L’oggetto della presente tesi riguarda il fenomeno relativo alla commissione di reati legati alla violazione degli articoli 186 (Guida sotto l'influenza dell'alcool) e 187 (Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti) del decreto-legge 30 aprile 1992, n.285, Nuovo Codice della Strada. Sul tema il legislatore negli anni è intervenuto in numerose occasioni non sempre con risultati efficaci, tanto che il Codice della Strada dalla sua istituzione ha subito più di sessanta interventi normativi. Per questa ragione la tesi si apre con un excursus che ripercorre le tappe fondamentali delle normative italiane in materia ed accenna alle normative e alle linee di indirizzo europee. Successivamente viene dedicato largo spazio alla trattazione dei dati statistici che delineano la diffusione del fenomeno. Esiste comunque un elevato numero oscuro che influisce sulla reale percezione del fenomeno. Questo è dovuto ai pochi controlli sulle strade, spesso effettuati solo in caso di incidenti, a difficoltà di incrociare e sommare i dati provenienti dai diversi Organi preposti al controllo, alle informazioni che non vengono riportate sempre in maniera tempestiva e precisa da parte delle forze dell’ordine, inoltre lo stato di ebbrezza o l’abuso di stupefacenti possono non essere rilevati nel caso di incidenti a veicolo isolato, nei quali il conducente sia deceduto e infine se la persona si avvale della possibilità prevista dal Codice della Strada di rifiutarsi di sottoporsi agli accertamenti sullo stato psico-fisico, l’informazione statistica non viene riportata. La trattazione dell’elaborato continua con l’analisi del fenomeno della guida sotto l’influenza dell’alcool e di sostanze stupefacenti attraverso le lenti delle teorie della sociologia della devianza, evidenziando le differenti modalità di intervento che gli assistenti sociali possono mettere in atto durante il processo d’aiuto con il singolo individuo e con la comunità di riferimento, con particolare focus sul lavoro svolto dall’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Esterna di Torino, osservato in sede di Tirocinio presso il medesimo ente.
Guida e consumo di alcool e sostanze stupefacenti: fenomeno, normative, applicazione delle sanzioni nell’UIEPE di Torino.
BELTRAMINO, CHIARA
2020/2021
Abstract
L’oggetto della presente tesi riguarda il fenomeno relativo alla commissione di reati legati alla violazione degli articoli 186 (Guida sotto l'influenza dell'alcool) e 187 (Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti) del decreto-legge 30 aprile 1992, n.285, Nuovo Codice della Strada. Sul tema il legislatore negli anni è intervenuto in numerose occasioni non sempre con risultati efficaci, tanto che il Codice della Strada dalla sua istituzione ha subito più di sessanta interventi normativi. Per questa ragione la tesi si apre con un excursus che ripercorre le tappe fondamentali delle normative italiane in materia ed accenna alle normative e alle linee di indirizzo europee. Successivamente viene dedicato largo spazio alla trattazione dei dati statistici che delineano la diffusione del fenomeno. Esiste comunque un elevato numero oscuro che influisce sulla reale percezione del fenomeno. Questo è dovuto ai pochi controlli sulle strade, spesso effettuati solo in caso di incidenti, a difficoltà di incrociare e sommare i dati provenienti dai diversi Organi preposti al controllo, alle informazioni che non vengono riportate sempre in maniera tempestiva e precisa da parte delle forze dell’ordine, inoltre lo stato di ebbrezza o l’abuso di stupefacenti possono non essere rilevati nel caso di incidenti a veicolo isolato, nei quali il conducente sia deceduto e infine se la persona si avvale della possibilità prevista dal Codice della Strada di rifiutarsi di sottoporsi agli accertamenti sullo stato psico-fisico, l’informazione statistica non viene riportata. La trattazione dell’elaborato continua con l’analisi del fenomeno della guida sotto l’influenza dell’alcool e di sostanze stupefacenti attraverso le lenti delle teorie della sociologia della devianza, evidenziando le differenti modalità di intervento che gli assistenti sociali possono mettere in atto durante il processo d’aiuto con il singolo individuo e con la comunità di riferimento, con particolare focus sul lavoro svolto dall’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Esterna di Torino, osservato in sede di Tirocinio presso il medesimo ente.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
862605_chiara_beltramino_tesi_servizio_sociale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.63 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.63 MB | Adobe PDF |
Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/81948