This paper aims to analyze the main transformations that occurred in families with children in Europe before and during Covid-19 and the policy responses that have been adopted to address these changes. All this in a comparative perspective between two European countries defined as “familists”: Spain and Italy. In recent decades, the family in Europe has been the protagonist of numerous changes and transformations, which have led to a change in the ways of having a family, as well as a pluralization of the same. These transformations have been accompanied in parallel in the various European states by the creation of a specific policy area dedicated to family policies. With the arrival of Covid-19, families found themselves facing new challenges and transformations. Job insecurity, living and working in the same spaces, the lack of socio-educational services and distance learning activities have undermined the previous methodologies used to reconcile family and work. Within this thesis, the Italian and Spanish cases were specifically analyzed, two European countries defined as "familists", since much space is reserved for the family in political speeches. Both countries appear to be very little generous in terms of monetary transfers for families and have not developed a real system of family policies that meet their needs. For the first time, with the advent of fascism and Francoism, they introduced a system of family policies, based on a model of the male breadwinner family. However, since the 2008 crisis, Spain has begun a process of moving away from this model, moving towards a dual earner family model. The arrival of the pandemic has generated common changes within families in both countries, but also some differences. There is a common increase in the intensity of work and a decrease in the quality of the same. Women continue to be primarily responsible for domestic and care work, although a slight increase in partner participation should be noted. Similar results were also found regarding the psychological impact of the pandemic on parents and children and on the economic impact, in terms of GDP loss. We find small differences regarding the decline in the birth rate and unemployment. The two countries have introduced different measures to support families during this period of crisis, with Spain focusing mainly on measures to support workers and employment, while Italy, in addition to these, has focused on policies for childhood and dedicated to families with children. In both states, however, the measures introduced are still too fragmented and insufficient in responding to the needs of families. The family is the greatest generator of human, relational and social capital and investing in it is today more important than ever, because this type of policies, which are among other things the only way to combat inequality and guarantee equal opportunities are as well as the key to the advancement of the welfare state of both countries. This paper is focused on the analysis and in-depth study of these issues.
Il presente elaborato si propone di analizzare le principali trasformazioni avvenute nelle famiglie con figli in Europa prima e durante il Covid-19 e le risposte di policy che sono state adottate per far fronte a questi cambiamenti. Tutto questo in prospettiva comparata tra due paesi europei definiti “familisti”: Spagna e Italia. Negli ultimi decenni la famiglia in Europa è stata protagonista di numerosi cambiamenti e trasformazioni, che hanno portato a una modifica dei modi di fare famiglia, oltre che a una pluralizzazione dei medesimi. Tali trasformazioni sono state accompagnate parallelamente nei vari stati europei dalla creazione di un’area specifica di policy dedicata alle politiche familiari. Con l’arrivo del Covid-19, le famiglie si sono trovate davanti a nuove sfide e trasformazioni. L’insicurezza lavorativa, vivere e lavorare negli stessi spazi, la mancanza di servizi socioeducativi e l’attività didattica svolta a distanza hanno messo in crisi le precedenti metodologie utilizzate per conciliare famiglia e lavoro. All’interno di questa tesi sono stati analizzati nello specifico il caso italiano e quello spagnolo, due paesi europei definiti come <<familisti>>, poiché è riservato molto spazio alla famiglia nei discorsi politici. Entrambi i paesi risultano essere in realtà molto poco generosi in materia di trasferimenti monetari per le famiglie e non hanno sviluppato un vero e proprio sistema di politiche familiari che rispondano alle esigenze delle medesime. Per la prima volta, con l’avvento del fascismo e del franchismo, essi introdussero un sistema di politiche familiari, basato su un modello di famiglia male breadwinner. A partire dalla crisi del 2008 la Spagna ha però iniziato un percorso di allontanamento da questo modello, indirizzandosi verso un modello di famiglia dual earner. L’arrivo della pandemia ha generato cambiamenti comuni all’interno delle famiglie in entrambi i paesi, ma anche alcune differenze. Si riscontra un comune aumento dell’intensità del lavoro e una diminuzione della qualità dello stesso. Le donne continuano ad essere le principali responsabili del lavoro domestico e di cura, anche se è da sottolineare un lieve aumento della partecipazione del partner. Sono stati riscontrati anche risultati simili per quanto concerne l’impatto psicologico della pandemia sui genitori e i figli e su quello economico, in termini di perdita del PIL. Troviamo delle piccole differenze per quanto riguarda il calo del tasso di natalità e la disoccupazione. I due paesi hanno introdotto misure differenti per sostenere le famiglie durante questo periodo di crisi, con la Spagna che si è concentrata principalmente su misure a sostegno dei lavoratori e dell’impiego, mentre l’Italia, oltre ad esse si è incentrata su politiche per l’infanzia e dedicate alle famiglie con figli. In entrambi gli stati le misure introdotte risultano però essere ancora troppo frammentate e insufficienti nel rispondere a quelle che sono le esigenze delle famiglie. La famiglia è il massimo generatore di capitale umano, relazionale e sociale e investire su essa è oggi più che mai importante, perché questo tipo di politiche, che sono tra le altre cose l’unico modo di contrastare la diseguaglianza e garantire pari opportunità oltre che la chiave per l’avanzamento del welfare state di entrambi i paesi. Tale elaborato si è concentrato sull’analisi e approfondimento di tali tematiche.
Le trasformazioni nelle famiglie con figli in Europa, prima e durante il Covid-19 e le risposte di policy: il caso italiano e spagnolo
LEDDA, CHIARA
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato si propone di analizzare le principali trasformazioni avvenute nelle famiglie con figli in Europa prima e durante il Covid-19 e le risposte di policy che sono state adottate per far fronte a questi cambiamenti. Tutto questo in prospettiva comparata tra due paesi europei definiti “familisti”: Spagna e Italia. Negli ultimi decenni la famiglia in Europa è stata protagonista di numerosi cambiamenti e trasformazioni, che hanno portato a una modifica dei modi di fare famiglia, oltre che a una pluralizzazione dei medesimi. Tali trasformazioni sono state accompagnate parallelamente nei vari stati europei dalla creazione di un’area specifica di policy dedicata alle politiche familiari. Con l’arrivo del Covid-19, le famiglie si sono trovate davanti a nuove sfide e trasformazioni. L’insicurezza lavorativa, vivere e lavorare negli stessi spazi, la mancanza di servizi socioeducativi e l’attività didattica svolta a distanza hanno messo in crisi le precedenti metodologie utilizzate per conciliare famiglia e lavoro. All’interno di questa tesi sono stati analizzati nello specifico il caso italiano e quello spagnolo, due paesi europei definiti come <File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81928