L’obiettivo di questo studio è quello di offrire al lettore un panorama di ciò che si può fare per migliorare la qualità della vita dei nuovi nati e delle persone che li circondano attraverso la nuova tecnologia dell’ectogenesi. In particolare, si vuole illustrare come possa essere fondamentale, in visione dello sviluppo e della crescita di un essere umano, una tecnica del genere. Questa tecnica, che consentirebbe una gravidanza extracorporea all’interno di un utero artificiale, è un interessante possibile sviluppo tecnologico che potrebbe condurci a scenari inusitati sotto molti punti di vista. Questo procedimento verrà analizzato nel ruolo che potrebbe avere e nelle sue peculiari problematicità. Molte persone purtroppo non sono a conoscenza di questi scenari importanti ed è molto utile offrirne quindi un’illustrazione e affrontare le conseguenze a cui potrebbero condurre. Tra i motivi che mi hanno spinta ad affrontare questo argomento c’è sicuramente la passione e il fascino che ho sempre provato per il tema “nascita” e ancor più la scoperta di come questo metodo possa migliorare molto non solo la vita del nuovo nato, ma anche quella della gestante, del genere femminile e del ruolo genitoriale. Ritengo infatti che la nascita sia un momento particolarmente delicato e allo stesso tempo pieno di gioia, e ho sempre pensato che se ci possano essere dei modi per renderla ancora più positiva, se questi siano attuabili e con più benefici che controindicazioni, essi debbano essere utilizzati. Attraverso questo studio si dimostra come questa tecnica debba essere sostenuta, poiché rappresenta un grosso salto in avanti nel campo della riproduzione umana e della società. Ne verranno analizzate anche le peculiarità e gli aspetti critici. La questione apre alla domanda su come si intende il ruolo della donna e fino a che punto essa possa scegliere per l’embrione, sul modo in cui uno sviluppo extracorporeo potrebbe incidere sul nascituro e sulla società, sul modo in cui questa tecnica potrebbe sconvolgere la discussione sull’aborto e sulle vite degli embrioni prematuri e sull’importanza economica che questa tecnologia merita.
Una questione bioetica: il nuovo ruolo dell'ectogenesi nella nascita
PELLEGATTI, SARA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo di questo studio è quello di offrire al lettore un panorama di ciò che si può fare per migliorare la qualità della vita dei nuovi nati e delle persone che li circondano attraverso la nuova tecnologia dell’ectogenesi. In particolare, si vuole illustrare come possa essere fondamentale, in visione dello sviluppo e della crescita di un essere umano, una tecnica del genere. Questa tecnica, che consentirebbe una gravidanza extracorporea all’interno di un utero artificiale, è un interessante possibile sviluppo tecnologico che potrebbe condurci a scenari inusitati sotto molti punti di vista. Questo procedimento verrà analizzato nel ruolo che potrebbe avere e nelle sue peculiari problematicità. Molte persone purtroppo non sono a conoscenza di questi scenari importanti ed è molto utile offrirne quindi un’illustrazione e affrontare le conseguenze a cui potrebbero condurre. Tra i motivi che mi hanno spinta ad affrontare questo argomento c’è sicuramente la passione e il fascino che ho sempre provato per il tema “nascita” e ancor più la scoperta di come questo metodo possa migliorare molto non solo la vita del nuovo nato, ma anche quella della gestante, del genere femminile e del ruolo genitoriale. Ritengo infatti che la nascita sia un momento particolarmente delicato e allo stesso tempo pieno di gioia, e ho sempre pensato che se ci possano essere dei modi per renderla ancora più positiva, se questi siano attuabili e con più benefici che controindicazioni, essi debbano essere utilizzati. Attraverso questo studio si dimostra come questa tecnica debba essere sostenuta, poiché rappresenta un grosso salto in avanti nel campo della riproduzione umana e della società. Ne verranno analizzate anche le peculiarità e gli aspetti critici. La questione apre alla domanda su come si intende il ruolo della donna e fino a che punto essa possa scegliere per l’embrione, sul modo in cui uno sviluppo extracorporeo potrebbe incidere sul nascituro e sulla società, sul modo in cui questa tecnica potrebbe sconvolgere la discussione sull’aborto e sulle vite degli embrioni prematuri e sull’importanza economica che questa tecnologia merita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81311