Anno dopo anno i parametri fisici ed atletici dei nuotatori sono cresciuti a dismisura, poiché con l’evoluzione delle scoperte scientifiche e strumenti tecnologici inerenti all’allenamento e alla progressione fisica dei soggetti si sono potute evidenziare degli incrementi nei tempi, record e doti atletiche nelle prestazioni da parte dei nuotatori. Questi miglioramenti sono stati possibili grazie all’utilizzo di nuove tecnologie come la pedana dinamometrica, capace di stabilire la suddivisione della forza sprigionata dall’atleta al suolo, stabilendo un quadro generale delle proprie capacità fisiche. Sommate all’utilizzo di telecamere per supervisionare l’andamento laterale e frontale degli atleti in acqua, strumenti di valutazione degli allenamenti come l’utilizzo della pedana di forza nei movimenti più semplici ma allo stesso tempo complessi come lo schema motorio di salto che comprende la triplice estensione di anca, ginocchia e caviglie, poiché questo gesto tecnico rapportato al mondo del nuoto equivale all’esecuzione di una partenza o una virata nelle prestazioni natatorie. Lo sprint iniziale nei primi 15 metri di avanzamento nelle gare natatorie è fornito dalla forza sprigionata sul blocco di partenza al momento del salto verticale effettuato con la predisposizione del corpo verso il fronte, maggiore sarà la distanza verticale effettuata dal salto, maggiore sarà la forza sprigionata dagli arti inferiori che consentiranno di acquisire velocità per un ingresso in acqua più rapido e fluido. Questi materiali sono capaci di supervisionare dai gesti tecnici più banali a quelli più complessi come la partenza e la virata nel nuoto. Attraverso la raccolta di dati ed immagini ottenuti dalle varie prove e prestazioni, con la partecipazione di un coach si lavorerà con l’intento di migliorare gesti tecnici e predisposizione fisica necessari per ottenere risultati migliori nei confronti delle gare future. Con questo lavoro intendo analizzare come l’utilizzo della pedana di forza sia utile a valutare l’efficacia della spinta degli arti inferiori durante la partenza e virata nei nuotatori.
L’utilizzo della pedana dinamometrica come strumento di valutazione della forza degli arti inferiori nei nuotatori
CHIECCHIO, GIACOMO
2021/2022
Abstract
Anno dopo anno i parametri fisici ed atletici dei nuotatori sono cresciuti a dismisura, poiché con l’evoluzione delle scoperte scientifiche e strumenti tecnologici inerenti all’allenamento e alla progressione fisica dei soggetti si sono potute evidenziare degli incrementi nei tempi, record e doti atletiche nelle prestazioni da parte dei nuotatori. Questi miglioramenti sono stati possibili grazie all’utilizzo di nuove tecnologie come la pedana dinamometrica, capace di stabilire la suddivisione della forza sprigionata dall’atleta al suolo, stabilendo un quadro generale delle proprie capacità fisiche. Sommate all’utilizzo di telecamere per supervisionare l’andamento laterale e frontale degli atleti in acqua, strumenti di valutazione degli allenamenti come l’utilizzo della pedana di forza nei movimenti più semplici ma allo stesso tempo complessi come lo schema motorio di salto che comprende la triplice estensione di anca, ginocchia e caviglie, poiché questo gesto tecnico rapportato al mondo del nuoto equivale all’esecuzione di una partenza o una virata nelle prestazioni natatorie. Lo sprint iniziale nei primi 15 metri di avanzamento nelle gare natatorie è fornito dalla forza sprigionata sul blocco di partenza al momento del salto verticale effettuato con la predisposizione del corpo verso il fronte, maggiore sarà la distanza verticale effettuata dal salto, maggiore sarà la forza sprigionata dagli arti inferiori che consentiranno di acquisire velocità per un ingresso in acqua più rapido e fluido. Questi materiali sono capaci di supervisionare dai gesti tecnici più banali a quelli più complessi come la partenza e la virata nel nuoto. Attraverso la raccolta di dati ed immagini ottenuti dalle varie prove e prestazioni, con la partecipazione di un coach si lavorerà con l’intento di migliorare gesti tecnici e predisposizione fisica necessari per ottenere risultati migliori nei confronti delle gare future. Con questo lavoro intendo analizzare come l’utilizzo della pedana di forza sia utile a valutare l’efficacia della spinta degli arti inferiori durante la partenza e virata nei nuotatori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81533