La barriera ematoencefalica (blood-brain barrier, BBB) rappresenta il punto di connessione tra il sangue e il sistema nervoso centrale. Essa permette di controllare l’influsso e l’efflusso di sostanze biologiche necessarie per il metabolismo cerebrale. La sua integrità, strutturale e funzionale, è pertanto indispensabile per poter mantenere l’omeostasi del microambiente cerebrale. L’elevata selettività della BBB è consentita dalla sua caratteristica struttura in cui sono presenti cellule endoteliali collegate da una rete di giunzioni serrate e meccanismi di trasporto attivo che regolano il passaggio specifico di molecole essenziali per il nutrimento cerebrale. Inoltre, i capillari non presentano fenestrature ed è assente l’attività di pinocitosi. La diffusione attraverso la BBB riguarda pochi nutrienti polari come il glucosio e gli amminoacidi necessari per il metabolismo. Il trasportatore lipidico MFSD2A è coinvolto nel controllo del traffico vescicolare, il quale deve essere mantenuto a bassi livelli per poter rendere la BBB quasi impermeabile. Inoltre, si è osservato come contribuisca, in associazione a Spns2, a mantenere la giusta concentrazione di S1P nella matrice extracellulare, indispensabile per conservare l’integrità delle giunzioni strette. Malfunzionamenti della BBB, come cambiamenti della permeabilità dovuti all’apertura delle giunzioni strette o a variazioni dei sistemi di trasporto, sono coinvolti nello sviluppo di patologie, tra cui la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’epilessia e l’Alzheimer. In condizioni patologiche infatti, agenti vasoattivi, citochine e agenti umorali (bradichinina, istamina, trombina acido chinolinico, ...) vengono rilasciate dall’endotelio e hanno un effetto autocrino che porta un’alterazione della permeabilità della barriera. L’integrità della barriera costituisce comunque un limite per il trasporto di farmaci all’interno del cervello. Essendo MFSD2A una molecola accessibile sulla superficie cellulare, potrebbe essere un potenziale target terapeutico per manipolare e restaurare la struttura della BBB. Il funzionamento del trasportatore non è ancora del tutto chiaro e ci sono ancora molti punti da chiarire. Studi futuri però saranno volti alla comprensione dei meccanismi d’azione di MFSD2A in modo più specifico al fine di poterla ingegnerizzare e manipolare per la cura delle condizioni patologiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale.
Ruolo del trasportatore MFSD2A nel controllo dell'integrità e della permeabilità della barriera ematoencefalica
MANZON, SOFIA
2020/2021
Abstract
La barriera ematoencefalica (blood-brain barrier, BBB) rappresenta il punto di connessione tra il sangue e il sistema nervoso centrale. Essa permette di controllare l’influsso e l’efflusso di sostanze biologiche necessarie per il metabolismo cerebrale. La sua integrità, strutturale e funzionale, è pertanto indispensabile per poter mantenere l’omeostasi del microambiente cerebrale. L’elevata selettività della BBB è consentita dalla sua caratteristica struttura in cui sono presenti cellule endoteliali collegate da una rete di giunzioni serrate e meccanismi di trasporto attivo che regolano il passaggio specifico di molecole essenziali per il nutrimento cerebrale. Inoltre, i capillari non presentano fenestrature ed è assente l’attività di pinocitosi. La diffusione attraverso la BBB riguarda pochi nutrienti polari come il glucosio e gli amminoacidi necessari per il metabolismo. Il trasportatore lipidico MFSD2A è coinvolto nel controllo del traffico vescicolare, il quale deve essere mantenuto a bassi livelli per poter rendere la BBB quasi impermeabile. Inoltre, si è osservato come contribuisca, in associazione a Spns2, a mantenere la giusta concentrazione di S1P nella matrice extracellulare, indispensabile per conservare l’integrità delle giunzioni strette. Malfunzionamenti della BBB, come cambiamenti della permeabilità dovuti all’apertura delle giunzioni strette o a variazioni dei sistemi di trasporto, sono coinvolti nello sviluppo di patologie, tra cui la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, l’epilessia e l’Alzheimer. In condizioni patologiche infatti, agenti vasoattivi, citochine e agenti umorali (bradichinina, istamina, trombina acido chinolinico, ...) vengono rilasciate dall’endotelio e hanno un effetto autocrino che porta un’alterazione della permeabilità della barriera. L’integrità della barriera costituisce comunque un limite per il trasporto di farmaci all’interno del cervello. Essendo MFSD2A una molecola accessibile sulla superficie cellulare, potrebbe essere un potenziale target terapeutico per manipolare e restaurare la struttura della BBB. Il funzionamento del trasportatore non è ancora del tutto chiaro e ci sono ancora molti punti da chiarire. Studi futuri però saranno volti alla comprensione dei meccanismi d’azione di MFSD2A in modo più specifico al fine di poterla ingegnerizzare e manipolare per la cura delle condizioni patologiche che coinvolgono il sistema nervoso centrale.File | Dimensione | Formato | |
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