Il modello valenziale può supportare la Comunicazione Aumentativa Alternativa al fine di permettere una comunicazione e una lettura inclusiva? Questo è il quesito di fondo del mio lavoro di tesi. Per giungere a una possibile risposta, in primo luogo analizzo il concetto di comunicazione umana, indagando la sua evoluzione dal punto di vista filogenetico e ontogenetico. Tale base teorica permette di entrare nel merito della Comunicazione Aumentativa Alternativa, approfondendo le sue caratteristiche, le sue origini, le sue evoluzioni nel panorama italiano e le sue possibili applicazioni nel contesto scolastico. A questo punto, introduco il modello della grammatica valenziale al fine di trovare punti di connessione con la CAA. Approfondisco il tema della grammatica valenziale, descrivendo le sue caratteristiche in contrapposizione con il modello tradizionale di insegnamento della grammatica. Presento la nascita del modello della grammatica valenziale esponendo le sue caratteristiche originarie della trattazione di Tesnière. Successivamente passo all’analisi della rappresentazione grafica della frase mediante grafici radiali, proposta da Sabatini. In questo modo, comparo le potenzialità dei simboli della CAA a quelle degli schemi valenziali, proponendo l’utilizzo del modello valenziale all’interno del testo in simboli della CAA. Infine, calerò questa ipotesi nel contesto scolastico. La finalità alla base della proposta è garantire l’inclusione scolastica nella comunicazione e nella lettura di testi. Introduco l’argomento riportando le caratteristiche dell’inclusione scolastica riprendendo le recenti normative italiane e disposizioni internazionali. Per l’applicazione del principio dell’inclusione, delineo le principali caratteristiche dell’Universal Design for Learning. Il modello dell’UDL viene posto alla base della progettazione didattica per evitare di tralasciare qualsiasi elemento che potrebbe creare una barriera. A questo punto, viene esposta un’esperienza di applicazione del modello della grammatica valenziale nell’utilizzo della CAA al fine di sviluppare le competenze morfosintattiche di un bambino con difficoltà di linguaggio. In modo particolare, si delinea il percorso di costruzione dello strumento comunicativo del quaderno dei resti, frutto del lavoro di rete e della collaborazione fra le figure di riferimento del bambino. Successivamente, viene trattato il tema della lettura inclusiva nel contesto scolastico. Inizialmente, si analizza il valore della lettura e dell’accessibilità di tutti gli alunni a quest’esperienza. Si afferma che il libro può rappresentare uno strumento inclusivo quando è su misura per il lettore. Vengono proposti i libri in simboli della CAA con lo scopo di sottolineare l’importanza di una lettura inclusiva che permetta a tutti di accedere all’esperienza della lettura e la possibilità di apprendimento delle abilità morfosintattiche. Il progetto editoriale I LIBRI PER TUTTI promosso da Fondazione Paideia, preso come modello di inclusione, è volto alla creazione e alla diffusione di libri in simboli della CAA in forma cartacea e digitale, allo scopo ultimo di costruzione di una cultura dell’inclusione. Dall’analisi dei libri in simboli della CAA, sia in formato cartaceo che digitale, emerge l’applicazione dei principi dell’Universal Design for Learning. Infine, viene presentato un percorso di apprendimento dei meccanismi di costruzione della frase partendo dalla lettura di libri in simboli della CAA.

La grammatica valenziale nella Comunicazione Aumentativa Alternativa: la comunicazione e la lettura inclusiva

CARETTO, VALENTINA
2020/2021

Abstract

Il modello valenziale può supportare la Comunicazione Aumentativa Alternativa al fine di permettere una comunicazione e una lettura inclusiva? Questo è il quesito di fondo del mio lavoro di tesi. Per giungere a una possibile risposta, in primo luogo analizzo il concetto di comunicazione umana, indagando la sua evoluzione dal punto di vista filogenetico e ontogenetico. Tale base teorica permette di entrare nel merito della Comunicazione Aumentativa Alternativa, approfondendo le sue caratteristiche, le sue origini, le sue evoluzioni nel panorama italiano e le sue possibili applicazioni nel contesto scolastico. A questo punto, introduco il modello della grammatica valenziale al fine di trovare punti di connessione con la CAA. Approfondisco il tema della grammatica valenziale, descrivendo le sue caratteristiche in contrapposizione con il modello tradizionale di insegnamento della grammatica. Presento la nascita del modello della grammatica valenziale esponendo le sue caratteristiche originarie della trattazione di Tesnière. Successivamente passo all’analisi della rappresentazione grafica della frase mediante grafici radiali, proposta da Sabatini. In questo modo, comparo le potenzialità dei simboli della CAA a quelle degli schemi valenziali, proponendo l’utilizzo del modello valenziale all’interno del testo in simboli della CAA. Infine, calerò questa ipotesi nel contesto scolastico. La finalità alla base della proposta è garantire l’inclusione scolastica nella comunicazione e nella lettura di testi. Introduco l’argomento riportando le caratteristiche dell’inclusione scolastica riprendendo le recenti normative italiane e disposizioni internazionali. Per l’applicazione del principio dell’inclusione, delineo le principali caratteristiche dell’Universal Design for Learning. Il modello dell’UDL viene posto alla base della progettazione didattica per evitare di tralasciare qualsiasi elemento che potrebbe creare una barriera. A questo punto, viene esposta un’esperienza di applicazione del modello della grammatica valenziale nell’utilizzo della CAA al fine di sviluppare le competenze morfosintattiche di un bambino con difficoltà di linguaggio. In modo particolare, si delinea il percorso di costruzione dello strumento comunicativo del quaderno dei resti, frutto del lavoro di rete e della collaborazione fra le figure di riferimento del bambino. Successivamente, viene trattato il tema della lettura inclusiva nel contesto scolastico. Inizialmente, si analizza il valore della lettura e dell’accessibilità di tutti gli alunni a quest’esperienza. Si afferma che il libro può rappresentare uno strumento inclusivo quando è su misura per il lettore. Vengono proposti i libri in simboli della CAA con lo scopo di sottolineare l’importanza di una lettura inclusiva che permetta a tutti di accedere all’esperienza della lettura e la possibilità di apprendimento delle abilità morfosintattiche. Il progetto editoriale I LIBRI PER TUTTI promosso da Fondazione Paideia, preso come modello di inclusione, è volto alla creazione e alla diffusione di libri in simboli della CAA in forma cartacea e digitale, allo scopo ultimo di costruzione di una cultura dell’inclusione. Dall’analisi dei libri in simboli della CAA, sia in formato cartaceo che digitale, emerge l’applicazione dei principi dell’Universal Design for Learning. Infine, viene presentato un percorso di apprendimento dei meccanismi di costruzione della frase partendo dalla lettura di libri in simboli della CAA.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/81036