiva da Marzo 2018 a Maggio 2022. Complessivamente, sono stati arruolati 56 pazienti in accordo ai seguenti criteri di inclusione: citologia urinaria positiva o macroematuria (con cistoscopia flessibile e/o imaging negativo per lesioni papillari) e biopsie vescicali eseguite tramite mapping WL o PDD-guidate. La popolazione così scelta è stata suddivisa in due gruppi sulla base della tecnica bioptica a cui i pazienti sono stati sottoposti. L’outcome principale è stato la diagnosi di CIS, mentre la recidiva di malattia è stata indagata come outcome secondario dello studio. Risultati: Sul totale dei 56 pazienti, 43 hanno effettuato biopsie PDD-guidate e 13 il mapping WL. I campioni bioptici sono stati sottoposti a valutazione anatomopatologica con i seguenti risultati: il carcinoma della vescica è stato riscontrato in 14 (32.6%) dei pazienti sottoposti a biopsie PDD-guidate e in un solo paziente (7.7%) dei casi sottoposti a mapping WL(p= 0.076); il CIS è stato riscontrato in 9 (20.9%) dei soggetti sottoposti a biopsie PDD-guidate e in un solo malato (7.7%) nel gruppo trattato con mapping WL. 4 pazienti hanno presentato recidiva di malattia: di questi, 2 (6.9%) sono stati sottoposti a biopsie PDD-guidate e 2 (16.7%) a mapping WL(p= 0.275). È stata calcolata la regressione logistica per l’associazione fra metodica diagnostica e diagnosi di CIS. L’Odds Ratio è risultato pari a 5.8 (p = 0.107, IC: 0.7-0.95), pertanto, si assiste ad un aumento delle diagnosi di CIS nel caso in cui la biopsia PDD-guidata sostituisca il mapping vescicale. Conclusioni: L’utilizzo della biopsia PDD-guidate aumenta la diagnosi di carcinoma vescicale in situ rispetto al mapping vescicale in luce bianca. In aggiunta, si apprezza una riduzione del rischio di recidiva di malattia. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per confermare i risultati della nostra analisi.
ITA
Objective: Bladder Carcinoma in situ is a flat high-grade lesion of the mucosa associated with a significant risk of progression to muscle-invasive disease. CIS is difficult to identify on white light cystoscopy (WL); international guidelines recommended, if CIS is suspected, to use bladder mapping. Photodynamic diagnosis (PDD) demonstrated a higher sensibility than WL for detection of CIS. The aim of the study is to compare bladder mapping vs. PDD-guided biopsies for detection of CIS. Materials and Methods: A retrospective analysis was conducted from March 2018 to May 2022. 56 patients were enrolled according to the following inclusion criteria: positive urine cytology or gross hematuria (with flexible cystoscopy and/or negative imaging for papillary lesions) and bladder mapping WL or PDD-guided biopsies. The patients were divided in two group based upon bioptic technique applied. Primary endpoint was CIS diagnosis. Secondary outcome was tumor recurrence after bioptic technique. Results: A total of 43 patients were allocated to the PDD-guided biopsies group and 13 to the mapping WL group. The histopathology reports of 56 patients were analyzed. Bladder tumor was diagnosticated in 14 (32.6%) patients in the PDD-guided biopsies group compared to only one (7.7%) in the mapping WL group (p= 0.076). CIS was diagnosticated in 9 (20.9%) patients in the PDD-guided biopsies group compared to only one (7.7%) in the mapping WL group (p= 0.275). 4 patients had a tumor recurrence: 2 (6.9%) of 29 in the PDD-guided biopsies group and 2 (16.7%) of 12 in the mapping WL group (p=0.337). Logistic regression was evaluated to associate the diagnostic technique and the CIS diagnosis. Odds Ratio of 5.8 (p = 0.107, CI: 0.7-0.95) correlates with a tumor improvement diagnosis in favor of the PDD-guided biopsies group. Conclusions: PDD-guided biopsies improve diagnosis of bladder CIS than mapping WL and reduce risk of tumor recurrence. Further studies are needed to confirm our results.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
843003_tesitibaldidefinitiva.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.29 MB
Formato Adobe PDF
1.29 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82548