La biodiversità marina è minacciata dal rumore antropico, che influenza la biologia, l’ecologia e l’etologia delle specie. Questa tesi ha come obiettivi il monitoraggio della biodiversità ittica, fondamentale per la conservazione degli ecosistemi marini, e lo studio dell’impatto del rumore mediante una stazione cablata costiera in Sicilia, dotata di idrofono e videocamera. Lo scopo è quello di valutare la validità e le potenzialità di tale tecnica di monitoraggio. I dati acquisiti dalla stazione sono stati analizzati per raccogliere informazioni su biodiversità ittica, comportamento, imbarcazioni transitate nell’area, rumore antropico e suoni emessi da pesci. Sono state ricercate variazioni della biodiversità e del comportamento animale in funzione della presenza o assenza di rumore prodotto da imbarcazioni. I risultati delle analisi mostrano variazioni nel numero di individui, di specie e di suoni emessi da pesci in risposta alle variazioni delle condizioni ambientali stagionali. Sussistono differenze significative nel numero di individui per mormora, pesce lucertola e ricciola, più abbondanti in assenza di barche in autunno. Inoltre, sussistono differenze comportamentali significative nel caso di pesce lucertola, sogliola e sarago, il che suggerisce un’influenza del disturbo antropico sull’etologia di queste specie. Il rumore si concentra nel range di frequenze usato solitamente dai pesci per l’emissione e la ricezione dei suoni, nell’area di studio può quindi determinare effetti di mascheramento e disturbo delle comunicazioni. Questo studio mostra come il monitoraggio tramite stazione cablata costiera sia uno strumento non invasivo, valido per valutare la biodiversità ittica e il comportamento in funzione del rumore antropico, e per condurre ricerche su periodi temporali estesi. L’uso combinato di videocamera e idrofono potrebbe inoltre contribuire alla ricerca in campo bioacustico, ampliando la conoscenza delle specie ittiche sonifere mediterranee. In futuro, è auspicabile che vengano sfruttate le potenzialità di questo strumento nell’ambito della ricerca marina per la conservazione degli ecosistemi.
Studio della biodiversità ittica marina e dell’impatto del rumore antropico mediante una stazione di monitoraggio cablata in Sicilia: potenzialità e prospettive.
GABETTI, ALICE
2020/2021
Abstract
La biodiversità marina è minacciata dal rumore antropico, che influenza la biologia, l’ecologia e l’etologia delle specie. Questa tesi ha come obiettivi il monitoraggio della biodiversità ittica, fondamentale per la conservazione degli ecosistemi marini, e lo studio dell’impatto del rumore mediante una stazione cablata costiera in Sicilia, dotata di idrofono e videocamera. Lo scopo è quello di valutare la validità e le potenzialità di tale tecnica di monitoraggio. I dati acquisiti dalla stazione sono stati analizzati per raccogliere informazioni su biodiversità ittica, comportamento, imbarcazioni transitate nell’area, rumore antropico e suoni emessi da pesci. Sono state ricercate variazioni della biodiversità e del comportamento animale in funzione della presenza o assenza di rumore prodotto da imbarcazioni. I risultati delle analisi mostrano variazioni nel numero di individui, di specie e di suoni emessi da pesci in risposta alle variazioni delle condizioni ambientali stagionali. Sussistono differenze significative nel numero di individui per mormora, pesce lucertola e ricciola, più abbondanti in assenza di barche in autunno. Inoltre, sussistono differenze comportamentali significative nel caso di pesce lucertola, sogliola e sarago, il che suggerisce un’influenza del disturbo antropico sull’etologia di queste specie. Il rumore si concentra nel range di frequenze usato solitamente dai pesci per l’emissione e la ricezione dei suoni, nell’area di studio può quindi determinare effetti di mascheramento e disturbo delle comunicazioni. Questo studio mostra come il monitoraggio tramite stazione cablata costiera sia uno strumento non invasivo, valido per valutare la biodiversità ittica e il comportamento in funzione del rumore antropico, e per condurre ricerche su periodi temporali estesi. L’uso combinato di videocamera e idrofono potrebbe inoltre contribuire alla ricerca in campo bioacustico, ampliando la conoscenza delle specie ittiche sonifere mediterranee. In futuro, è auspicabile che vengano sfruttate le potenzialità di questo strumento nell’ambito della ricerca marina per la conservazione degli ecosistemi.File | Dimensione | Formato | |
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