Tutti i bambini, per mesi, rimangono immobili dentro la loro culletta, piangendo e gridando, finchè un giorno, improvvisamente, inizieranno a muoversi, a rigirarsi e, in breve, a gattonare; tutto avverrà naturalmente, per istinto e senza ricevere alcuna lezione! Orbene, quei bimbi, a poco a poco, da soli e senza spiegazioni, hanno iniziato ad utilizzare il loro corpo, svolgendo «attività motoria». La natura - non un istruttore - ha dettato loro i tempi ed i modi! Non appena acquisiranno piena cognizione delle loro «nuove» capacità, quei bambini, in men che non si dica, saranno in piedi e, dopo qualche settimana, già li vedremo camminare, correre e saltare. In questa fase, sempre e soltanto per le leggi dell’evoluzione e della crescita e senza nessun aiuto o addestramento, avranno iniziato a muoversi in un determinato modo (ad esempio, per fare una giravolta o un salto), utilizzando i muscoli, l’equilibrio, l’agilità ed altre doti; ecco che l’attività motoria si è trasformata in quella che, più propriamente, si definisce «attività fisica»! Dopo qualche anno, quei bambini si incontreranno con i compagni a scuola o con gli amici al parco ed organizzeranno partite di calcio, corse sfrenate, a piedi o in bicicletta o tante altre forme di attività fisica «organizzata», cioè regolata da tecniche e metodi. E’ ormai iniziato il tempo di praticare «sport»! Lo sport è l’unica forma di socialità che, nei secoli, è stata capace di unire i popoli, fermare le guerre, annullare le distanze e le differenze, superare le discriminazioni e regalare felicità a chiunque, anche da semplice spettatore, vi entri a contatto, come semplice corridore «della domenica» o come «stratosferico» campione della Serie A o dell’N.B.A.! Allo sport, cura di ogni male e linguaggio universale di tutti i popoli, è dedicata questa tesi.
MENS SANA IN CORPORE SANO
CASALE, ANDREA
2020/2021
Abstract
Tutti i bambini, per mesi, rimangono immobili dentro la loro culletta, piangendo e gridando, finchè un giorno, improvvisamente, inizieranno a muoversi, a rigirarsi e, in breve, a gattonare; tutto avverrà naturalmente, per istinto e senza ricevere alcuna lezione! Orbene, quei bimbi, a poco a poco, da soli e senza spiegazioni, hanno iniziato ad utilizzare il loro corpo, svolgendo «attività motoria». La natura - non un istruttore - ha dettato loro i tempi ed i modi! Non appena acquisiranno piena cognizione delle loro «nuove» capacità, quei bambini, in men che non si dica, saranno in piedi e, dopo qualche settimana, già li vedremo camminare, correre e saltare. In questa fase, sempre e soltanto per le leggi dell’evoluzione e della crescita e senza nessun aiuto o addestramento, avranno iniziato a muoversi in un determinato modo (ad esempio, per fare una giravolta o un salto), utilizzando i muscoli, l’equilibrio, l’agilità ed altre doti; ecco che l’attività motoria si è trasformata in quella che, più propriamente, si definisce «attività fisica»! Dopo qualche anno, quei bambini si incontreranno con i compagni a scuola o con gli amici al parco ed organizzeranno partite di calcio, corse sfrenate, a piedi o in bicicletta o tante altre forme di attività fisica «organizzata», cioè regolata da tecniche e metodi. E’ ormai iniziato il tempo di praticare «sport»! Lo sport è l’unica forma di socialità che, nei secoli, è stata capace di unire i popoli, fermare le guerre, annullare le distanze e le differenze, superare le discriminazioni e regalare felicità a chiunque, anche da semplice spettatore, vi entri a contatto, come semplice corridore «della domenica» o come «stratosferico» campione della Serie A o dell’N.B.A.! Allo sport, cura di ogni male e linguaggio universale di tutti i popoli, è dedicata questa tesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81812