Con il presente lavoro si intende portare all’attenzione degli studiosi italiani una figura oggi assente nel dibattito e nella letteratura – non solo filosofica – italiana. Si tratta di Bernard Charbonneau (1910-1996), un pensatore francese, la cui vita e i numerosi scritti abbracciano sostanzialmente l’intero arco del Novecento. Si vorrebbe così contribuire alla riflessione filosofica in almeno due ambiti, che sono stati al centro degli obiettivi posti. In primo luogo, un obiettivo di carattere storiografico: Charbonneau è stato riconosciuto, in una serie di lavori portati avanti da studiosi francesi contemporanei, come l’esponente più originale e influente, insieme a Jacques Ellul (a cui è sempre stato legato da un sodalizio intellettuale ed amicale) di una corrente minoritaria del personalismo francese, definito come «personalismo Guascone», o «personalismo del sud-ovest». Se però, in Francia, come vedremo, una serie di lavori scientifici hanno già consolidato questa interpretazione, in Italia questa terza frangia del personalismo resta un segreto ben custodito. In secondo luogo, mi sono concentrato sull’eventuale contributo teorico di Charbonneau nell’ambito della riflessione etico-politica contemporanea sull’ecologismo: Charbonneau, infatti, sembra diventare molto più leggibile oggi, con l’acuirsi della crisi sociale ed ambientale, di quanto non fosse più di mezzo secolo fa, nel momento in cui comparivano le sue opere fondamentali che spesso non hanno avuto una ricezione significativa. Ritengo che numerosi concetti elaborati da lui, o dagli altri autori, più o meno noti, che si sono ancorati alla medesima tradizione di pensiero (come Ellul, Illich, e tanti altri), siano particolarmente fecondi e meritino un’analisi attuale.
Bernard Charbonneau: una nuova radice per l'ecologia politica
PISTOI, LUCA
2021/2022
Abstract
Con il presente lavoro si intende portare all’attenzione degli studiosi italiani una figura oggi assente nel dibattito e nella letteratura – non solo filosofica – italiana. Si tratta di Bernard Charbonneau (1910-1996), un pensatore francese, la cui vita e i numerosi scritti abbracciano sostanzialmente l’intero arco del Novecento. Si vorrebbe così contribuire alla riflessione filosofica in almeno due ambiti, che sono stati al centro degli obiettivi posti. In primo luogo, un obiettivo di carattere storiografico: Charbonneau è stato riconosciuto, in una serie di lavori portati avanti da studiosi francesi contemporanei, come l’esponente più originale e influente, insieme a Jacques Ellul (a cui è sempre stato legato da un sodalizio intellettuale ed amicale) di una corrente minoritaria del personalismo francese, definito come «personalismo Guascone», o «personalismo del sud-ovest». Se però, in Francia, come vedremo, una serie di lavori scientifici hanno già consolidato questa interpretazione, in Italia questa terza frangia del personalismo resta un segreto ben custodito. In secondo luogo, mi sono concentrato sull’eventuale contributo teorico di Charbonneau nell’ambito della riflessione etico-politica contemporanea sull’ecologismo: Charbonneau, infatti, sembra diventare molto più leggibile oggi, con l’acuirsi della crisi sociale ed ambientale, di quanto non fosse più di mezzo secolo fa, nel momento in cui comparivano le sue opere fondamentali che spesso non hanno avuto una ricezione significativa. Ritengo che numerosi concetti elaborati da lui, o dagli altri autori, più o meno noti, che si sono ancorati alla medesima tradizione di pensiero (come Ellul, Illich, e tanti altri), siano particolarmente fecondi e meritino un’analisi attuale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
819625_tesib.charbonneaudilucapistoi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.07 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/81862