Abstract in lingua inglese: The following dissertation is based on a review of the scientific literature regarding self-help groups in alcohol use disorders. The choice of this topic was dictated by the opportunity I was given by the Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli of San Maurizio C.se. to participate in the meetings of the two largest mutual aid realities in the field of alcohol addiction: Alcoholics Anonymous and Territorial Alcoholic Clubs. The work was developed over five chapters: the first part deals with alcohol addiction, an increasingly widespread pathology that suffers from stereotypes and stigmatisation by society, and the consequences that alcohol causes (a toxic and potentially carcinogenic substance, so defined by the WHO) to the body. Subsequently, as alcohol use disorder is a multifactorial problem, the multimodal integrated treatment is outlined, which includes pharmacological, behavioural and cognitive, individual and group therapy. Associated with this treatment should be attendance at self-help groups: what they are, their origin and expansion, characteristics and organisation; with particular emphasis on Alcoholics Anonymous (AA) groups and Territorial Alcoholic Clubs (CAT). The former is organised and focused on the Twelve Steps (the core of the programme), the Twelve Traditions and the Twelve Concepts. It is spread all over the world and is made up of people who focus on their experience, strength and hope in order to solve their common problem, addiction. They meet weekly and family members of alcoholics, since alcoholism is a disease that involves the whole family, can also participate in groups dedicated to them, called Al-Anon. Clubs, on the other hand, meet weekly, but unlike AA they hold their meetings together, alcoholic and family/caregivers/friends. They are meeting places where people, united by a common problem, can share their experience. They were founded by Professor Vladimir Hudolin, who revolutionised the approach to alcohol-related problems: they are no longer considered as a pathology or a vice, but rather as a behaviour, a lifestyle determined by various factors of the person, internal and external. Several scientific studies are reviewed concerning the effectiveness of group participation as a continuum in an alcohol abstention treatment pathway. Finally, the figure of the Social Worker is framed and how he/she can work in motivating the alcoholic in a pathway of change and the role he/she can play within self-help groups.

Abstract: La seguente dissertazione è basata sulla revisione della letteratura scientifica riguardo i gruppi di auto mutuo aiuto nei disturbi da uso di alcol. La scelta di tale argomento è stata dettata dalla possibilità che mi è stata data dal Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli di San Maurizio C.se. di partecipare alle riunioni delle due più grandi realtà di mutuo aiuto nel settore della dipendenza da alcol: Alcolisti Anonimi e Club Alcologici Territoriali. Il lavoro è stato sviluppato su cinque capitoli: nella prima parte viene trattata l’alcoldipendenza, una patologia sempre più diffusa che risente di stereotipiti e stigmatizzazioni dalla società, e delle conseguenze che l’alcol provoca (una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena, definita così dall’OMS) all’organismo. Successivamente, in quanto essere il disturbo da uso di alcol un problema multifattoriale, viene esposto il trattamento integrato multimodale, il quale comprende la terapia farmacologica, comportamentale e cognitiva, individuale e di gruppo. A queste cure dovrebbe essere associata la frequentazione ai gruppi di auto mutuo aiuto: cosa sono, la loro origine e la loro espansione, le caratteristiche e l’organizzazione; con particolare evidenza ai gruppi Alcolisti Anonimi (AA) e i Club Alcologici Territoriali (CAT). La prima associazione è organizzata e incentrata sui Dodici Passi (il nucleo del programma), sulle Dodici Tradizioni e sui Dodici Concetti. È diffusa in tutta il mondo ed è composta da persone che mettono al centro la loro esperienza, la loro forza e speranza al fine di risolvere il loro problema comune, la dipendenza. Si incontrano settimanalmente e hanno la possibilità di partecipare anche i familiari degli alcolisti, essendo l’alcolismo una malattia che coinvolge l’intero nucleo, ai gruppi loro dedicati, chiamati Al-Anon. I Club invece, si incontrano settimanalmente, ma a differenza di AA svolgono le riunioni insieme, alcolista e familiari/caregiver/amici. Sono dei luoghi di ritrovo dove le persone, accomunate da un problema comune, possono condividere la propria esperienza. Sono stati fondati dal professor Vladimir Hudolin, il quale rivoluziona l’approccio ai problemi alcolcorrelati: non vengono più considerati come una patologia o un vizio, bensì come un comportamento, uno stile di vita determinato da diversi fattori della persona, interni ed esterni. Vengono visionati diversi studi scientifici riguardo l’efficacia della partecipazione ai gruppi, come continuum in un percorso di cura dall’astensione dall’alcol. Infine, viene inquadrata la figura dell’Educatore Professionale e come può lavorare nel motivare l’alcolista in un percorso di cambiamento e al ruolo che può svolgere all’interno dei gruppi di auto mutuo aiuto.

GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO (AMA): Continuum Care nei disturbi da uso di alcol

MAINIERO, REBECCA
2023/2024

Abstract

Abstract: La seguente dissertazione è basata sulla revisione della letteratura scientifica riguardo i gruppi di auto mutuo aiuto nei disturbi da uso di alcol. La scelta di tale argomento è stata dettata dalla possibilità che mi è stata data dal Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli di San Maurizio C.se. di partecipare alle riunioni delle due più grandi realtà di mutuo aiuto nel settore della dipendenza da alcol: Alcolisti Anonimi e Club Alcologici Territoriali. Il lavoro è stato sviluppato su cinque capitoli: nella prima parte viene trattata l’alcoldipendenza, una patologia sempre più diffusa che risente di stereotipiti e stigmatizzazioni dalla società, e delle conseguenze che l’alcol provoca (una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena, definita così dall’OMS) all’organismo. Successivamente, in quanto essere il disturbo da uso di alcol un problema multifattoriale, viene esposto il trattamento integrato multimodale, il quale comprende la terapia farmacologica, comportamentale e cognitiva, individuale e di gruppo. A queste cure dovrebbe essere associata la frequentazione ai gruppi di auto mutuo aiuto: cosa sono, la loro origine e la loro espansione, le caratteristiche e l’organizzazione; con particolare evidenza ai gruppi Alcolisti Anonimi (AA) e i Club Alcologici Territoriali (CAT). La prima associazione è organizzata e incentrata sui Dodici Passi (il nucleo del programma), sulle Dodici Tradizioni e sui Dodici Concetti. È diffusa in tutta il mondo ed è composta da persone che mettono al centro la loro esperienza, la loro forza e speranza al fine di risolvere il loro problema comune, la dipendenza. Si incontrano settimanalmente e hanno la possibilità di partecipare anche i familiari degli alcolisti, essendo l’alcolismo una malattia che coinvolge l’intero nucleo, ai gruppi loro dedicati, chiamati Al-Anon. I Club invece, si incontrano settimanalmente, ma a differenza di AA svolgono le riunioni insieme, alcolista e familiari/caregiver/amici. Sono dei luoghi di ritrovo dove le persone, accomunate da un problema comune, possono condividere la propria esperienza. Sono stati fondati dal professor Vladimir Hudolin, il quale rivoluziona l’approccio ai problemi alcolcorrelati: non vengono più considerati come una patologia o un vizio, bensì come un comportamento, uno stile di vita determinato da diversi fattori della persona, interni ed esterni. Vengono visionati diversi studi scientifici riguardo l’efficacia della partecipazione ai gruppi, come continuum in un percorso di cura dall’astensione dall’alcol. Infine, viene inquadrata la figura dell’Educatore Professionale e come può lavorare nel motivare l’alcolista in un percorso di cambiamento e al ruolo che può svolgere all’interno dei gruppi di auto mutuo aiuto.
SELF-HELP GROUPS: Continuum Care in alcohol use disorders
Abstract in lingua inglese: The following dissertation is based on a review of the scientific literature regarding self-help groups in alcohol use disorders. The choice of this topic was dictated by the opportunity I was given by the Presidio Ospedaliero Riabilitativo Beata Vergine Consolata Fatebenefratelli of San Maurizio C.se. to participate in the meetings of the two largest mutual aid realities in the field of alcohol addiction: Alcoholics Anonymous and Territorial Alcoholic Clubs. The work was developed over five chapters: the first part deals with alcohol addiction, an increasingly widespread pathology that suffers from stereotypes and stigmatisation by society, and the consequences that alcohol causes (a toxic and potentially carcinogenic substance, so defined by the WHO) to the body. Subsequently, as alcohol use disorder is a multifactorial problem, the multimodal integrated treatment is outlined, which includes pharmacological, behavioural and cognitive, individual and group therapy. Associated with this treatment should be attendance at self-help groups: what they are, their origin and expansion, characteristics and organisation; with particular emphasis on Alcoholics Anonymous (AA) groups and Territorial Alcoholic Clubs (CAT). The former is organised and focused on the Twelve Steps (the core of the programme), the Twelve Traditions and the Twelve Concepts. It is spread all over the world and is made up of people who focus on their experience, strength and hope in order to solve their common problem, addiction. They meet weekly and family members of alcoholics, since alcoholism is a disease that involves the whole family, can also participate in groups dedicated to them, called Al-Anon. Clubs, on the other hand, meet weekly, but unlike AA they hold their meetings together, alcoholic and family/caregivers/friends. They are meeting places where people, united by a common problem, can share their experience. They were founded by Professor Vladimir Hudolin, who revolutionised the approach to alcohol-related problems: they are no longer considered as a pathology or a vice, but rather as a behaviour, a lifestyle determined by various factors of the person, internal and external. Several scientific studies are reviewed concerning the effectiveness of group participation as a continuum in an alcohol abstention treatment pathway. Finally, the figure of the Social Worker is framed and how he/she can work in motivating the alcoholic in a pathway of change and the role he/she can play within self-help groups.
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