Nel presente elaborato si discuterà circa la genesi e la struttura della nozione stoica di temporalità. Questo tema, per quanto circoscritto, reca con sé una notevole portata filosofica. Infatti, il tempo proprio della definizione stoica si configura come un oggetto teorico di notevole complessità, tanto per la propria struttura interna, quanto per le implicazioni teoriche di cui è latore. Si consideri, in questo senso, che l’indagine sulla temporalità non può prescindere da una discussione di più ampio respiro a proposito del sistema stoico tutto, dei relativi componenti e della sua nozione di causa prima. Nonostante questo tema sia già di per sé meritevole di una trattazione completa, il presente scritto reca anche un secondo proposito teorico, per certi versi più ambizioso di quello fin qui delineato. Infatti, per quanto sia certamente opportuno indagare su nozioni filosofiche che, per molto tempo, si sono trovate ai margini dell’analisi contemporanea, il peso teorico di questa peculiare concezione del tempo può essere rilevante anche in altri tipi d’indagine, in particolare al fine di rivalutare il peso comunemente accordato alla filosofia stoica in rapporto allo studio dei testi di Platone. L’ipotesi che viene qui posta è infatti che le nozioni di temporalità presenti nel corpus platonico e nell’insieme delle dottrine stoiche siano in realtà profondamente affini, e che simili aspetti di affinità abbraccino diversi ambiti delle due dottrine. Dunque, sfruttando il tempo come case study, si tenterà di dimostrare che, tramite una corretta e precisa analisi delle fonti stoiche sia possibile, in linea di principio, risolvere alcune ambiguità ancora presenti nelle odierne interpretazioni dei testi platonici. Questo, poi, è possibile solo accettando alcune tesi ausiliarie, di cui si discuterà in seguito. Dunque, è necessario concedere agli stoici una solida capacità di comprensione e interpretazione della tradizione platonica, e l’intento, non sempre esplicito, di volersi collocare nel solco di una tradizione filosofica platonica.
Il Tempo e gli stoici
PARRINELLO, STEFANO
2020/2021
Abstract
Nel presente elaborato si discuterà circa la genesi e la struttura della nozione stoica di temporalità. Questo tema, per quanto circoscritto, reca con sé una notevole portata filosofica. Infatti, il tempo proprio della definizione stoica si configura come un oggetto teorico di notevole complessità, tanto per la propria struttura interna, quanto per le implicazioni teoriche di cui è latore. Si consideri, in questo senso, che l’indagine sulla temporalità non può prescindere da una discussione di più ampio respiro a proposito del sistema stoico tutto, dei relativi componenti e della sua nozione di causa prima. Nonostante questo tema sia già di per sé meritevole di una trattazione completa, il presente scritto reca anche un secondo proposito teorico, per certi versi più ambizioso di quello fin qui delineato. Infatti, per quanto sia certamente opportuno indagare su nozioni filosofiche che, per molto tempo, si sono trovate ai margini dell’analisi contemporanea, il peso teorico di questa peculiare concezione del tempo può essere rilevante anche in altri tipi d’indagine, in particolare al fine di rivalutare il peso comunemente accordato alla filosofia stoica in rapporto allo studio dei testi di Platone. L’ipotesi che viene qui posta è infatti che le nozioni di temporalità presenti nel corpus platonico e nell’insieme delle dottrine stoiche siano in realtà profondamente affini, e che simili aspetti di affinità abbraccino diversi ambiti delle due dottrine. Dunque, sfruttando il tempo come case study, si tenterà di dimostrare che, tramite una corretta e precisa analisi delle fonti stoiche sia possibile, in linea di principio, risolvere alcune ambiguità ancora presenti nelle odierne interpretazioni dei testi platonici. Questo, poi, è possibile solo accettando alcune tesi ausiliarie, di cui si discuterà in seguito. Dunque, è necessario concedere agli stoici una solida capacità di comprensione e interpretazione della tradizione platonica, e l’intento, non sempre esplicito, di volersi collocare nel solco di una tradizione filosofica platonica.File | Dimensione | Formato | |
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