Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita dell’utilizzo di molecole fitochimiche, derivate da estratti naturali, come sostanze benefiche per la salute umana, in grado di prevenire e migliorare gli effetti cronici causati da diverse malattie. La Propoli è una delle sostanze di origine naturale più ricca di molecole bioattive quali flavonoidi, composti fenolici, terpenoidi e diverse specie di acidi (come l’acido caffeico fenil-estere), in grado di svolgere potenti attività antinfiammatorie e antiossidanti in diverse vie metaboliche. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, antivirali, antinfiammatorie, cicatrizzanti e antitumorali, la propoli è stata ampiamente sfruttata fin dall’antichità nella medicina alternativa. Recenti studi sono stati condotti per analizzare il potenziale impiego di questo composto, nel trattamento di disturbi cronici come quelli associati alla sindrome metabolica (MetS). L’elaborato si concentra in particolar modo su una di queste malattie, la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), che si caratterizza per un eccessivo accumulo di trigliceridi nel fegato dovuto a dieta iper-calorica, al processo della lipogenesi de novo e alla stretta correlazione con le altre patologie della MetS. Lo scopo di questa tesi è quello di presentare come, attraverso studi in vitro e in vivo, le molecole contenute negli estratti di propoli siano efficaci nella riduzione di condizioni di stress ossidativo e dei livelli di infiammazione cronica che caratterizzano la NAFLD. In particolare, nello studio in vitro di Jin et al., 2017, si dimostra come i composti fenolici presenti nella propoli cinese (CP) proteggano gli epatociti in coltura dalla lipotossicità indotta dall’acido palmitico (PA), mantenendo alti i livelli energetici cellulari, up-regolando l’espressione di geni antiossidanti (Nrf2, GSTA1,HO-1), aumentando il livelli di enzimi detossificanti (superossido dismutasi (SOD), catalasi e glutatione perossidasi (GPx)), riducendo i livelli di citochine infiammatorie (TNF-α, IL-8) e inibendo l’apoptosi. Lo studio di Kismet et al., 2017 riporta invece gli effetti epatoprotettivi della propoli in vivo. Questo lavoro è stato condotto su ratti affetti da steatosi epatica non alcolica indotta attraverso una dieta ricca di grassi. I risultati dimostrano, attraverso analisi biochimiche e istopatologiche, come la propoli, somministrata in due concentrazioni diverse, sia in grado di migliorare a livello biochimico le percentuali di lipidi e colesterolo sierici, i parametri relativi allo stress ossidativo (SOD, GPx) e quelli relativi all’infiammazione (citochine infiammatorie TNF-α, IL-6) nei gruppi dei trattati rispetto al gruppo di controllo. A livello istopatologico è stato inoltre riscontrato un netto miglioramento delle condizioni generali della steatosi, dei livelli di infiammazione e rigonfiamento dei tessuti epatici analizzati in seguito al trattamento con estratto di propoli. Dai risultati ottenuti risulta evidente come la propoli possa rappresentare un composto di origine naturale efficace per migliorare e prevenire le condizioni patologiche legate a malattie croniche come la steatosi epatica non alcolica e tutti i disturbi correlati alla sindrome metabolica che hanno come comuni denominatori un aumento dei livelli di stress ossidativo e di infiammazione.

Attività antinfiammatoria e antiossidante della propoli: effetti protettivi nella steatosi epatica

MAGRINI, CHIARA
2020/2021

Abstract

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita dell’utilizzo di molecole fitochimiche, derivate da estratti naturali, come sostanze benefiche per la salute umana, in grado di prevenire e migliorare gli effetti cronici causati da diverse malattie. La Propoli è una delle sostanze di origine naturale più ricca di molecole bioattive quali flavonoidi, composti fenolici, terpenoidi e diverse specie di acidi (come l’acido caffeico fenil-estere), in grado di svolgere potenti attività antinfiammatorie e antiossidanti in diverse vie metaboliche. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, antivirali, antinfiammatorie, cicatrizzanti e antitumorali, la propoli è stata ampiamente sfruttata fin dall’antichità nella medicina alternativa. Recenti studi sono stati condotti per analizzare il potenziale impiego di questo composto, nel trattamento di disturbi cronici come quelli associati alla sindrome metabolica (MetS). L’elaborato si concentra in particolar modo su una di queste malattie, la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), che si caratterizza per un eccessivo accumulo di trigliceridi nel fegato dovuto a dieta iper-calorica, al processo della lipogenesi de novo e alla stretta correlazione con le altre patologie della MetS. Lo scopo di questa tesi è quello di presentare come, attraverso studi in vitro e in vivo, le molecole contenute negli estratti di propoli siano efficaci nella riduzione di condizioni di stress ossidativo e dei livelli di infiammazione cronica che caratterizzano la NAFLD. In particolare, nello studio in vitro di Jin et al., 2017, si dimostra come i composti fenolici presenti nella propoli cinese (CP) proteggano gli epatociti in coltura dalla lipotossicità indotta dall’acido palmitico (PA), mantenendo alti i livelli energetici cellulari, up-regolando l’espressione di geni antiossidanti (Nrf2, GSTA1,HO-1), aumentando il livelli di enzimi detossificanti (superossido dismutasi (SOD), catalasi e glutatione perossidasi (GPx)), riducendo i livelli di citochine infiammatorie (TNF-α, IL-8) e inibendo l’apoptosi. Lo studio di Kismet et al., 2017 riporta invece gli effetti epatoprotettivi della propoli in vivo. Questo lavoro è stato condotto su ratti affetti da steatosi epatica non alcolica indotta attraverso una dieta ricca di grassi. I risultati dimostrano, attraverso analisi biochimiche e istopatologiche, come la propoli, somministrata in due concentrazioni diverse, sia in grado di migliorare a livello biochimico le percentuali di lipidi e colesterolo sierici, i parametri relativi allo stress ossidativo (SOD, GPx) e quelli relativi all’infiammazione (citochine infiammatorie TNF-α, IL-6) nei gruppi dei trattati rispetto al gruppo di controllo. A livello istopatologico è stato inoltre riscontrato un netto miglioramento delle condizioni generali della steatosi, dei livelli di infiammazione e rigonfiamento dei tessuti epatici analizzati in seguito al trattamento con estratto di propoli. Dai risultati ottenuti risulta evidente come la propoli possa rappresentare un composto di origine naturale efficace per migliorare e prevenire le condizioni patologiche legate a malattie croniche come la steatosi epatica non alcolica e tutti i disturbi correlati alla sindrome metabolica che hanno come comuni denominatori un aumento dei livelli di stress ossidativo e di infiammazione.
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