L’Italia nel corso del tempo è passata dall’essere un paese di emigrazione ad un paese di forte immigrazione cogliendo alla sprovvista le istituzioni pubbliche, gli attori politici e la società nel suo complesso. Negli ultimi anni si è potuto assistere ad un cambiamento relativo alle motivazioni che spingono molte persone a lasciare il proprio paese per effetto delle politiche sempre più restrittive nei confronti dei migranti per ragioni economiche con un aumento delle motivazioni legate ai ricongiungimenti familiari. Si è di conseguenza potuto osservare una stabilizzazione della popolazione migrante con un conseguente consolidamento delle loro famiglie all’interno del territorio portandole all’incontro con la società locale e con nuove istituzioni che hanno generato un confronto con nuovi stili di vita, norme e valori della popolazione autoctona e con nuovi assetti di vincoli e risorse dei contesti locali e nazionali capaci di rimodellare le loro forme familiari, i ruoli e le relazioni di genere e intergenerazionali. Lo stabilizzarsi di queste famiglie migranti, in Italia, ha portato alla nascita di seconde generazioni che presentano storie e percorsi differenti e che si trovano a dover affrontare una contrapposizione tra l’aver assimilato le aspirazioni e i modelli propri dei coetanei autoctoni, essendo cresciuti in un contesto diverso da quello dei genitori, e l’essere culturalmente poco integrati nella nuova società. Va quindi osservato come anche tra genitori migranti e le seconde generazioni ci siano delle modalità differenti di relazionarsi con il contesto culturale del paese di arrivo, portatore di nuove regole sociali e comportamenti che possono anche rivelarsi molto differenti da quelle del paese di origine e che possono portare anche alla nascita di conflitti intergenerazionali. Scopo del presente elaborato è quello di focalizzare l’attenzione sul fenomeno migratorio, specialmente sul fare ed essere famiglia in Italia, con uno sguardo anche alla maternità e paternità transnazionale. L’Italia per molte famiglie migranti si presenta come un contesto diverso da quello del proprio paese di origine; si è così cercato di osservare come le opportunità lavorative e le politiche del welfare a sostegno della genitorialità possano o meno favorire la conciliazione famiglia-lavoro in quelle famiglie senza una rete informale di supporto che può portarle anche alla possibilità di dover rimodellare le loro strutture familiari, con una possibile rinegoziazione dei ruoli di genere.

Famiglie migranti in Italia: rapporti di genere e rapporti intergenerazionali

ROS, MELISA
2021/2022

Abstract

L’Italia nel corso del tempo è passata dall’essere un paese di emigrazione ad un paese di forte immigrazione cogliendo alla sprovvista le istituzioni pubbliche, gli attori politici e la società nel suo complesso. Negli ultimi anni si è potuto assistere ad un cambiamento relativo alle motivazioni che spingono molte persone a lasciare il proprio paese per effetto delle politiche sempre più restrittive nei confronti dei migranti per ragioni economiche con un aumento delle motivazioni legate ai ricongiungimenti familiari. Si è di conseguenza potuto osservare una stabilizzazione della popolazione migrante con un conseguente consolidamento delle loro famiglie all’interno del territorio portandole all’incontro con la società locale e con nuove istituzioni che hanno generato un confronto con nuovi stili di vita, norme e valori della popolazione autoctona e con nuovi assetti di vincoli e risorse dei contesti locali e nazionali capaci di rimodellare le loro forme familiari, i ruoli e le relazioni di genere e intergenerazionali. Lo stabilizzarsi di queste famiglie migranti, in Italia, ha portato alla nascita di seconde generazioni che presentano storie e percorsi differenti e che si trovano a dover affrontare una contrapposizione tra l’aver assimilato le aspirazioni e i modelli propri dei coetanei autoctoni, essendo cresciuti in un contesto diverso da quello dei genitori, e l’essere culturalmente poco integrati nella nuova società. Va quindi osservato come anche tra genitori migranti e le seconde generazioni ci siano delle modalità differenti di relazionarsi con il contesto culturale del paese di arrivo, portatore di nuove regole sociali e comportamenti che possono anche rivelarsi molto differenti da quelle del paese di origine e che possono portare anche alla nascita di conflitti intergenerazionali. Scopo del presente elaborato è quello di focalizzare l’attenzione sul fenomeno migratorio, specialmente sul fare ed essere famiglia in Italia, con uno sguardo anche alla maternità e paternità transnazionale. L’Italia per molte famiglie migranti si presenta come un contesto diverso da quello del proprio paese di origine; si è così cercato di osservare come le opportunità lavorative e le politiche del welfare a sostegno della genitorialità possano o meno favorire la conciliazione famiglia-lavoro in quelle famiglie senza una rete informale di supporto che può portarle anche alla possibilità di dover rimodellare le loro strutture familiari, con una possibile rinegoziazione dei ruoli di genere.
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