Questo mio presente elaborato intitolato “Tecniche di neuromarketing al servizio dei brand aziendali. L’analisi del settore Food and Beverage” mostra il grande fascino e le grandi potenzialità derivanti da una recente disciplina di studi: il neuromarketing. Si tratta di unire il campo delle neuroscienze con il campo del marketing con lo scopo di superare le tradizionali metodologie del marketing in modo tale da arrivare a comprendere gli elementi e le modalità che guidano i consumatori nel loro processo decisionale d’acquisto. Difatti, uno degli obiettivi cardine del neuromarketing è quello di fare leva sugli istinti radicati nella mente del consumatore per far sì che un certo prodotto o servizio venga inconsciamente associato a delle emozioni positive, favorendone in questo modo l’acquisto. La razionalità e l’emotività sono elementi complementari nel processo decisionale: infatti l'ambiente in cui ci ritroviamo a vivere, le persone con cui interagiamo e il contesto storico, geografico e culturale di riferimento strutturano la formazione delle nostre emozioni, influenzando così le nostre scelte future di acquisto. Proprio a partire da queste riflessioni, andrò infatti a trattare la componente emozionale come elemento portante all’interno del processo decisionale del consumatore, soffermando l’attenzione nell’analisi del settore Food and Beverage e descrivendo anche altri concetti inconsci connessi. Essendo il campo di studi del neuromarketing molto vasto, partirò con il mostrarvi, nel primo capitolo, i differenti concetti di “marketing”, “neuroscienze” e “neuromarketing” soffermandomi in particolare su quest'ultima disciplina, discutendo i risultati che essa può fornire e come essa possa contribuire al successo di ulteriori dottrine quali neurobranding e neuroetica. Successivamente, nel secondo capitolo, tratterò del fondamentale ruolo della componente emozionale all’interno del processo decisionale del consumatore, descrivendo processi inconsci quali archetipi e bias cognitivi. Nel terzo capitolo analizzerò come il neuromarketing si manifesta nel campo del Food and Beverage discutendo ad esempio come il packaging di un prodotto possa risultare essere più o meno interessante di fronte agli occhi del consumatore, come un prodotto possa diventare virale e di tendenza e come il neuromarketing agisca differentemente a seconda che si tratti di un’utenza femminile piuttosto che maschile. Nel quarto e ultimo capitolo, invece, esaminerò alcuni casi studio di aziende operanti nel settore Food and Beverage che hanno messo in pratica tecniche di neuromarketing di successo, come ad esempio i casi della zuppa Campbell’s, Coca Cola, Redbull fino ad arrivare al caso della Nutella Biscuits.
TECNICHE DI NEUROMARKETING AL SERVIZIO DEI BRAND AZIENDALI. L'ANALISI DEL SETTORE FOOD AND BEVERAGE
FAVARON, JACOPO
2020/2021
Abstract
Questo mio presente elaborato intitolato “Tecniche di neuromarketing al servizio dei brand aziendali. L’analisi del settore Food and Beverage” mostra il grande fascino e le grandi potenzialità derivanti da una recente disciplina di studi: il neuromarketing. Si tratta di unire il campo delle neuroscienze con il campo del marketing con lo scopo di superare le tradizionali metodologie del marketing in modo tale da arrivare a comprendere gli elementi e le modalità che guidano i consumatori nel loro processo decisionale d’acquisto. Difatti, uno degli obiettivi cardine del neuromarketing è quello di fare leva sugli istinti radicati nella mente del consumatore per far sì che un certo prodotto o servizio venga inconsciamente associato a delle emozioni positive, favorendone in questo modo l’acquisto. La razionalità e l’emotività sono elementi complementari nel processo decisionale: infatti l'ambiente in cui ci ritroviamo a vivere, le persone con cui interagiamo e il contesto storico, geografico e culturale di riferimento strutturano la formazione delle nostre emozioni, influenzando così le nostre scelte future di acquisto. Proprio a partire da queste riflessioni, andrò infatti a trattare la componente emozionale come elemento portante all’interno del processo decisionale del consumatore, soffermando l’attenzione nell’analisi del settore Food and Beverage e descrivendo anche altri concetti inconsci connessi. Essendo il campo di studi del neuromarketing molto vasto, partirò con il mostrarvi, nel primo capitolo, i differenti concetti di “marketing”, “neuroscienze” e “neuromarketing” soffermandomi in particolare su quest'ultima disciplina, discutendo i risultati che essa può fornire e come essa possa contribuire al successo di ulteriori dottrine quali neurobranding e neuroetica. Successivamente, nel secondo capitolo, tratterò del fondamentale ruolo della componente emozionale all’interno del processo decisionale del consumatore, descrivendo processi inconsci quali archetipi e bias cognitivi. Nel terzo capitolo analizzerò come il neuromarketing si manifesta nel campo del Food and Beverage discutendo ad esempio come il packaging di un prodotto possa risultare essere più o meno interessante di fronte agli occhi del consumatore, come un prodotto possa diventare virale e di tendenza e come il neuromarketing agisca differentemente a seconda che si tratti di un’utenza femminile piuttosto che maschile. Nel quarto e ultimo capitolo, invece, esaminerò alcuni casi studio di aziende operanti nel settore Food and Beverage che hanno messo in pratica tecniche di neuromarketing di successo, come ad esempio i casi della zuppa Campbell’s, Coca Cola, Redbull fino ad arrivare al caso della Nutella Biscuits.File | Dimensione | Formato | |
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