Background. The term dysarthria refers to a specific neurogenic communication disorder that causes alterations in the strength, speed, amplitude, stability, tone and accuracy of the movements required for language. The evaluation follows the ICF model, investigating the domains of Body Functions and Structures and Activity and Participation. Currently in Italy no screening tools for dysarthria are available and the assessment tools are not very recent. Objective. To investigate the availability of screening and evaluation tools for dysarthria, both nationally and internationally. Methods. A Scoping review (ScR) was carried out following the internationally recognized methodological steps. The following databases were searched: Cochrane, PubMed, Cinahl and PsycInfo. Two reviewers performed two screening separately, in order to select the articles, and then discussed which articles to definitively include. Results. From the 1255 total articles, identified on the basis of the research methodology followed, 35 final articles were selected, which were divided into two categories: 1) Articles that investigate the assessment of dysarthria, both in general and in relation to specific aetiologies, mentioning one or more formal assessment tools, without analyzing them in detail (Sara Berselli). 2) Articles that analyze the characteristics of a specific screening or assessment tool for dysarthria. The second category includes 19 articles, from which 15 different tools emerge: 3/15 to screen dysarthria and 12/19 to assess dysarthria. IAccording to the ICF classification, 6/15 instruments investigate Body Functions and Structures and 8/15 Activities and Participation. One tool investigates both domains. A total of 31 screening and assessment tools for dysarthria were found and presented in two tables: 1) Batteries for screening and evaluating dysarthria, therefore tools that investigate several areas related to communication disorders (Sara Berselli). 2) Dysarthria assessment tools that investigate a specific area of assessment of the communication disorder. The second category includes 22 tools, all for assessing dysarthria. According to the ICF classification, 8/23 instruments explored the domains of body Functions and Structures and 15/23 Activities and Participation domain. Conclusions. The area of screening and assessment of dysarthria is slightly investigated. However, some dysarthria assessment tools have been found on the international scene, while a very small number of screening tools have been identified. Instead, few Italian tools designed to assess dysarthria are available, and no screening tools were found. Future studies are needed to create a screening protocol and a dysarthria assessment battery similar to FDA-2. Alternatively, it might be interesting to translate the STAD or the RDA, respectively for the screening and assessment of dysarthria.
Background. Il termine disartria si riferisce a un gruppo di disturbi del linguaggio di origine neurologica, che provocano alterazioni nella forza, velocità, ampiezza, stabilità, tono ed accuratezza dei movimenti richiesti per produrre il linguaggio. La valutazione segue il modello ICF, indagando l’area delle Funzioni e Strutture corporee e dell’Attività e Partecipazione. Attualmente in Italia non esistono strumenti di screening per la disartria e gli strumenti di valutazione risultano essere poco recenti. Obiettivo. Approfondire il panorama degli strumenti di screening e di valutazione disponibili per la disartria a livello nazionale ed internazionale. Metodi. È stata effettuata una Scoping review (ScR) seguendo i passaggi metodologici riconosciuti a livello internazionale. Sono stati consultati i seguenti motori di ricerca: Cochrane, PubMed, Cinahl e PsycInfo. Le due candidate hanno effettuato separatamente due processi di screening, per la selezione degli articoli, per poi confrontarsi su quali articoli includere definitivamente. Risultati. Dai 1255 articoli totali, individuati attraverso la metodologia di ricerca adottata, sono stati selezionati 35 articoli finali, che sono stati suddivisi in due categorie: 1) Articoli che indagano la valutazione della disartria, sia in generale sia in relazione a specifiche eziologie, citando uno o più strumenti di valutazione formale, senza analizzarli nel dettaglio (Sara Berselli). 2) Articoli che analizzano le caratteristiche di uno specifico strumento di screening o di valutazione per la disartria. La seconda categoria comprende 19 articoli, da cui emergono 15 diversi strumenti: 3 di screening e 12 di valutazione della disartria. Alla luce della classificazione ICF, 6/15 strumenti rientrano nell’area delle Funzioni e Strutture corporee e 8/15 in quella dell’Attività e Partecipazione, mentre un solo strumento indaga aspetti appartenenti ad entrambe le aree di valutazione. Gli strumenti di screening e di valutazione della disartria, emersi dalla totalità degli articoli selezionati, sono in tutto 31, e vengono suddivisi in due categorie: 1) Batterie di screening e di valutazione della disartria, quindi strumenti che indagano più aree relative al disturbo comunicativo (Sara Berselli). 2) Strumenti di valutazione della disartria che indagano una specifica area di valutazione del disturbo comunicativo. Nella seconda categoria rientrano 22 strumenti, tutti per la valutazione della disartria. Alla luce della classificazione ICF, 8/22 strumenti coprono l’area delle Funzioni e Strutture corporee e 15/22 quella dell’Attività e Partecipazione. Conclusioni. Nonostante si riscontri un ridotto interesse scientifico circa l’ambito di screening e di valutazione della disartria, sono stati reperiti un buon numero di strumenti di valutazione della disartria, mentre è stato individuato un numero ridotto di strumenti di screening. Per quanto riguarda il panorama italiano, sono disponibili pochi strumenti di valutazione della disartria, mentre si conferma la completa mancanza di strumenti di screening. Studi futuri potrebbero essere indirizzati alla creazione di un protocollo di screening o di una batteria di valutazione della disartria simile all’FDA-2. In alternativa, potrebbe essere interessante tradurre lo STAD o l’RDA, rispettivamente per lo screening e la valutazione della disartria.
STRUMENTI DI SCREENING E VALUTAZIONE DELLA DISARTRIAA LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: UNA SCOPING REVIEW. APPROFONDIMENTO DELLE AREE DI VALUTAZIONE ALLA LUCE DELLA CLASSIFICAZIONE ICF
SANTI, BEATRICE
2020/2021
Abstract
Background. Il termine disartria si riferisce a un gruppo di disturbi del linguaggio di origine neurologica, che provocano alterazioni nella forza, velocità, ampiezza, stabilità, tono ed accuratezza dei movimenti richiesti per produrre il linguaggio. La valutazione segue il modello ICF, indagando l’area delle Funzioni e Strutture corporee e dell’Attività e Partecipazione. Attualmente in Italia non esistono strumenti di screening per la disartria e gli strumenti di valutazione risultano essere poco recenti. Obiettivo. Approfondire il panorama degli strumenti di screening e di valutazione disponibili per la disartria a livello nazionale ed internazionale. Metodi. È stata effettuata una Scoping review (ScR) seguendo i passaggi metodologici riconosciuti a livello internazionale. Sono stati consultati i seguenti motori di ricerca: Cochrane, PubMed, Cinahl e PsycInfo. Le due candidate hanno effettuato separatamente due processi di screening, per la selezione degli articoli, per poi confrontarsi su quali articoli includere definitivamente. Risultati. Dai 1255 articoli totali, individuati attraverso la metodologia di ricerca adottata, sono stati selezionati 35 articoli finali, che sono stati suddivisi in due categorie: 1) Articoli che indagano la valutazione della disartria, sia in generale sia in relazione a specifiche eziologie, citando uno o più strumenti di valutazione formale, senza analizzarli nel dettaglio (Sara Berselli). 2) Articoli che analizzano le caratteristiche di uno specifico strumento di screening o di valutazione per la disartria. La seconda categoria comprende 19 articoli, da cui emergono 15 diversi strumenti: 3 di screening e 12 di valutazione della disartria. Alla luce della classificazione ICF, 6/15 strumenti rientrano nell’area delle Funzioni e Strutture corporee e 8/15 in quella dell’Attività e Partecipazione, mentre un solo strumento indaga aspetti appartenenti ad entrambe le aree di valutazione. Gli strumenti di screening e di valutazione della disartria, emersi dalla totalità degli articoli selezionati, sono in tutto 31, e vengono suddivisi in due categorie: 1) Batterie di screening e di valutazione della disartria, quindi strumenti che indagano più aree relative al disturbo comunicativo (Sara Berselli). 2) Strumenti di valutazione della disartria che indagano una specifica area di valutazione del disturbo comunicativo. Nella seconda categoria rientrano 22 strumenti, tutti per la valutazione della disartria. Alla luce della classificazione ICF, 8/22 strumenti coprono l’area delle Funzioni e Strutture corporee e 15/22 quella dell’Attività e Partecipazione. Conclusioni. Nonostante si riscontri un ridotto interesse scientifico circa l’ambito di screening e di valutazione della disartria, sono stati reperiti un buon numero di strumenti di valutazione della disartria, mentre è stato individuato un numero ridotto di strumenti di screening. Per quanto riguarda il panorama italiano, sono disponibili pochi strumenti di valutazione della disartria, mentre si conferma la completa mancanza di strumenti di screening. Studi futuri potrebbero essere indirizzati alla creazione di un protocollo di screening o di una batteria di valutazione della disartria simile all’FDA-2. In alternativa, potrebbe essere interessante tradurre lo STAD o l’RDA, rispettivamente per lo screening e la valutazione della disartria.File | Dimensione | Formato | |
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