La tesi ha l'obiettivo di analizzare formalmente ed ermeneuticamente la Sonata Pathétique Op. 13 no. 8 di Ludwig van Beethoven. Al fine di giungere efficacemente alla sua analisi, si è partiti in primo luogo da un'introduzione sulla forma-sonata della seconda metà del Settecento e sul classicismo musicale viennese. In secondo luogo, si sono illustrati gli aspetti più salienti dell'umanità di Beethoven, nonché alcuni elementi strettamente biografici utili all'interpretazione ermeneutica della sonata in questione. Si è approfondito successivamente il concetto di "patetico" e le sue varie accezioni lungo il corso della storia, ponendo particolare enfasi sull'interpretazione di Friedrich Schiller. Quest'ultimo, infatti, fu il filosofo a cui Beethoven fece riferimento quando accettò la proposta del suo editore di intitolare la sonata in questo modo. Tale concetto è stato poi messo in relazione con l'espressione "sublime", poiché i due termini furono considerati da Schiller strettamente relazionati e tra loro consequenziali. Infine, come conclusione della tesi, si è giunti alla disamina dei tre movimenti della Sonata Pathétique, illustrando integralmente la sua struttura. Per meglio comprendere quanto illustrato, sono state riportate le immagini dei punti più salienti della partitura; sia per confrontare i vari pattern melodici e ritmici che ciclicamente si ripresentano nel corso della sonata, sia per confrontare gli stessi con eventuali sonate di altri compositori a cui Beethoven stesso si ispirò.

Beethoven: Sonata Pathétique no. 8 op. 13. Una lettura formale ed ermeneutica.

SCANO, MATTEO
2021/2022

Abstract

La tesi ha l'obiettivo di analizzare formalmente ed ermeneuticamente la Sonata Pathétique Op. 13 no. 8 di Ludwig van Beethoven. Al fine di giungere efficacemente alla sua analisi, si è partiti in primo luogo da un'introduzione sulla forma-sonata della seconda metà del Settecento e sul classicismo musicale viennese. In secondo luogo, si sono illustrati gli aspetti più salienti dell'umanità di Beethoven, nonché alcuni elementi strettamente biografici utili all'interpretazione ermeneutica della sonata in questione. Si è approfondito successivamente il concetto di "patetico" e le sue varie accezioni lungo il corso della storia, ponendo particolare enfasi sull'interpretazione di Friedrich Schiller. Quest'ultimo, infatti, fu il filosofo a cui Beethoven fece riferimento quando accettò la proposta del suo editore di intitolare la sonata in questo modo. Tale concetto è stato poi messo in relazione con l'espressione "sublime", poiché i due termini furono considerati da Schiller strettamente relazionati e tra loro consequenziali. Infine, come conclusione della tesi, si è giunti alla disamina dei tre movimenti della Sonata Pathétique, illustrando integralmente la sua struttura. Per meglio comprendere quanto illustrato, sono state riportate le immagini dei punti più salienti della partitura; sia per confrontare i vari pattern melodici e ritmici che ciclicamente si ripresentano nel corso della sonata, sia per confrontare gli stessi con eventuali sonate di altri compositori a cui Beethoven stesso si ispirò.
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