La tesi propone l’analisi dell’opera Delle antiche statue greche romane, l’impresa di editoria artistica intrapresa da Anton Maria Zanetti di Girolamo in collaborazione con il giovane cugino di Alessandro, pubblicata a Venezia tra il 1740 e il 1743. L’analisi tocca uno svariato numero di aspetti: la storia produttiva, i soggetti selezionati, le modalità di finanziamento, l’accoglienza del pubblico, la cultura e la personalità dei loro autori, con l’obiettivo di ricostruire le scelte che resero l’opera uno degli apici dell’editoria d’arte del Settecento veneziano, e forse europeo. Il primo capitolo affronta la genesi dell’opera ripercorrendo le vicende fino al risultato finale: dopo un’introduzione relativa agli autori, si approfondisce la storia produttiva dei volumi e le difficoltà economiche dell’edizione. Il secondo capitolo è dedicato sia all’analisi strutturale dei volumi, chiarendo la linea autoriale degli autori, che stilistica dell’apparato grafico dei tomi, che riproducono in cento tavole altrettanti marmi antichi dalle collezioni dello Statuario della Repubblica di Venezia. Si è ricostruito, inoltre, il profilo degli incisori coinvolti, undici tra i migliori professionisti del panorama artistico non solo veneto, come Giovanni Antonio Faldoni, Marco Pitteri, Giovanni Cattini, Felicita Sartori e Joseph Wagner, e le scelte stilistiche che gli Zanetti suggerirono durante il lungo lavoro editoriale. Per ricostruire e motivare le scelte stilistiche, è stato necessario confrontare Delle antiche statue non solo con analoghe imprese contemporanee, il Museum Florentinum di Gori e i cataloghi dei Musei Capitolini di Bottari, ma anche con imprese precedenti, come la Galleria Giustiniana. Il terzo capitolo ripercorre la storia dello Statuario Pubblico di Venezia: l’origine e la consistenza della collezione, gli allestimenti e l’inventario del 1736 a cura di Anton Maria Zanetti d’Alessandro e Lorenzo Tiepolo. La tesi si conclude con un’analisi della fortuna dell’opera, attraverso i dedicatari, le recensioni sulle riviste settecentesche e l’edizione inglese dell’opera a cura di John Strange. Corredano il lavoro quattro coppie di appendici. La prima raccoglie in due tabelle, una per volume, la lista delle incisioni dell’opera, con relativi disegnatori e incisori. La seconda elenca i sottoscrittori dei tomi e i dedicatari di ogni tavola incisa. La terza cataloga i soggetti delle illustrazioni in relazione agli originali, di cui si sono individuate la collezione di provenienza e la collocazione attuale. La quarta e ultima appendice confronta le stampe con i disegni del catalogo Tiepolo-Zanetti e quelli preparatori, conservati presso la Morgan Library di New York e identificati dal numero d’inventario.

Delle antiche statue di Anton Maria Zanetti di Girolamo e di Alessandro (1740-1743): editoria e arte grafica a Venezia nel Settecento

TRAMONTANA, CHIARA
2020/2021

Abstract

La tesi propone l’analisi dell’opera Delle antiche statue greche romane, l’impresa di editoria artistica intrapresa da Anton Maria Zanetti di Girolamo in collaborazione con il giovane cugino di Alessandro, pubblicata a Venezia tra il 1740 e il 1743. L’analisi tocca uno svariato numero di aspetti: la storia produttiva, i soggetti selezionati, le modalità di finanziamento, l’accoglienza del pubblico, la cultura e la personalità dei loro autori, con l’obiettivo di ricostruire le scelte che resero l’opera uno degli apici dell’editoria d’arte del Settecento veneziano, e forse europeo. Il primo capitolo affronta la genesi dell’opera ripercorrendo le vicende fino al risultato finale: dopo un’introduzione relativa agli autori, si approfondisce la storia produttiva dei volumi e le difficoltà economiche dell’edizione. Il secondo capitolo è dedicato sia all’analisi strutturale dei volumi, chiarendo la linea autoriale degli autori, che stilistica dell’apparato grafico dei tomi, che riproducono in cento tavole altrettanti marmi antichi dalle collezioni dello Statuario della Repubblica di Venezia. Si è ricostruito, inoltre, il profilo degli incisori coinvolti, undici tra i migliori professionisti del panorama artistico non solo veneto, come Giovanni Antonio Faldoni, Marco Pitteri, Giovanni Cattini, Felicita Sartori e Joseph Wagner, e le scelte stilistiche che gli Zanetti suggerirono durante il lungo lavoro editoriale. Per ricostruire e motivare le scelte stilistiche, è stato necessario confrontare Delle antiche statue non solo con analoghe imprese contemporanee, il Museum Florentinum di Gori e i cataloghi dei Musei Capitolini di Bottari, ma anche con imprese precedenti, come la Galleria Giustiniana. Il terzo capitolo ripercorre la storia dello Statuario Pubblico di Venezia: l’origine e la consistenza della collezione, gli allestimenti e l’inventario del 1736 a cura di Anton Maria Zanetti d’Alessandro e Lorenzo Tiepolo. La tesi si conclude con un’analisi della fortuna dell’opera, attraverso i dedicatari, le recensioni sulle riviste settecentesche e l’edizione inglese dell’opera a cura di John Strange. Corredano il lavoro quattro coppie di appendici. La prima raccoglie in due tabelle, una per volume, la lista delle incisioni dell’opera, con relativi disegnatori e incisori. La seconda elenca i sottoscrittori dei tomi e i dedicatari di ogni tavola incisa. La terza cataloga i soggetti delle illustrazioni in relazione agli originali, di cui si sono individuate la collezione di provenienza e la collocazione attuale. La quarta e ultima appendice confronta le stampe con i disegni del catalogo Tiepolo-Zanetti e quelli preparatori, conservati presso la Morgan Library di New York e identificati dal numero d’inventario.
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