La vulnerabilità sociale contraddistingue le persone e le famiglie che sono continuamente esposte ad una condizione di instabilità di tipo lavorativo/familiare e ad una scarsa integrazione sociale. L’instabilità è l’elemento che contraddistingue le famiglie vulnerabili. I dati confermano che, a partire dalla crisi economica del 2008, a causa della riduzione del reddito e della crisi occupazionale, sono aumentate le famiglie in tale condizione. Dalla vulnerabilità può derivare la negligenza parentale e il maltrattamento, condizioni che rendono necessario disporre l’allontanamento del minore dalla famiglia. Per questa ragione gli strumenti di prevenzione dell’allontanamento del minore si concentrano sul sostegno alle famiglie vulnerabili e sulla promozione della genitorialità positiva. Nella dissertazione vengono presentati due strumenti di prevenzione dell’allontanamento del figlio minorenne dalla famiglia d’origine: il programma P.I.P.P.I. e le Linee di indirizzo nazionali- L’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità- Promozione della genitorialità positiva. Il programma P.I.P.P.I. (acronimo di Programma di Intervento Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione), nato nel 2011, ha la duplice finalità di sostenere le famiglie vulnerabili e di rinnovare le pratiche di intervento contrastando le derive dell’istituzionalizzazione quali la burocratizzazione e la scarsa trasparenza. Il programma ha avuto un grande successo tanto da essere trasformato da un’esperienza sperimentale ad una vera e propria metodologia d’intervento volta ad orientare l’azione dei professionisti nei confronti dei minori e delle loro famiglie. Si tratta di un importante risultato dal momento che un programma sperimentale ha fornito le basi empiriche e teoriche per l’elaborazione di Linee di indirizzo Nazionali. Dette Linee rappresentano una metodologia d’intervento finalizzata ad orientare l’azione professionale nei confronti delle famiglie in condizione di vulnerabilità sull’intero territorio italiano, superando la forte differenziazione del welfare italiano a livello regionale. Il Terzo Settore esercita un importante ruolo negli interventi di prevenzione dell’allontanamento. Infatti, tra i soggetti coinvolti, sia nelle Linee sia in P.I.P.P.I., vi sono anche le formazioni sociali come, ad esempio, le associazioni culturali, sportive, religiose e del volontariato, enti, appunto del Terzo Settore. Il privato sociale sia coinvolto nell’applicazione delle Linee di indirizzo, non solo per la partecipazione al percorso di accompagnamento delle formazioni sociali, ma anche perché spesso alcuni interventi vengono realizzati da parte di enti del Terzo Settore, definiti enti gestori, in un rapporto di collaborazione con gli enti pubblici, definiti enti titolari.
Gli strumenti di prevenzione dell'allontanamento del minore dalla famiglia d'origine
AICARDI, ALESSANDRA
2020/2021
Abstract
La vulnerabilità sociale contraddistingue le persone e le famiglie che sono continuamente esposte ad una condizione di instabilità di tipo lavorativo/familiare e ad una scarsa integrazione sociale. L’instabilità è l’elemento che contraddistingue le famiglie vulnerabili. I dati confermano che, a partire dalla crisi economica del 2008, a causa della riduzione del reddito e della crisi occupazionale, sono aumentate le famiglie in tale condizione. Dalla vulnerabilità può derivare la negligenza parentale e il maltrattamento, condizioni che rendono necessario disporre l’allontanamento del minore dalla famiglia. Per questa ragione gli strumenti di prevenzione dell’allontanamento del minore si concentrano sul sostegno alle famiglie vulnerabili e sulla promozione della genitorialità positiva. Nella dissertazione vengono presentati due strumenti di prevenzione dell’allontanamento del figlio minorenne dalla famiglia d’origine: il programma P.I.P.P.I. e le Linee di indirizzo nazionali- L’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità- Promozione della genitorialità positiva. Il programma P.I.P.P.I. (acronimo di Programma di Intervento Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione), nato nel 2011, ha la duplice finalità di sostenere le famiglie vulnerabili e di rinnovare le pratiche di intervento contrastando le derive dell’istituzionalizzazione quali la burocratizzazione e la scarsa trasparenza. Il programma ha avuto un grande successo tanto da essere trasformato da un’esperienza sperimentale ad una vera e propria metodologia d’intervento volta ad orientare l’azione dei professionisti nei confronti dei minori e delle loro famiglie. Si tratta di un importante risultato dal momento che un programma sperimentale ha fornito le basi empiriche e teoriche per l’elaborazione di Linee di indirizzo Nazionali. Dette Linee rappresentano una metodologia d’intervento finalizzata ad orientare l’azione professionale nei confronti delle famiglie in condizione di vulnerabilità sull’intero territorio italiano, superando la forte differenziazione del welfare italiano a livello regionale. Il Terzo Settore esercita un importante ruolo negli interventi di prevenzione dell’allontanamento. Infatti, tra i soggetti coinvolti, sia nelle Linee sia in P.I.P.P.I., vi sono anche le formazioni sociali come, ad esempio, le associazioni culturali, sportive, religiose e del volontariato, enti, appunto del Terzo Settore. Il privato sociale sia coinvolto nell’applicazione delle Linee di indirizzo, non solo per la partecipazione al percorso di accompagnamento delle formazioni sociali, ma anche perché spesso alcuni interventi vengono realizzati da parte di enti del Terzo Settore, definiti enti gestori, in un rapporto di collaborazione con gli enti pubblici, definiti enti titolari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81534