La scelta di utilizzare come base fondante per questo elaborato un classico intramontabile come Storia e critica dell’opinione pubblica di Habermas è dettata, fondamentalmente, dagli ottimi spunti che se ne possono trarre per analizzare la società del XXI secolo. Per questo, è stata presa la decisione di ricorrere ad un approccio molto analitico per riportare in maniera comprensibile la maggior parte dei ragionamenti chiave di Habermas. Il titolo originale dell’opera – Strukturwandel der Öffentlichkeit. Untersuchungen zu einer Kategorie der bürgerlichen Gessellschaft, ovvero “Trasformazioni strutturali della sfera pubblica. Indagini su una categoria della società civile borghese” – rispecchia in maniera più fedele la sua impostazione di critica all’ideologia. Questo elaborato ripercorre la ricostruzione storiografica della sfera pubblica volgendo, quando è possibile, uno sguardo alla contemporaneità; proponendo delle definizioni di pubblico e sfera pubblica in relazione all’informazione e, quando necessario, all’ambiente mediatizzato in cui sono immerse. Inoltre, ci si chiederà qual è il ruolo del cittadino in rapporto all’ambiente digitale e a quali sfide è sottoposto il concetto di opinione pubblica. Nel primo capitolo saranno chiariti i concetti di sfera pubblica, rappresentazione e opinione pubblica che verranno poi ripresi, e analizzati nelle loro “trasformazioni”, nel corso di tutto l’elaborato. Nel secondo capitolo sono riportati i casi di Regno Unito e Francia, presi come esempi rappresentativi dell’affermazione storica e dell’evoluzione dell’opinione pubblica. Inoltre, sono stati riportati alcuni dei più grandi contributi della filosofia politica riguardanti i temi già trattati nel primo capitolo. I pensieri di Kant, Hegel e Marx rappresentano un contributo preziosissimo, soprattutto se discordanti, per elaborare delle categorie filosofiche il più chiare possibile. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno affrontate le conseguenze della mediatizzazione dai suoi albori fino all’avvento dell’era digitale. In fine, sarà affrontato il “mito della disintermediazione” e il ruolo di individui, organizzazioni e media di informazione, nel processo di formazione dell’opinione pubblica.

La Costruzione dell'Opinione Pubblica. Tra mediazione e disintermediazione

TIBERIA, SAMUELE
2020/2021

Abstract

La scelta di utilizzare come base fondante per questo elaborato un classico intramontabile come Storia e critica dell’opinione pubblica di Habermas è dettata, fondamentalmente, dagli ottimi spunti che se ne possono trarre per analizzare la società del XXI secolo. Per questo, è stata presa la decisione di ricorrere ad un approccio molto analitico per riportare in maniera comprensibile la maggior parte dei ragionamenti chiave di Habermas. Il titolo originale dell’opera – Strukturwandel der Öffentlichkeit. Untersuchungen zu einer Kategorie der bürgerlichen Gessellschaft, ovvero “Trasformazioni strutturali della sfera pubblica. Indagini su una categoria della società civile borghese” – rispecchia in maniera più fedele la sua impostazione di critica all’ideologia. Questo elaborato ripercorre la ricostruzione storiografica della sfera pubblica volgendo, quando è possibile, uno sguardo alla contemporaneità; proponendo delle definizioni di pubblico e sfera pubblica in relazione all’informazione e, quando necessario, all’ambiente mediatizzato in cui sono immerse. Inoltre, ci si chiederà qual è il ruolo del cittadino in rapporto all’ambiente digitale e a quali sfide è sottoposto il concetto di opinione pubblica. Nel primo capitolo saranno chiariti i concetti di sfera pubblica, rappresentazione e opinione pubblica che verranno poi ripresi, e analizzati nelle loro “trasformazioni”, nel corso di tutto l’elaborato. Nel secondo capitolo sono riportati i casi di Regno Unito e Francia, presi come esempi rappresentativi dell’affermazione storica e dell’evoluzione dell’opinione pubblica. Inoltre, sono stati riportati alcuni dei più grandi contributi della filosofia politica riguardanti i temi già trattati nel primo capitolo. I pensieri di Kant, Hegel e Marx rappresentano un contributo preziosissimo, soprattutto se discordanti, per elaborare delle categorie filosofiche il più chiare possibile. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno affrontate le conseguenze della mediatizzazione dai suoi albori fino all’avvento dell’era digitale. In fine, sarà affrontato il “mito della disintermediazione” e il ruolo di individui, organizzazioni e media di informazione, nel processo di formazione dell’opinione pubblica.
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