La tesi di laurea ha come oggetto gli intagli dorati su specchio per l’Appartamento dei Principi in Palazzo Carignano a Torino. Tali intagli presentano una vicenda evolutiva particolarmente significativa che si protrae nell’arco di mezzo secolo, tra il 1690 e il 1740 ed è sintomatica del cambio di gusto, avvenuto nel capoluogo sabaudo, nella decorazione a intaglio, anche in seguito all’arrivo in città di Filippo Juvarra, nel 1714. Nella prima parte si è ricostruito l’ambiente nel quale operavano minusieri e scultori in legno, descrivendo la genesi e il funzionamento delle corporazioni della Compagnia dei Minusieri e l’Università dei Minusieri, Ebanisti e Mastri di carrozze. In tale contesto si è individuata la figura di Giovanni Luigi Bosso, autore principale dell’intervento a intaglio della Sala, avvenuto tra il 1709 e il 1715. Si è poi proseguito con l’analisi del percorso evolutivo che ha portato alla progettazione e alla costruzione di Palazzo Carignano. Prima si è descritto la complessa situazione dinastica dei Savoia nella seconda metà del XVII secolo, poi si è introdotto la nascita del ramo cadetto Savoia-Carignano e il committente del Palazzo: Emanuele Filiberto, detto il Muto, figlio del fondatore del casato Tommaso Francesco. Si è, quindi, esaminato il percorso progettuale ad opera di Guarino Guarini e si è definito una scansione dell’Appartamento dei Principi, al piano terra del lato sud del Palazzo. A seguire, si sono prese in esame le fasi decorative a intaglio presenti nella Sala delle Stagioni dell’Appartamento dei Principi: si è, pertanto, proceduto con la suddivisione in tre periodi principali, contestuali alla presenza dei tre principi Eugenio di Savoia-Soissons, Vittorio Amedeo di Savoia-Carignano e Luigi-Vittorio di Savoia-Carignano. Attraverso lo studio dei tre momenti di successione dei lavori, si è osservato il cambio di stile occorso nell’intaglio piemontese e si sono analizzate le Allegorie, opere di figura dalla difficile lettura e attribuzione. Si è, infine, proposto un confronto stilistico tra alcune opere della Sala in modo tale da confermare i cambiamenti occorsi nel gusto piemontese all’inizio del XVIII secolo e si sono comparate alcune opere esterne con quelle dell’Appartamento, al fine di ipotizzare un’attribuzione parziale di alcune Allegorie. A supporto di questo lavoro si è redatto una serie di schede descrittive degli intagli della Sala.
Intagli dorati per l’Appartamento dei Principi in Palazzo Carignano a Torino (1690-1740)
OLIVERI, ANDREA
2020/2021
Abstract
La tesi di laurea ha come oggetto gli intagli dorati su specchio per l’Appartamento dei Principi in Palazzo Carignano a Torino. Tali intagli presentano una vicenda evolutiva particolarmente significativa che si protrae nell’arco di mezzo secolo, tra il 1690 e il 1740 ed è sintomatica del cambio di gusto, avvenuto nel capoluogo sabaudo, nella decorazione a intaglio, anche in seguito all’arrivo in città di Filippo Juvarra, nel 1714. Nella prima parte si è ricostruito l’ambiente nel quale operavano minusieri e scultori in legno, descrivendo la genesi e il funzionamento delle corporazioni della Compagnia dei Minusieri e l’Università dei Minusieri, Ebanisti e Mastri di carrozze. In tale contesto si è individuata la figura di Giovanni Luigi Bosso, autore principale dell’intervento a intaglio della Sala, avvenuto tra il 1709 e il 1715. Si è poi proseguito con l’analisi del percorso evolutivo che ha portato alla progettazione e alla costruzione di Palazzo Carignano. Prima si è descritto la complessa situazione dinastica dei Savoia nella seconda metà del XVII secolo, poi si è introdotto la nascita del ramo cadetto Savoia-Carignano e il committente del Palazzo: Emanuele Filiberto, detto il Muto, figlio del fondatore del casato Tommaso Francesco. Si è, quindi, esaminato il percorso progettuale ad opera di Guarino Guarini e si è definito una scansione dell’Appartamento dei Principi, al piano terra del lato sud del Palazzo. A seguire, si sono prese in esame le fasi decorative a intaglio presenti nella Sala delle Stagioni dell’Appartamento dei Principi: si è, pertanto, proceduto con la suddivisione in tre periodi principali, contestuali alla presenza dei tre principi Eugenio di Savoia-Soissons, Vittorio Amedeo di Savoia-Carignano e Luigi-Vittorio di Savoia-Carignano. Attraverso lo studio dei tre momenti di successione dei lavori, si è osservato il cambio di stile occorso nell’intaglio piemontese e si sono analizzate le Allegorie, opere di figura dalla difficile lettura e attribuzione. Si è, infine, proposto un confronto stilistico tra alcune opere della Sala in modo tale da confermare i cambiamenti occorsi nel gusto piemontese all’inizio del XVIII secolo e si sono comparate alcune opere esterne con quelle dell’Appartamento, al fine di ipotizzare un’attribuzione parziale di alcune Allegorie. A supporto di questo lavoro si è redatto una serie di schede descrittive degli intagli della Sala.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/82329