In the contemporary Era, it has become impossible not to notice the growing audience’s sympathy towards mischievous characters in media: many stories are being retold from the villains perspective, while the characters are progressively being given more and more depth and introspection and at times their evil demeanours are even being justified. Starting from these assumptions, I was finally able to formulate the following question: what stylistic elements in the representation of a villainous character contribute to make them able to attract and mesmerize the audience? In my dissertation I choose to select and analyze three notorious villains from different genres of Victorian Era popular literature of fiction: the vampire Count Dracula from Dracula (1897) by Bram Stoker; the hideous Mr. Hyde from The Strange Case of Dr Jekyll and Mr. Hyde (1886) by Robert Louis Stevenson; and lastly, the mysterious Professor Moriarty who finally made his appearance in The final Problem (1893) from Sir Arthur Conan Doyle’s Sherlock Holmes saga. After analysing the narrative methods, themes and historical context of the novels, I then proceeded with a stylistic analysis of a few selected excerpts describing those villains from each respective novel, with the final aim to understand how the different modalities in combination with more and less traditional schemas have been able to impress these characters in the readers’ minds and inspire the following generations of artists.
In Era Contemporanea è diventato impossibile non notare la crescente simpatia del pubblico verso i personaggi malvagi nei vari media: molte storie vengono ora ri-raccontate dalla prospettiva dei cattivi, mentre ai personaggi vengono progressivamente dati sempre più profondità e introspezione e, talvolta, i loro comportamenti malvagi vengono persino giustificati. A partire da queste premesse, sono giunta a formulare la seguente domanda: quali elementi stilistici nella rappresentazione di un personaggio malvagio contribuiscono a renderlo in grado di attrarre e ipnotizzare il pubblico? Nella mia tesi ho scelto di selezionare e analizzare tre noti cattivi di diversi generi della narrativa popolare dell'epoca vittoriana: il vampiro Conte Dracula (1897) di Bram Stoker; l'orribile Mr. Hyde da Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde (1886) di Robert Louis Stevenson; e infine, il misterioso Professor Moriarty che fece finalmente la sua apparizione in Il problema finale (1893) dalla saga di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. Dopo aver analizzato i metodi narrativi, i temi e il contesto storico dei romanzi, ho poi proceduto con un'analisi stilistica di alcuni brani selezionati da ciascun romanzo in cui si descrivono i rispettivi cattivi, con l'obiettivo finale di capire come le diverse modalità, in combinazione con schemi più e meno tradizionali abbiano potuto imprimere questi personaggi nella mente dei lettori e ispirare le successive generazioni di artisti.
The Charms of Evil: A Stylistic Analysis of the Representation of Villainy in Victorian Literature
ARBORATI, GIULIA
2021/2022
Abstract
In Era Contemporanea è diventato impossibile non notare la crescente simpatia del pubblico verso i personaggi malvagi nei vari media: molte storie vengono ora ri-raccontate dalla prospettiva dei cattivi, mentre ai personaggi vengono progressivamente dati sempre più profondità e introspezione e, talvolta, i loro comportamenti malvagi vengono persino giustificati. A partire da queste premesse, sono giunta a formulare la seguente domanda: quali elementi stilistici nella rappresentazione di un personaggio malvagio contribuiscono a renderlo in grado di attrarre e ipnotizzare il pubblico? Nella mia tesi ho scelto di selezionare e analizzare tre noti cattivi di diversi generi della narrativa popolare dell'epoca vittoriana: il vampiro Conte Dracula (1897) di Bram Stoker; l'orribile Mr. Hyde da Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde (1886) di Robert Louis Stevenson; e infine, il misterioso Professor Moriarty che fece finalmente la sua apparizione in Il problema finale (1893) dalla saga di Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. Dopo aver analizzato i metodi narrativi, i temi e il contesto storico dei romanzi, ho poi proceduto con un'analisi stilistica di alcuni brani selezionati da ciascun romanzo in cui si descrivono i rispettivi cattivi, con l'obiettivo finale di capire come le diverse modalità, in combinazione con schemi più e meno tradizionali abbiano potuto imprimere questi personaggi nella mente dei lettori e ispirare le successive generazioni di artisti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/82544