The theories developed by sociologist Christopher Lasch, at first glance, are characterized by a compelling topicality despite referring to a specific temporal and spatial context: the United States of the 1970s. The changes in society highlighted by the American sociologist, dictated by the growing distrust of progress and a declining work ethic, have significant repercussions in every area of everyday life. On a macroscopic level, there is a shift towards an innovative form of capitalism, defined by Bauman using the term light. Small businesses have been gradually supplanted by growing multinationals within which capital dissociates itself from its spatial location, becoming extremely dynamic and changeable. Lasch expertly analyzes the consequences of the advent of consumerism with respect to the life of individuals, not only with respect to the job profile but also in the private sphere. The individual is faced with the fall of the great ordering principles of a dogmatic character, thus losing any traditionally defined reference point and, therefore, is forced to restructure his own existence as a function of change and uncertainty. The modern individual in the confrontation with an apparently hostile and indifferent society concentrates his efforts in view of his own well-being, a goal that seems unattainable in the immediate future. The narcissist described by Lasch in his studies seems perpetually dissatisfied and focused on the present, a temporal dimension that prevails over both the past and the future, affecting directly on the new and old generations. Even the institutions of socialization, in response to spasmodic social changes, take on innovative connotations, thus modifying the process of socialization and the formation of the personality of children. This thesis deals specifically with outlining the main changes relating to the family, its multifaceted contemporary structure and the difficulties that narcissistic parents encounter in the formation of new generations. The introduction of women into the working world, together with the growing propensity to divorce and the high emotional disengagement that characterizes the modern narcissist, define an unprecedented parent-child relationship, characterized by a discharge of responsibility towards other institutions, such as school and peer group. Despite the apparent devaluation of the family, it exists as a primary socialization agency essential for the development of children; it is therefore inevitable to highlight the multiple challenges that it is called to face within a liquid society. Unpublished responsibilities are also attributed to the school system: its current primary purpose is no longer represented by the mere transmission of notions but becomes the global development of the individual. The need to transmit connotes a new type of school, which the French scholar Bellamy, in his text The Disinherited, wisely describes; he highlights the critical issues that the education system has to face for the training of the new generations. It is from this volume that the final analysis begins about the strategies that the school has adopted to fulfil the tasks assigned to it; the main solutions include the adoption of a critical pedagogy based on the development of transversal and metacognitive skills. ​

Le teorie elaborate dal sociologo Christopher Lasch, di primo acchito, sono caratterizzate da una stringente attualità nonostante si riferiscano ad un contesto temporale e spaziale specifico: gli Stati Uniti degli anni Settanta. I cambiamenti della società evidenziati dal sociologo americano, dettati dalla crescente sfiducia nei confronti del progresso e da un’etica del lavoro in declino, si ripercuotono in maniera rilevante in ogni ambito della quotidianità. A livello macroscopico si riscontra uno slittamento verso un’innovativa forma di capitalismo, definita da Bauman mediante il termine di leggero. Le piccole imprese sono state gradualmente soppiantate dalle crescenti multinazionali all’interno delle quali il capitale si dissocia dalla sua collocazione spaziale divenendo estremamente dinamico e mutevole. Lasch analizza sapientemente le conseguenze dell’avvento del consumismo rispetto alla vita degli individui, non solo rispetto al profilo lavorativo ma anche nella sfera privata. L’individuo si trova a dover affrontare la caduta dei grandi principi ordinatori dal carattere dogmatico perdendo così ogni punto di riferimento tradizionalmente definito e, perciò, si trova costretto a ristrutturare la propria esistenza in funzione del cambiamento e dell’incertezza. L’individuo moderno nel confronto con una società apparentemente ostile ed indifferente concentra i propri sforzi in vista del proprio benessere, obiettivo che pare irraggiungibile nell’immediato. Il narcisista descritto da Lasch nei suoi studi pare perennemente insoddisfatto e concentrato sul presente, dimensione temporale che prevarica sia sul passato che sul futuro, ripercuotendosi in maniera diretta sulle nuove e sulle vecchie generazioni. Anche le istituzioni di socializzazione, in risposta agli spasmodici cambiamenti sociali, assumono connotazioni innovative, modificando così il processo di socializzazione e di formazione della personalità dei bambini. La presente tesi si occupa nello specifico di delineare i principali cambiamenti relativi alla famiglia, alla sua poliedrica struttura contemporanea e alle difficoltà che i genitori narcisisti incontrano nella formazione delle nuove generazioni. L’introduzione della donna all’interno del mondo lavorativo, congiuntamente alla crescente propensione al divorzio e all’elevato disimpegno emotivo che connota il narcisista moderno, definiscono un rapporto genitori-figli inedito, caratterizzato da uno scarico di responsabilità nei confronti di altre istituzioni, quali la scuola e il gruppo di pari. Nonostante l’apparente svalutazione della famiglia, essa sussiste in quanto agenzia di socializzazione primaria fondamentale per lo sviluppo dei bambini; inevitabile, di conseguenza, evidenziare le molteplici sfide che essa è chiamata ad affrontare all’interno di una società liquida. Responsabilità inedite vengono attribuite anche al sistema scolastico: il suo attuale scopo primario non è più rappresentato dalla mera trasmissione nozionistica ma diviene lo sviluppo globale dell’individuo. La necessità di trasmettere connota un nuovo tipo di scuola, che lo studioso francese Bellamy, all’interno del suo testo I diseredati, descrive sapientemente; egli evidenzia le criticità che il sistema d’istruzione si trova a dover affrontare per la formazione delle nuove generazioni. Proprio da tale volume prende avvio l’analisi finale circa le strategie che la scuola ha adottato per adempire ai compiti assegnatigli.

Modernità, narcisismo e smarrimento. Le influenze della società moderna sulla formazione identitaria e sulle relazioni educative ​

PASQUALI, ALICE
2020/2021

Abstract

Le teorie elaborate dal sociologo Christopher Lasch, di primo acchito, sono caratterizzate da una stringente attualità nonostante si riferiscano ad un contesto temporale e spaziale specifico: gli Stati Uniti degli anni Settanta. I cambiamenti della società evidenziati dal sociologo americano, dettati dalla crescente sfiducia nei confronti del progresso e da un’etica del lavoro in declino, si ripercuotono in maniera rilevante in ogni ambito della quotidianità. A livello macroscopico si riscontra uno slittamento verso un’innovativa forma di capitalismo, definita da Bauman mediante il termine di leggero. Le piccole imprese sono state gradualmente soppiantate dalle crescenti multinazionali all’interno delle quali il capitale si dissocia dalla sua collocazione spaziale divenendo estremamente dinamico e mutevole. Lasch analizza sapientemente le conseguenze dell’avvento del consumismo rispetto alla vita degli individui, non solo rispetto al profilo lavorativo ma anche nella sfera privata. L’individuo si trova a dover affrontare la caduta dei grandi principi ordinatori dal carattere dogmatico perdendo così ogni punto di riferimento tradizionalmente definito e, perciò, si trova costretto a ristrutturare la propria esistenza in funzione del cambiamento e dell’incertezza. L’individuo moderno nel confronto con una società apparentemente ostile ed indifferente concentra i propri sforzi in vista del proprio benessere, obiettivo che pare irraggiungibile nell’immediato. Il narcisista descritto da Lasch nei suoi studi pare perennemente insoddisfatto e concentrato sul presente, dimensione temporale che prevarica sia sul passato che sul futuro, ripercuotendosi in maniera diretta sulle nuove e sulle vecchie generazioni. Anche le istituzioni di socializzazione, in risposta agli spasmodici cambiamenti sociali, assumono connotazioni innovative, modificando così il processo di socializzazione e di formazione della personalità dei bambini. La presente tesi si occupa nello specifico di delineare i principali cambiamenti relativi alla famiglia, alla sua poliedrica struttura contemporanea e alle difficoltà che i genitori narcisisti incontrano nella formazione delle nuove generazioni. L’introduzione della donna all’interno del mondo lavorativo, congiuntamente alla crescente propensione al divorzio e all’elevato disimpegno emotivo che connota il narcisista moderno, definiscono un rapporto genitori-figli inedito, caratterizzato da uno scarico di responsabilità nei confronti di altre istituzioni, quali la scuola e il gruppo di pari. Nonostante l’apparente svalutazione della famiglia, essa sussiste in quanto agenzia di socializzazione primaria fondamentale per lo sviluppo dei bambini; inevitabile, di conseguenza, evidenziare le molteplici sfide che essa è chiamata ad affrontare all’interno di una società liquida. Responsabilità inedite vengono attribuite anche al sistema scolastico: il suo attuale scopo primario non è più rappresentato dalla mera trasmissione nozionistica ma diviene lo sviluppo globale dell’individuo. La necessità di trasmettere connota un nuovo tipo di scuola, che lo studioso francese Bellamy, all’interno del suo testo I diseredati, descrive sapientemente; egli evidenzia le criticità che il sistema d’istruzione si trova a dover affrontare per la formazione delle nuove generazioni. Proprio da tale volume prende avvio l’analisi finale circa le strategie che la scuola ha adottato per adempire ai compiti assegnatigli.
ITA
The theories developed by sociologist Christopher Lasch, at first glance, are characterized by a compelling topicality despite referring to a specific temporal and spatial context: the United States of the 1970s. The changes in society highlighted by the American sociologist, dictated by the growing distrust of progress and a declining work ethic, have significant repercussions in every area of everyday life. On a macroscopic level, there is a shift towards an innovative form of capitalism, defined by Bauman using the term light. Small businesses have been gradually supplanted by growing multinationals within which capital dissociates itself from its spatial location, becoming extremely dynamic and changeable. Lasch expertly analyzes the consequences of the advent of consumerism with respect to the life of individuals, not only with respect to the job profile but also in the private sphere. The individual is faced with the fall of the great ordering principles of a dogmatic character, thus losing any traditionally defined reference point and, therefore, is forced to restructure his own existence as a function of change and uncertainty. The modern individual in the confrontation with an apparently hostile and indifferent society concentrates his efforts in view of his own well-being, a goal that seems unattainable in the immediate future. The narcissist described by Lasch in his studies seems perpetually dissatisfied and focused on the present, a temporal dimension that prevails over both the past and the future, affecting directly on the new and old generations. Even the institutions of socialization, in response to spasmodic social changes, take on innovative connotations, thus modifying the process of socialization and the formation of the personality of children. This thesis deals specifically with outlining the main changes relating to the family, its multifaceted contemporary structure and the difficulties that narcissistic parents encounter in the formation of new generations. The introduction of women into the working world, together with the growing propensity to divorce and the high emotional disengagement that characterizes the modern narcissist, define an unprecedented parent-child relationship, characterized by a discharge of responsibility towards other institutions, such as school and peer group. Despite the apparent devaluation of the family, it exists as a primary socialization agency essential for the development of children; it is therefore inevitable to highlight the multiple challenges that it is called to face within a liquid society. Unpublished responsibilities are also attributed to the school system: its current primary purpose is no longer represented by the mere transmission of notions but becomes the global development of the individual. The need to transmit connotes a new type of school, which the French scholar Bellamy, in his text The Disinherited, wisely describes; he highlights the critical issues that the education system has to face for the training of the new generations. It is from this volume that the final analysis begins about the strategies that the school has adopted to fulfil the tasks assigned to it; the main solutions include the adoption of a critical pedagogy based on the development of transversal and metacognitive skills. ​
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