Oggetto di questo studio è il ms. K.I.3 della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Si tratta di un esemplare dell’Historia Troiana di Guido delle Colonne, e il principale ambito di indagine della tesi sono le sue miniature. Il manoscritto fu danneggiato nell’incendio che colpì la biblioteca nel 1904, e fu restaurato da Erminia Caudana tra il 1953-1957. È un pregevole esempio di gotico internazionale lombardo, che non si sa come e quando sia giunto a Torino. Esemplato a Pavia nel 1412 da Francesco de Horia, il testo è accompagnato da un frontespizio recante il Trionfo della Fama, da bordure marginali e da iniziali decorate, che mostrano la mano di un anonimo artista che negli studi più recenti è stato ricondotto alla cerchia di Pietro da Pavia. Le decorazioni marginali con fogliette di vite mostrano un gusto francesizzante, mentre affinità stilistiche nel delineare figure umane e animali hanno fatto pensare a influenze da parte di Giovannino de’ Grassi e Michelino da Besozzo. Recentemente, però, confronti più stringenti sono stati effettuati col corpus di opere attribuite a Pietro da Pavia. La ricerca condotta per la tesi ha confermato, con vari approfondimenti, questa attribuzione. ​

L'Historia Troiana, ms. K.I.3, della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

PREVIATI, MARTA
2021/2022

Abstract

Oggetto di questo studio è il ms. K.I.3 della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Si tratta di un esemplare dell’Historia Troiana di Guido delle Colonne, e il principale ambito di indagine della tesi sono le sue miniature. Il manoscritto fu danneggiato nell’incendio che colpì la biblioteca nel 1904, e fu restaurato da Erminia Caudana tra il 1953-1957. È un pregevole esempio di gotico internazionale lombardo, che non si sa come e quando sia giunto a Torino. Esemplato a Pavia nel 1412 da Francesco de Horia, il testo è accompagnato da un frontespizio recante il Trionfo della Fama, da bordure marginali e da iniziali decorate, che mostrano la mano di un anonimo artista che negli studi più recenti è stato ricondotto alla cerchia di Pietro da Pavia. Le decorazioni marginali con fogliette di vite mostrano un gusto francesizzante, mentre affinità stilistiche nel delineare figure umane e animali hanno fatto pensare a influenze da parte di Giovannino de’ Grassi e Michelino da Besozzo. Recentemente, però, confronti più stringenti sono stati effettuati col corpus di opere attribuite a Pietro da Pavia. La ricerca condotta per la tesi ha confermato, con vari approfondimenti, questa attribuzione. ​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/81003