La mia tesi intende studiare l’origine e lo sviluppo storico degli asili nido aziendali fondati da Adriano Olivetti nel Canavese. La ricerca si basa sugli studi che sono stati condotti sulla vita di Adriano Olivetti e sui servizi assistenziali all’infanzia, molti dei quali sono conservati presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti, cha ha sede a Ivrea, a villa Casana. La tesi è strutturata in tre parti principali. Nel primo capitolo, intitolato Adriano Olivetti e la sua impresa industriale, sono stati ricostruiti in modo sintetico la biografia di Adriano Olivetti, il suo pensiero (con particolare attenzione al tema del rapporto tra fabbrica e comunità) e la storia dell’azienda di produzione di macchine per scrivere Olivetti (precisando localizzazione degli stabilimenti e sistemi di produzione). Nel secondo capitolo, intitolato I servizi assistenziali della Olivetti, sono state illustrate le origini e le caratteristiche della mensa, della biblioteca e dei servizi medici creati dall’azienda. Per Adriano, i servizi assistenziali erano molto importanti per garantire un aiuto ai propri dipendenti e ai loro famigliari. La mensa aveva lo scopo di assicurare un’alimentazione adeguata a tutti i dipendenti. Il servizio biblioteca era stato pensato come strumento di miglioramento culturale di operai/e e impiegati/e. Infine nel terzo capitolo, intitolato Gli asili nido della Olivetti, sono presentate le origini degli asili nido, la loro organizzazione (personale, orario…), l’architettura (spazi e attrezzature), la pedagogia per l’infanzia (attività educative, giochi e giocattoli). L’Olivetti aveva istituito l’asilo nido con lo scopo di garantire un’assistenza a favore della madre lavoratrice e di offrire le adeguate cure ai bambini. Le lavoratrici della Olivetti avevano diritto, durante il periodo della maternità, a essere esonerate dal lavoro, mantenendo una parte della retribuzione, per un periodo di nove mesi e mezzo di cui tre mesi prima del parto e sei mesi e mezzo dopo il parto. Un altro servizio importante era l’ambulatorio pediatrico, che garantiva alcune cure sanitarie di base e seguiva lo sviluppo dei bambini dai primi mesi di vita. L’organizzazione degli asili nidi era stata pensata con un ambiente aperto e stimolante per ogni bambino. Le puericultrici organizzavano la giornata e le attività in corrispondenza degli orari della fabbrica, dalle sette di mattino fino alle diciannove della sera. Per l’architettura degli asili nido erano stati chiamati affermati architetti, in particolare Luigi Figini e Gino Pollini, per assicurare l’assistenza in un ambiente adatto. Negli asili nido della Olivetti, la pedagogia dell’infanzia era orientata verso il metodo Montessori. L’obiettivo dell’insegnante era rendere indipendente il bambino o la bambina attraverso attività in aula e in giardino e giochi specifici per ogni età.

Gli asili nido di Adriano Olivetti, tra società e assistenza all'infanzia

RANABOLDO, GEORGIANA
2021/2022

Abstract

La mia tesi intende studiare l’origine e lo sviluppo storico degli asili nido aziendali fondati da Adriano Olivetti nel Canavese. La ricerca si basa sugli studi che sono stati condotti sulla vita di Adriano Olivetti e sui servizi assistenziali all’infanzia, molti dei quali sono conservati presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti, cha ha sede a Ivrea, a villa Casana. La tesi è strutturata in tre parti principali. Nel primo capitolo, intitolato Adriano Olivetti e la sua impresa industriale, sono stati ricostruiti in modo sintetico la biografia di Adriano Olivetti, il suo pensiero (con particolare attenzione al tema del rapporto tra fabbrica e comunità) e la storia dell’azienda di produzione di macchine per scrivere Olivetti (precisando localizzazione degli stabilimenti e sistemi di produzione). Nel secondo capitolo, intitolato I servizi assistenziali della Olivetti, sono state illustrate le origini e le caratteristiche della mensa, della biblioteca e dei servizi medici creati dall’azienda. Per Adriano, i servizi assistenziali erano molto importanti per garantire un aiuto ai propri dipendenti e ai loro famigliari. La mensa aveva lo scopo di assicurare un’alimentazione adeguata a tutti i dipendenti. Il servizio biblioteca era stato pensato come strumento di miglioramento culturale di operai/e e impiegati/e. Infine nel terzo capitolo, intitolato Gli asili nido della Olivetti, sono presentate le origini degli asili nido, la loro organizzazione (personale, orario…), l’architettura (spazi e attrezzature), la pedagogia per l’infanzia (attività educative, giochi e giocattoli). L’Olivetti aveva istituito l’asilo nido con lo scopo di garantire un’assistenza a favore della madre lavoratrice e di offrire le adeguate cure ai bambini. Le lavoratrici della Olivetti avevano diritto, durante il periodo della maternità, a essere esonerate dal lavoro, mantenendo una parte della retribuzione, per un periodo di nove mesi e mezzo di cui tre mesi prima del parto e sei mesi e mezzo dopo il parto. Un altro servizio importante era l’ambulatorio pediatrico, che garantiva alcune cure sanitarie di base e seguiva lo sviluppo dei bambini dai primi mesi di vita. L’organizzazione degli asili nidi era stata pensata con un ambiente aperto e stimolante per ogni bambino. Le puericultrici organizzavano la giornata e le attività in corrispondenza degli orari della fabbrica, dalle sette di mattino fino alle diciannove della sera. Per l’architettura degli asili nido erano stati chiamati affermati architetti, in particolare Luigi Figini e Gino Pollini, per assicurare l’assistenza in un ambiente adatto. Negli asili nido della Olivetti, la pedagogia dell’infanzia era orientata verso il metodo Montessori. L’obiettivo dell’insegnante era rendere indipendente il bambino o la bambina attraverso attività in aula e in giardino e giochi specifici per ogni età.
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