The emigration of intellectuals during the Nazi regime was a widespread phenomenon, which involved not only thinkers linked to the liberal or Marxist tradition, but also opponents of modernity in the broadest sense. The case of the philosopher Leo Strauss is emblematic in this sense. German of Jewish origin, in the United States will develop an articulate critique of the political and social sciences of historicist and positivist matrix and will theorize a return to classical political philosophy, especially Plato, as a cure to the evils of modernity. The thesis focuses on Strauss's original interpretation of Plato and his thematic nuclei: esotericism, sophocracy, utopia. It emerges the portrait of a Plato very different from the one delivered by the liberal tradition. The "Straussian" philosophical model will have a decisive impact on the new American conservatism, but also on European conservatism, and is extremely topical with regard to the relationship between knowledge and political power.
L'emigrazione degli intellettuali durante il regime nazista fu un fenomeno assai diffuso, che non coinvolse soltanto i pensatori legati alla tradizione liberale o marxista, ma anche avversari della modernità in senso lato. Il tal senso è emblematico il caso del filosofo Leo Strauss. Tedesco di origine ebraica, negli Stati Uniti elaborerà un'articolata critica alle scienze politiche e sociali di matrice storicista e positivista e teorizzerà un ritorno alla filosofia politica classica, soprattutto platonica, come cura ai mali del moderno. La tesi si concentra sull'interpretazione, assai originale, che Strauss fornisce di Platone e dei suoi nuclei tematici: l'esoterismo, la sofocrazia, l'utopia. Ne emerge il ritratto di un Platone ben diverso da quello consegnatoci dalla tradizione liberale. Il modello filosofico "straussiano" avrà un impatto decisivo sul nuovo conservatorismo americano, ma anche europeo, e risulta di estrema attualità per quanto riguarda il rapporto tra conoscenza e potere politico.
Platone antitotalitario. Il filosofo ateniese nell'interpretazione di Leo Strauss.
CAVALIERE, DAVIDE
2020/2021
Abstract
L'emigrazione degli intellettuali durante il regime nazista fu un fenomeno assai diffuso, che non coinvolse soltanto i pensatori legati alla tradizione liberale o marxista, ma anche avversari della modernità in senso lato. Il tal senso è emblematico il caso del filosofo Leo Strauss. Tedesco di origine ebraica, negli Stati Uniti elaborerà un'articolata critica alle scienze politiche e sociali di matrice storicista e positivista e teorizzerà un ritorno alla filosofia politica classica, soprattutto platonica, come cura ai mali del moderno. La tesi si concentra sull'interpretazione, assai originale, che Strauss fornisce di Platone e dei suoi nuclei tematici: l'esoterismo, la sofocrazia, l'utopia. Ne emerge il ritratto di un Platone ben diverso da quello consegnatoci dalla tradizione liberale. Il modello filosofico "straussiano" avrà un impatto decisivo sul nuovo conservatorismo americano, ma anche europeo, e risulta di estrema attualità per quanto riguarda il rapporto tra conoscenza e potere politico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/81103