This study aims to demonstrate that hearing difficulty in children with minimal deafness is a problem that should not be overlooked. Through the administration of tests aimed at evaluating auditory perception in some of its declinations, we want to demonstrate the differences present in each subject in the results of the tests with and without hearing aid. To investigate the perception of the problem and the effectiveness of hearing aid in children with minimal deafness and parents, 2 questionnaires were proposed; to investigate the level of information of teachers and schools in general, a questionnaire was proposed. Nine children with minimal hearing loss between the ages of 9 and 16 were considered, and a rapid protocol for speech impaired auditory perceptual evaluation was proposed. The "Progressive Colored Matrices of Raven" were administered, from which no significant difficulties emerge for any considered case, "The Phonemic Examination of first consultation" from which the presence of audiogenic dyslalias does not emerge in any of the examined. Three questionnaires were created for children with minimal deafness, parents, and teachers respectively. The results of the tests show that all children have a better performance with hearing aid. The questionnaires show that most parents and children perceive the difficulties related to the problem and are affected by the benefits of hearing aid, teachers are poorly informed about this kind of problem. The keyword: mild OR minimal hearing loss; mild OR minimal hearing loss AND children, mild OR minimal hearing loss AND school; mild OR minimal hearing loss AND (aid OR amplification); hearing loss AND etiology; hearing loss AND prevalence; mild OR minimal hearing loss AND prevalence; mild OR minimal hearing loss AND strategies; mild OR minimal hearing loss AND outcomes; mild OR minimal hearing loss AND academic performance; mild OR minimal hearing loss AND emotion; mild OR minimal hearing loss AND parent; screening AND deafness; mild OR minimal hearing loss AND diagnosis.
Il presente studio si è posto come obiettivo quello di dimostrare che le difficoltà percettive uditive nei bambini con sordità minima costituiscano un problema da non trascurare. Tramite la somministrazione di test volti a valutare la percezione uditiva in alcune sue declinazioni, si vogliono dimostrare le differenze presenti in ciascun soggetto negli esiti delle prove, con e senza l’ausilio uditivo. Per indagare la percezione del problema e dell’efficacia dell’ausilio uditivo nei bambini con sordità minima e nei genitori, sono stati proposti 2 questionari; per indagare il livello di informazione degli insegnanti e della scuola in genere, è stato proposto un questionario. Sono stati presi in considerazione 9 bambini con sordità minima di età compresa tra i 9 e i 16 anni, a cui è stato proposto un rapido protocollo di valutazione percettivo uditiva logopedica. Sono state somministrate le “Matrici Progressive Colorate di Raven”, da cui non emergono significative difficoltà per nessun caso considerato, “L’Esame Fonemico di prima consultazione” da cui non emerge la presenza di dislalie audiogene in nessuno degli esaminati. Sono stati creati 3 questionari rispettivamente rivolti ai bambini con sordità minima, ai genitori, agli insegnanti. Dai risultati dei test emerge che tutti i bambini hanno una prestazionalità migliore con l’ausilio uditivo. Dai questionari si evince che la maggior parte dei genitori e dei bambini, percepiscano le difficoltà relative al problema e che risentano dei benefici apportati dall’ausilio uditivo. Per quanto concerne gli insegnati, emerge una poca informazione rispetto al problema. Le parole chiave:“sordità minima”, “sordità minima e bambini”, “sordità minima e scuola”, “sordità minima e amplificazione”, “sordità e eziologia”, “sordità e prevalenza”, “sordità minima e prevalenza”, “sordità minima e strategie”, “sordità minima e outcomes”, “sordità minima e performance accademiche””, “sordità minima ed emozioni”, “sordità minima e genitori”, “screening e sordità”, “sordità minima e diagnosi”.
SORDITÀ MINIME: IMPATTO SOCIALE E SCOLASTICO. L’importanza della prevenzione e dell’informazione
TUCCIO, GIORGIA
2020/2021
Abstract
Il presente studio si è posto come obiettivo quello di dimostrare che le difficoltà percettive uditive nei bambini con sordità minima costituiscano un problema da non trascurare. Tramite la somministrazione di test volti a valutare la percezione uditiva in alcune sue declinazioni, si vogliono dimostrare le differenze presenti in ciascun soggetto negli esiti delle prove, con e senza l’ausilio uditivo. Per indagare la percezione del problema e dell’efficacia dell’ausilio uditivo nei bambini con sordità minima e nei genitori, sono stati proposti 2 questionari; per indagare il livello di informazione degli insegnanti e della scuola in genere, è stato proposto un questionario. Sono stati presi in considerazione 9 bambini con sordità minima di età compresa tra i 9 e i 16 anni, a cui è stato proposto un rapido protocollo di valutazione percettivo uditiva logopedica. Sono state somministrate le “Matrici Progressive Colorate di Raven”, da cui non emergono significative difficoltà per nessun caso considerato, “L’Esame Fonemico di prima consultazione” da cui non emerge la presenza di dislalie audiogene in nessuno degli esaminati. Sono stati creati 3 questionari rispettivamente rivolti ai bambini con sordità minima, ai genitori, agli insegnanti. Dai risultati dei test emerge che tutti i bambini hanno una prestazionalità migliore con l’ausilio uditivo. Dai questionari si evince che la maggior parte dei genitori e dei bambini, percepiscano le difficoltà relative al problema e che risentano dei benefici apportati dall’ausilio uditivo. Per quanto concerne gli insegnati, emerge una poca informazione rispetto al problema. Le parole chiave:“sordità minima”, “sordità minima e bambini”, “sordità minima e scuola”, “sordità minima e amplificazione”, “sordità e eziologia”, “sordità e prevalenza”, “sordità minima e prevalenza”, “sordità minima e strategie”, “sordità minima e outcomes”, “sordità minima e performance accademiche””, “sordità minima ed emozioni”, “sordità minima e genitori”, “screening e sordità”, “sordità minima e diagnosi”.File | Dimensione | Formato | |
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