Di norma leggere opere poetiche non è questione semplice, in quanto esse sono composte di più strati: immagini visive, scelte lessicali e ritmiche; la musicalità del verso, la collocazione delle parole aggiungono significati ulteriori e spesso comprimari di quello semantico. Proprio l’avanguardia storica, e in particolare il futurismo russo ha saputo descrivere con elementi extrasemantici la possibilità della parola; la figura che viene analizzata in questo lavoro è forse quella che nella cultura ufficiale del periodo sovietico ha incarnato al meglio l’eredità futurista, pur rimanendo una figura di primo piano della cultura.

Una voce dopo il futurismo russo: Semën Kirsanov

CAMPI, ANDREI
2021/2022

Abstract

Di norma leggere opere poetiche non è questione semplice, in quanto esse sono composte di più strati: immagini visive, scelte lessicali e ritmiche; la musicalità del verso, la collocazione delle parole aggiungono significati ulteriori e spesso comprimari di quello semantico. Proprio l’avanguardia storica, e in particolare il futurismo russo ha saputo descrivere con elementi extrasemantici la possibilità della parola; la figura che viene analizzata in questo lavoro è forse quella che nella cultura ufficiale del periodo sovietico ha incarnato al meglio l’eredità futurista, pur rimanendo una figura di primo piano della cultura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/81725