Background: Type 2 diabetes mellitus is a clinical condition with a great impact on both physical and psychological well-being. There is a great evidence in literature of the high recurrence of psychological disorders in patients with diabetes, ranging from disease-related distress (diabetes distress) to depression, two conceptually different situations that can still be related and often coexistent in people with diabetes mellitus. Meditative mindfulness-based techniques proved to have a positive impact on psychological symptoms, therapeutic adherence and illness acceptance in several clinical conditions, including diabetes mellitus. Objectives: An observational and controlled study was conducted on a group of people with type 2 diabetes. Aim of our research was to assess depressive, anxiety- and stress-related symptoms in patients with diabetes and observe, through a mindfulness-based intervention, the relationship with oneself, paying special attention to the potential role the mentioned psychological symptoms could play. The study included an evaluation of autonomic symptoms, in order to identify pathological changes in the organism’s neurovegetative functions and possible correlations with depressive, anxiety- and stress-related symptoms. Methods: In the initial phase of our research participants were required to complete two structured and validate questionnaires, DASS-21 and COMPASS-31, assessing psychological and neurovegetative symptoms respectively. The study then consisted in a single session mindfulness-based intervention, including the body scan and loving kindness techniques. At the end of the mindfulness meditation, participants were asked to answer a specific questionnaire on the lived experience. Findings: No significant psychological symptom was found among research participants. During the body scan technique, patients positively experienced the moments of reconciliation and connection with oneself and showed better inclination to connect with oneself depending on the severity of stress, when experiencing loving kindness. Furthermore, in people with type 2 diabetes, stress appeared to be significantly related with the number of antidiabetic drugs. Regarding autonomic disfunction symptoms, no relevant data emerged. Conclusion: The mindfulness-based technique proved to be effective in observing the relationship with oneself in people with type 2 diabetes. In addition, it could be a useful mean to encourage the development of a more self-caring and self-accepting attitude. Along with an optimal drug-induced glycemic control and further psychological interventions, these practices could also lead to promising outcomes in terms of stress reduction and self acceptance.
Background: Il diabete mellito tipo 2 è una condizione clinica caratterizzata da importanti ripercussioni non solo sul benessere fisico, ma anche psicologico del singolo individuo. Non sorprende il riscontro in letteratura di numerosi studi che attestano, nelle persone con diabete, la frequente presenza di quadri che vanno dal disagio psicologico legato alla condizione di diabete (diabetes distress) alla depressione, realtà concettualmente differenti, ma interconnesse e frequentemente coesistenti nei soggetti con diabete. In numerose popolazioni cliniche, tra cui soggetti con diabete, le tecniche meditative mindfulness hanno dimostrato di esercitare effetti positivi sui sintomi psicologi e su aspetti come aderenza terapeutica e accettazione della propria condizione. Obiettivi: È stato condotto uno studio osservazionale e controllato su un campione di pazienti con diabete mellito tipo 2. Scopo della ricerca è stato rilevare la presenza di sintomi depressivi, di ansia e stress-correlati e osservare, attraverso una pratica mindfulness-based, il rapporto manifestato dalle persone assistite con il proprio corpo, prestando attenzione a eventuali influenze da parte dei costrutti psicologici citati. Il lavoro ha incluso la ricerca e valutazione di sintomi neurovegetativi, al fine di identificare alterazioni nelle funzioni autonomiche e di individuare potenziali correlazioni con sintomi di depressione, ansia e stress. Metodo: Al fine di ottenere le informazioni desiderate, lo studio ha previsto una prima fase di risposta per via telematica ai questionari DASS-21 e COMPASS-31, di assessment psicologico e di rilevazione dei sintomi disautonomici rispettivamente. A ciò ha fatto seguito l’esecuzione ambulatoriale, in una singola seduta, di una pratica mindfulness-based, comprendente le tecniche di auto-contatto e di Loving Kindness, . Lo studio si è quindi concluso con un breve questionario sull’esperienza dell’auto-contatto. Risultati: Non è stata rilevata una presenza significativa dei quadri psicologici di depressione, ansia e stress. Durante la pratica mindfulness-based di auto-contatto, i pazienti hanno vissuto positivamente il momento di riconciliazione e connessione con il proprio corpo e le proprie sensazioni, mostrando una maggiore propensione alla connessione con sé, al momento di ringraziarsi, in funzione dei livelli di stress. Nei soggetti con diabete, lo stress è, inoltre, apparso essere correlato con il numero di farmaci antidiabetici. Per quanto riguarda la valutazione della sintomatologia disautonomica, non sono anche qui emersi dati rilevanti in merito. Conclusioni: La pratica mindfulness-based ha dimostrato di essere efficace nell’osservare il rapporto che il paziente presenta con sé stesso e potrebbe essere un valido strumento per favorire la maturazione di un atteggiamento di maggiore cura e accettazione del proprio corpo. Essa, a fianco di un buon compenso farmacologico e di altri interventi a carattere psicologico, potrebbe portare in futuro risultati interessanti/incoraggianti in termini di riduzione di stress maggiore accettazione di sé.
Una tecnica mindfulness-based per osservare il rapporto con sé stessi nel diabete mellito tipo 2
COSTANTINI, LUISA
2021/2022
Abstract
Background: Il diabete mellito tipo 2 è una condizione clinica caratterizzata da importanti ripercussioni non solo sul benessere fisico, ma anche psicologico del singolo individuo. Non sorprende il riscontro in letteratura di numerosi studi che attestano, nelle persone con diabete, la frequente presenza di quadri che vanno dal disagio psicologico legato alla condizione di diabete (diabetes distress) alla depressione, realtà concettualmente differenti, ma interconnesse e frequentemente coesistenti nei soggetti con diabete. In numerose popolazioni cliniche, tra cui soggetti con diabete, le tecniche meditative mindfulness hanno dimostrato di esercitare effetti positivi sui sintomi psicologi e su aspetti come aderenza terapeutica e accettazione della propria condizione. Obiettivi: È stato condotto uno studio osservazionale e controllato su un campione di pazienti con diabete mellito tipo 2. Scopo della ricerca è stato rilevare la presenza di sintomi depressivi, di ansia e stress-correlati e osservare, attraverso una pratica mindfulness-based, il rapporto manifestato dalle persone assistite con il proprio corpo, prestando attenzione a eventuali influenze da parte dei costrutti psicologici citati. Il lavoro ha incluso la ricerca e valutazione di sintomi neurovegetativi, al fine di identificare alterazioni nelle funzioni autonomiche e di individuare potenziali correlazioni con sintomi di depressione, ansia e stress. Metodo: Al fine di ottenere le informazioni desiderate, lo studio ha previsto una prima fase di risposta per via telematica ai questionari DASS-21 e COMPASS-31, di assessment psicologico e di rilevazione dei sintomi disautonomici rispettivamente. A ciò ha fatto seguito l’esecuzione ambulatoriale, in una singola seduta, di una pratica mindfulness-based, comprendente le tecniche di auto-contatto e di Loving Kindness, . Lo studio si è quindi concluso con un breve questionario sull’esperienza dell’auto-contatto. Risultati: Non è stata rilevata una presenza significativa dei quadri psicologici di depressione, ansia e stress. Durante la pratica mindfulness-based di auto-contatto, i pazienti hanno vissuto positivamente il momento di riconciliazione e connessione con il proprio corpo e le proprie sensazioni, mostrando una maggiore propensione alla connessione con sé, al momento di ringraziarsi, in funzione dei livelli di stress. Nei soggetti con diabete, lo stress è, inoltre, apparso essere correlato con il numero di farmaci antidiabetici. Per quanto riguarda la valutazione della sintomatologia disautonomica, non sono anche qui emersi dati rilevanti in merito. Conclusioni: La pratica mindfulness-based ha dimostrato di essere efficace nell’osservare il rapporto che il paziente presenta con sé stesso e potrebbe essere un valido strumento per favorire la maturazione di un atteggiamento di maggiore cura e accettazione del proprio corpo. Essa, a fianco di un buon compenso farmacologico e di altri interventi a carattere psicologico, potrebbe portare in futuro risultati interessanti/incoraggianti in termini di riduzione di stress maggiore accettazione di sé.File | Dimensione | Formato | |
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