Il presente lavoro di tesi si propone di studiare un microorganismo ancora oggi molto diffuso in varie zone del mondo: il Mycobacterium tuberculosis. Questo è in grado di infettare principalmente l’uomo a livello polmonare, causando fibrosi estesa, cavitazione, bronchiectasie da trazione, broncostenosi e distruzione del parenchima polmonare. I motivi per cui il micobatterio non è stato eradicato sono principalmente due: la mancanza di strutture ospedaliere adeguate, soprattutto in paesi in via di sviluppo, e la multidrug resistance presentata da sempre più ceppi. Per questo motivo, la comunità scientifica è interessata alla ricerca di nuovi target molecolari per lo studio e lo sviluppo di nuovi medicinali antitubercolari. Lo scopo, dunque, è caratterizzare la proteina SSeA e la sua attività enzimatica, per comprendere se possa essere un potenziale bersaglio. Il primo obiettivo è stato, innanzitutto, lo studio genomico del micobatterio attraverso programmi specifici, grazie ai quali si è evidenziata una probabile correlazione tra la proteina SSeA e SufE-like protein, per la loro vicinanza e sovrapposizione all’interno dello stesso operone. Visto che il procedimento della purificazione di SufE-like protein era stato già stabilito nel laboratorio in cui si è svolta la tesi, il primo scopo del lavoro è stato quello di studiare il protocollo di purificazione della proteina SSeA. Una volta ottenuta la proteina pura, si sono svolti esperimenti cinetici in presenza di cianuro e tiosolfato per confermare l’attività sulfurtransferasica di SSeA di M. tuberculosis. Una volta caratterizzata l’attività enzimatica è stato effettuato uno studio cinetico di SSeA in funzione della temperatura, ottenendo il massimo di attività nel range 37-40°C. Il saggio di attività è stato svolto anche per valutare l’effetto sulla cinetica di reazione in presenza di SufE-like protein: si è riscontrato un incremento di attività di circa 5 volte, confermando così l’ipotesi di formazione di un ‘complesso’ tra le due proteine che viene confermata anche mediante la cromatografia ad esclusione molecolare.

Purificazione e caratterizzazione di SSeA: una β-mercaptopiruvato sulfurtransferasi del Mycobacterium tuberculosis.

PRETTE, PAOLO
2020/2021

Abstract

Il presente lavoro di tesi si propone di studiare un microorganismo ancora oggi molto diffuso in varie zone del mondo: il Mycobacterium tuberculosis. Questo è in grado di infettare principalmente l’uomo a livello polmonare, causando fibrosi estesa, cavitazione, bronchiectasie da trazione, broncostenosi e distruzione del parenchima polmonare. I motivi per cui il micobatterio non è stato eradicato sono principalmente due: la mancanza di strutture ospedaliere adeguate, soprattutto in paesi in via di sviluppo, e la multidrug resistance presentata da sempre più ceppi. Per questo motivo, la comunità scientifica è interessata alla ricerca di nuovi target molecolari per lo studio e lo sviluppo di nuovi medicinali antitubercolari. Lo scopo, dunque, è caratterizzare la proteina SSeA e la sua attività enzimatica, per comprendere se possa essere un potenziale bersaglio. Il primo obiettivo è stato, innanzitutto, lo studio genomico del micobatterio attraverso programmi specifici, grazie ai quali si è evidenziata una probabile correlazione tra la proteina SSeA e SufE-like protein, per la loro vicinanza e sovrapposizione all’interno dello stesso operone. Visto che il procedimento della purificazione di SufE-like protein era stato già stabilito nel laboratorio in cui si è svolta la tesi, il primo scopo del lavoro è stato quello di studiare il protocollo di purificazione della proteina SSeA. Una volta ottenuta la proteina pura, si sono svolti esperimenti cinetici in presenza di cianuro e tiosolfato per confermare l’attività sulfurtransferasica di SSeA di M. tuberculosis. Una volta caratterizzata l’attività enzimatica è stato effettuato uno studio cinetico di SSeA in funzione della temperatura, ottenendo il massimo di attività nel range 37-40°C. Il saggio di attività è stato svolto anche per valutare l’effetto sulla cinetica di reazione in presenza di SufE-like protein: si è riscontrato un incremento di attività di circa 5 volte, confermando così l’ipotesi di formazione di un ‘complesso’ tra le due proteine che viene confermata anche mediante la cromatografia ad esclusione molecolare.
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