Negli ultimi anni l'attenzione generale nei confronti delle donne e dell’imprenditorialità nei paesi in via di sviluppo è aumentata notevolmente. La quasi totalità dei portatori di interesse che gravitano intorno al mondo economico afferma che l'imprenditoria femminile è essenziale per la crescita e lo sviluppo del paese. Nonostante i numerosi vincoli normativi, finanziari sociali ed economici cui sono sottoposte quotidianamente, molte imprenditrici hanno superato le barriere esistenti e la percentuale di iniziative imprenditoriali femminili sta crescendo rapidamente a livello globale. Un ruolo fondamentale è rivestito proprio dal microcredito che incoraggia le donne nei paesi in via di sviluppo a lanciare le proprie iniziative di business, aiutandole a superare le barriere sociali ed economiche. Il microcredito può essere considerato una vera e propria innovazione nel contesto economico-finanziario mondiale: con l’erogazione di prestiti in piccole quantità a persone tradizionalmente considerate non bancabili – ovvero escluse dall'accesso al credito tradizione del mondo odierno - viene consentito loro di investire in lavoro autonomo e questo risulta essere essenziale per un proprio riscatto personale e di gruppo . Lo sviluppo del settore del microcredito, tuttavia, si è scontrato con l’avvento e la diffusione - a livello globale - del virus Covid-19. Il periodo pandemico, infatti, ha prodotto effetti devastanti sulle popolazioni più vulnerabili e sui soggetti a basso e medio reddito, provocando grandissimi danni. Questa dissertazione intende, dunque, analizzare l’impatto del Covid-19 sul settore del microcredito e sull’imprenditoria femminile sia a livello macro che a livello micro, effettuando un confronto tra due paesi in via di sviluppo: la Nigeria e il Pakistan.
MICROCREDITO E IMPRENDITORIA FEMMINILE NEL CONTESTO PANDEMICO DA COVID-19: DUE PAESI A CONTRONTO
SCHIAVINI, VERONICA
2020/2021
Abstract
Negli ultimi anni l'attenzione generale nei confronti delle donne e dell’imprenditorialità nei paesi in via di sviluppo è aumentata notevolmente. La quasi totalità dei portatori di interesse che gravitano intorno al mondo economico afferma che l'imprenditoria femminile è essenziale per la crescita e lo sviluppo del paese. Nonostante i numerosi vincoli normativi, finanziari sociali ed economici cui sono sottoposte quotidianamente, molte imprenditrici hanno superato le barriere esistenti e la percentuale di iniziative imprenditoriali femminili sta crescendo rapidamente a livello globale. Un ruolo fondamentale è rivestito proprio dal microcredito che incoraggia le donne nei paesi in via di sviluppo a lanciare le proprie iniziative di business, aiutandole a superare le barriere sociali ed economiche. Il microcredito può essere considerato una vera e propria innovazione nel contesto economico-finanziario mondiale: con l’erogazione di prestiti in piccole quantità a persone tradizionalmente considerate non bancabili – ovvero escluse dall'accesso al credito tradizione del mondo odierno - viene consentito loro di investire in lavoro autonomo e questo risulta essere essenziale per un proprio riscatto personale e di gruppo . Lo sviluppo del settore del microcredito, tuttavia, si è scontrato con l’avvento e la diffusione - a livello globale - del virus Covid-19. Il periodo pandemico, infatti, ha prodotto effetti devastanti sulle popolazioni più vulnerabili e sui soggetti a basso e medio reddito, provocando grandissimi danni. Questa dissertazione intende, dunque, analizzare l’impatto del Covid-19 sul settore del microcredito e sull’imprenditoria femminile sia a livello macro che a livello micro, effettuando un confronto tra due paesi in via di sviluppo: la Nigeria e il Pakistan.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81521