In the present work I have dealt with the census and analysis of how the local press dealt with the Jewish question in the period 1937- 1943, with particular reference to the Racial Laws and the consequences of their introduction on the population of Asti. I decided to work mainly on newspapers after having consulted, for the period of reference, the complete collection of the weekly "Provincia di Asti" - the official voice of the Fascist Party in Asti, and the "Gazzetta d'Asti", the weekly of the Asti Curia. As far as the national press is concerned, I consulted the complete collection of the "Difesa della Razza", the fortnightly magazine that gave the greatest voice to the propaganda offensive of the regime. From the examination of the articles that appeared in these newspapers I was able to clearly verify the instrumental use of the press in support of the anti-Semitic campaign, its great potentiality in the absence of scruples aimed at achieving popular consensus. As the months went by, I noticed a great difference in the quality of the racial discourse, a strong tightening of tone, the use of arguments that would provide a justification to support the introduction of the Racial Laws. I have dedicated the first chapter to colonialism because it was precisely the colonial racism that influenced Italian anti-Semitism. During the colonial experience, in fact, were put in place the first racist theorizations that would then have offered the doctrinal foundation to subsequent discriminatory regulations. The analysis stops on September 8, 1943 with the change of regime. Archive consulted: ISRAT of Asti- Institute for the History of Resistance - Seat of Asti, Corso Vittorio Alfieri 350.

Nel presente lavoro mi sono occupata del censimento ed analisi di come la stampa locale tematizzò nel periodo 1937- 1943, la questione ebraica con particolare riferimento alle Leggi razziali e alle conseguenze della loro introduzione sulla popolazione astigiana. Ho deciso di lavorare principalmente sui giornali dopo aver consultato, per il periodo di riferimento, la collezione completa del settimanale la “Provincia di Asti” – voce ufficiale del Partito Fascista ad Asti, e la “Gazzetta d’Asti”, settimanale della Curia Astigiana. Per quanto concerne la stampa nazionale ho consultato la collezione completa della “Difesa della Razza”, rivista quindicinale che ha dato maggiormente voce all’offensiva propagandistica del regime. Dall’esame degli articoli apparsi su questi giornali ho avuto modo di verificare chiaramente l’uso strumentale della stampa a sostegno della campagna antisemita, la sua grande potenzialità in assenza di scrupoli finalizzata al raggiungimento del consenso popolare. Con il passare dei mesi ho riscontrato una grande differenza di qualità nel discorso razziale, un forte inasprimento dei toni, l’uso di argomenti che avrebbero fornito una giustificazione a supporto dell’introduzione delle Leggi Razziali. Ho dedicato il primo capitolo al colonialismo perché fu proprio il razzismo di matrice coloniale ad influenzare l’antisemitismo italiano. Durante l’esperienza coloniale infatti vennero poste in atto le prime teorizzazioni razziste che avrebbero poi offerto il fondamento dottrinale alle normative discriminatorie successive. L’analisi si ferma all’8 settembre 1943 con il cambio di regime. Archivio consultato: sede ISRAT di Asti- Istituto per la storia della resistenza – Sede di Asti, Corso Vittorio Alfieri 350.

ANTISEMITISMO NELLA STAMPA DI ASTI E PROVINCIA (1937 -1943)

GIANOTTI, MAGDA
2020/2021

Abstract

Nel presente lavoro mi sono occupata del censimento ed analisi di come la stampa locale tematizzò nel periodo 1937- 1943, la questione ebraica con particolare riferimento alle Leggi razziali e alle conseguenze della loro introduzione sulla popolazione astigiana. Ho deciso di lavorare principalmente sui giornali dopo aver consultato, per il periodo di riferimento, la collezione completa del settimanale la “Provincia di Asti” – voce ufficiale del Partito Fascista ad Asti, e la “Gazzetta d’Asti”, settimanale della Curia Astigiana. Per quanto concerne la stampa nazionale ho consultato la collezione completa della “Difesa della Razza”, rivista quindicinale che ha dato maggiormente voce all’offensiva propagandistica del regime. Dall’esame degli articoli apparsi su questi giornali ho avuto modo di verificare chiaramente l’uso strumentale della stampa a sostegno della campagna antisemita, la sua grande potenzialità in assenza di scrupoli finalizzata al raggiungimento del consenso popolare. Con il passare dei mesi ho riscontrato una grande differenza di qualità nel discorso razziale, un forte inasprimento dei toni, l’uso di argomenti che avrebbero fornito una giustificazione a supporto dell’introduzione delle Leggi Razziali. Ho dedicato il primo capitolo al colonialismo perché fu proprio il razzismo di matrice coloniale ad influenzare l’antisemitismo italiano. Durante l’esperienza coloniale infatti vennero poste in atto le prime teorizzazioni razziste che avrebbero poi offerto il fondamento dottrinale alle normative discriminatorie successive. L’analisi si ferma all’8 settembre 1943 con il cambio di regime. Archivio consultato: sede ISRAT di Asti- Istituto per la storia della resistenza – Sede di Asti, Corso Vittorio Alfieri 350.
ITA
In the present work I have dealt with the census and analysis of how the local press dealt with the Jewish question in the period 1937- 1943, with particular reference to the Racial Laws and the consequences of their introduction on the population of Asti. I decided to work mainly on newspapers after having consulted, for the period of reference, the complete collection of the weekly "Provincia di Asti" - the official voice of the Fascist Party in Asti, and the "Gazzetta d'Asti", the weekly of the Asti Curia. As far as the national press is concerned, I consulted the complete collection of the "Difesa della Razza", the fortnightly magazine that gave the greatest voice to the propaganda offensive of the regime. From the examination of the articles that appeared in these newspapers I was able to clearly verify the instrumental use of the press in support of the anti-Semitic campaign, its great potentiality in the absence of scruples aimed at achieving popular consensus. As the months went by, I noticed a great difference in the quality of the racial discourse, a strong tightening of tone, the use of arguments that would provide a justification to support the introduction of the Racial Laws. I have dedicated the first chapter to colonialism because it was precisely the colonial racism that influenced Italian anti-Semitism. During the colonial experience, in fact, were put in place the first racist theorizations that would then have offered the doctrinal foundation to subsequent discriminatory regulations. The analysis stops on September 8, 1943 with the change of regime. Archive consulted: ISRAT of Asti- Institute for the History of Resistance - Seat of Asti, Corso Vittorio Alfieri 350.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
078424_gianottimagdatesidefinitiva.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 13.32 MB
Formato Adobe PDF
13.32 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/82234