Questo studio tratta l’origine dell’Unione europea, essa è stata creata a seguito della Seconda guerra mondiale e i paesi aderenti inizialmente erano sei. Successivamente il numero di componenti aumentò fino ad arrivare agli attuali 27 Stati membri, anche il novero di competenze ad essa attribuitegli è aumentato soprattutto sotto il profilo dell’Unione politica e monetaria In materia di bilancio, i poteri vennero attribuiti al Consiglio, il quale inserisce due obblighi fondamentali, ovvero l’obbligo di pareggio di bilancio e l’obbligo per gli Stati membri di finanziare la spesa per le neoistituite istituzioni comunitarie. Ad oggi, gli Stati membri dell’Unione europea contribuiscono in maniera proporzionale alla loro capacità economica al finanziamento dell’Unione. Questo sistema garantisce un’autonomia finanziaria all’Unione europea, ed è volto al correggere gli squilibri di bilancio tra i contributi degli Stati membri. In riguardo al bilancio dell’Unione, esso come previsto dall’art. 310 TFUE, non può operare in deficit , l’origine di tale disciplina deriva dal Trattato di Maastricht. Il bilancio dell’Unione viene gestito in compartecipazione con gli Stati membri. I limiti del bilancio dell’Unione sono fissati nel quadro finanziario pluriennale, il quale ha una durata di sette anni. In questo elaborato tratteremo come i temi appena citati cambino prima nel contesto della crisi finanziaria e dei debiti sovrani e poi nella crisi pandemica. In riguardo alla crisi finanziaria e dei debiti sovrani, questa situazione ha richiesto cambiamenti nel piano del controllo delle finanze pubbliche dell’Unione, tale situazione ha mutato i rapporti tra l’Unione e gli Stati membri, un elemento principale di tale trasformazione è il ricordo alla c.d. condizionalità economica. Varie modifiche sono state poste per sostenere gli Stati e gestire possibili crisi finanziarie e bancarie. Tra le misure viene trattato affondo il MES la quale concessione è subordinata a una rigorosa condizionalità subordinata all’erogazione di assistenza finanziaria agli Stati membri. Le condizionalità variano anche a seconda dello strumento utilizzato. La presenza di tali condizionalità all’interno del MES ha comportato la modifica dell’art.136 TFUE. In seguito in questo studio vengono trattate le modifiche del bilancio e della condizionalità a seguito della crisi pandemica, nonché le misure poste in essere per contrastarne gli effetti. Per contrastare gli effetti della pandemia, l’Unione europea ha posto in atto misure più tradizionali, come ad esempio un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, tra le misure straordinarie ricordiamo quelle della BCE sui mercati finanziari a sostegno delle politiche di espansione monetaria. Queste misure modificano gli assetti ordinamentali dell’Unione.In particolare, in tale studio tratteremo due delle misure poste in essere dall’Unione nel contesto della crisi pandemica, ovvero il S.U.R.E e il NGEU. Il primo è volto al sostenere l’occupazione negli Stati membri. La base giuridica di tale strumento ricade nell’art.122 del TFUE, il quale ha reso possibile l’esclusione della condizionalità. Il secondo strumento analizzato è il NGEU attraverso il quale cambia la natura della condizionalità per potervi accedere, non essendo più di natura finanziaria ma di carattere finalistico progettuale.

Gli effetti della crisi pandemica sulle finanze dell'Unione: tra disciplina di bilancio e nuova "condizionalità"

DESSENA, SILVIA
2020/2021

Abstract

Questo studio tratta l’origine dell’Unione europea, essa è stata creata a seguito della Seconda guerra mondiale e i paesi aderenti inizialmente erano sei. Successivamente il numero di componenti aumentò fino ad arrivare agli attuali 27 Stati membri, anche il novero di competenze ad essa attribuitegli è aumentato soprattutto sotto il profilo dell’Unione politica e monetaria In materia di bilancio, i poteri vennero attribuiti al Consiglio, il quale inserisce due obblighi fondamentali, ovvero l’obbligo di pareggio di bilancio e l’obbligo per gli Stati membri di finanziare la spesa per le neoistituite istituzioni comunitarie. Ad oggi, gli Stati membri dell’Unione europea contribuiscono in maniera proporzionale alla loro capacità economica al finanziamento dell’Unione. Questo sistema garantisce un’autonomia finanziaria all’Unione europea, ed è volto al correggere gli squilibri di bilancio tra i contributi degli Stati membri. In riguardo al bilancio dell’Unione, esso come previsto dall’art. 310 TFUE, non può operare in deficit , l’origine di tale disciplina deriva dal Trattato di Maastricht. Il bilancio dell’Unione viene gestito in compartecipazione con gli Stati membri. I limiti del bilancio dell’Unione sono fissati nel quadro finanziario pluriennale, il quale ha una durata di sette anni. In questo elaborato tratteremo come i temi appena citati cambino prima nel contesto della crisi finanziaria e dei debiti sovrani e poi nella crisi pandemica. In riguardo alla crisi finanziaria e dei debiti sovrani, questa situazione ha richiesto cambiamenti nel piano del controllo delle finanze pubbliche dell’Unione, tale situazione ha mutato i rapporti tra l’Unione e gli Stati membri, un elemento principale di tale trasformazione è il ricordo alla c.d. condizionalità economica. Varie modifiche sono state poste per sostenere gli Stati e gestire possibili crisi finanziarie e bancarie. Tra le misure viene trattato affondo il MES la quale concessione è subordinata a una rigorosa condizionalità subordinata all’erogazione di assistenza finanziaria agli Stati membri. Le condizionalità variano anche a seconda dello strumento utilizzato. La presenza di tali condizionalità all’interno del MES ha comportato la modifica dell’art.136 TFUE. In seguito in questo studio vengono trattate le modifiche del bilancio e della condizionalità a seguito della crisi pandemica, nonché le misure poste in essere per contrastarne gli effetti. Per contrastare gli effetti della pandemia, l’Unione europea ha posto in atto misure più tradizionali, come ad esempio un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, tra le misure straordinarie ricordiamo quelle della BCE sui mercati finanziari a sostegno delle politiche di espansione monetaria. Queste misure modificano gli assetti ordinamentali dell’Unione.In particolare, in tale studio tratteremo due delle misure poste in essere dall’Unione nel contesto della crisi pandemica, ovvero il S.U.R.E e il NGEU. Il primo è volto al sostenere l’occupazione negli Stati membri. La base giuridica di tale strumento ricade nell’art.122 del TFUE, il quale ha reso possibile l’esclusione della condizionalità. Il secondo strumento analizzato è il NGEU attraverso il quale cambia la natura della condizionalità per potervi accedere, non essendo più di natura finanziaria ma di carattere finalistico progettuale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/81904