La storia del pensiero economico ha sempre avuto lo scopo di dimostrare che, nel sistema economico in cui viviamo, il comportamento dell’essere umano sia determinante. L’egoismo, il vizio, l’interesse personale e la soddisfazione sono le pulsioni che sono state più evocate per tentare di spiegare, sin dalla nascita del commercio primitivo, le dinamiche della società e per comprendere se l’egoismo potesse dare anche benefici a quest’ultima. Tuttavia, l’obiettivo che si pone questo elaborato non è solo di analizzare, in un’ottica storica, il comportamento dell’uomo in ambito economico, ma di trovare una possibile convergenza con quella che è una delle tematiche più importanti attualmente a livello globale: un sistema economico ecologicamente sostenibile. Il traguardo di questa tesi è quindi trovare una risposta alla domanda: è possibile, nel futuro che ci aspetta, una transazione verso un consumo rispettoso per l’ambiente, quindi benefico per la società, sfruttando proprio l’interesse personale (come vedremo spesso coincidente anche con quello sociale) e il vizio privato? Lo spunto di riflessione dal quale questo percorso inizia è la distinzione dei desideri umani fatta dal filosofo greco Epicuro, che fa da precursore in ciò che è lo studio economico del piacere dell’uomo e mostra, in particolare, come tali desideri siano strettamente legati alla natura e all’utilizzo delle sue risorse1: “Così pure teniamo presente che, per quanto riguarda i desideri, solo alcuni sono naturali, altri sono inutili e, fra i naturali, solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto. Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri per la stessa vita.” Quindi Epicuro dà una visione proto-ecologista di ciò che diventerà poi l’utilità soggettiva e la stessa economia. Nel primo dei prossimi capitoli verrà ricordato il modo in cui l’agente economico è stato concepito sin dalla nascita della scienza economica stessa. In particolare, si mostra come la teoria economica viene indagando il comportamento umano all’interno della società, considerando tutti i tipi di sentimenti egoistici per confrontarli anche con i sentimenti altruistici. Il secondo capitolo si occuperà di approfondire i concetti analitici che in economia sono usati tutt’oggi per spiegare il comportamento del consumatore e i suoi bisogni e desideri, legittimi o meno che siano. Il terzo e ultimo capitolo invece affronterà, tramite il contributo di economisti ecologici ed economisti istituzionali attuali, la possibilità di una futura società eco-sostenibile che pratichi un consumo rispettoso dell’ambiente. In tal caso l’economia istituzionale ci sarà utile per comprendere il ruolo determinante delle istituzioni economiche nel guidare la società verso una strada eco-sostenibile. Infine, tenteremo di rispondere al summenzionato quesito sulla compatibilità tra egoismo individuale ed eco-sostenibilità.
VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU’: UN’ ANALISI STORICA DEL PENSIERO ECONOMICO SULL’EGOISMO PER UN CONSUMO ECOSOSTENIBILE
DE CANDIA, GIULIO
2020/2021
Abstract
La storia del pensiero economico ha sempre avuto lo scopo di dimostrare che, nel sistema economico in cui viviamo, il comportamento dell’essere umano sia determinante. L’egoismo, il vizio, l’interesse personale e la soddisfazione sono le pulsioni che sono state più evocate per tentare di spiegare, sin dalla nascita del commercio primitivo, le dinamiche della società e per comprendere se l’egoismo potesse dare anche benefici a quest’ultima. Tuttavia, l’obiettivo che si pone questo elaborato non è solo di analizzare, in un’ottica storica, il comportamento dell’uomo in ambito economico, ma di trovare una possibile convergenza con quella che è una delle tematiche più importanti attualmente a livello globale: un sistema economico ecologicamente sostenibile. Il traguardo di questa tesi è quindi trovare una risposta alla domanda: è possibile, nel futuro che ci aspetta, una transazione verso un consumo rispettoso per l’ambiente, quindi benefico per la società, sfruttando proprio l’interesse personale (come vedremo spesso coincidente anche con quello sociale) e il vizio privato? Lo spunto di riflessione dal quale questo percorso inizia è la distinzione dei desideri umani fatta dal filosofo greco Epicuro, che fa da precursore in ciò che è lo studio economico del piacere dell’uomo e mostra, in particolare, come tali desideri siano strettamente legati alla natura e all’utilizzo delle sue risorse1: “Così pure teniamo presente che, per quanto riguarda i desideri, solo alcuni sono naturali, altri sono inutili e, fra i naturali, solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto. Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri per la stessa vita.” Quindi Epicuro dà una visione proto-ecologista di ciò che diventerà poi l’utilità soggettiva e la stessa economia. Nel primo dei prossimi capitoli verrà ricordato il modo in cui l’agente economico è stato concepito sin dalla nascita della scienza economica stessa. In particolare, si mostra come la teoria economica viene indagando il comportamento umano all’interno della società, considerando tutti i tipi di sentimenti egoistici per confrontarli anche con i sentimenti altruistici. Il secondo capitolo si occuperà di approfondire i concetti analitici che in economia sono usati tutt’oggi per spiegare il comportamento del consumatore e i suoi bisogni e desideri, legittimi o meno che siano. Il terzo e ultimo capitolo invece affronterà, tramite il contributo di economisti ecologici ed economisti istituzionali attuali, la possibilità di una futura società eco-sostenibile che pratichi un consumo rispettoso dell’ambiente. In tal caso l’economia istituzionale ci sarà utile per comprendere il ruolo determinante delle istituzioni economiche nel guidare la società verso una strada eco-sostenibile. Infine, tenteremo di rispondere al summenzionato quesito sulla compatibilità tra egoismo individuale ed eco-sostenibilità.File | Dimensione | Formato | |
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