È possibile che il fatto di vivere in un determinato luogo, o in un determinato quartiere, influenzi il comportamento dell’uomo a tal punto da mettere in atto comportamenti devianti? È vero che l’appartenere ad una specifica categoria sociale induce gli individui a scegliere la criminalità come via per la sopravvivenza? Ogni comportamento umano messo in atto deve essere letto in relazione al contesto in cui avviene, perché ogni contesto possiede delle norme e delle leggi, appartenenti al codice civile e penale, che regolano ciò che può essere definito un atto deviante. Inoltre, i fattori ambientali, il periodo nel quale si sta vivendo, il degrado dei centri urbani e il mancato impegno delle istituzioni predisposte nel migliorare gli ambienti decadenti, i pregiudizi e le convinzioni radicate nelle diverse società, sono altri elementi che influenzano la definizione di un atto come deviante. Le molteplici teorie a riguardo analizzano e studiano il comportamento deviante sotto svariati punti di vista, concentrandosi maggiormente su alcuni aspetti. Perciò, quelle che si cercheranno di mettere in luce in questo elaborato sono alcune delle più importanti teorie riguardanti il tema in considerazione, al fine di poter chiarire quali sono gli aspetti che risultano avere i ruoli più significativi. Centrale, quando si parla di comportamenti devianti, è il concetto di carcere, ovvero quell’istituzione totale il cui scopo è quello di proteggere la società dai soggetti che sono un pericolo per gli altri individui. A questo proposito si analizzerà il loro ruolo, considerando che il carcere, così come gli altri tipi di istituzioni totali, è utile per proteggere i cittadini, ma è un’esperienza che segna e cambia profondamente coloro i quali ci vivono. Un altro aspetto cardine è che, al giorno d’oggi, ogni società si trova a dover fronteggiare un fenomeno molto diffuso: l’immigrazione. Le persone che decidono di abbandonare il proprio Paese di origine per cercare fortuna altrove sono percepite, da chi vive stabilmente nel Paese ospitante, come invasori. Questo sentimento genera paura nei confronti degli immigrati, e rischia di sfociare, alcune volte, in un’etichetta precoce e non veritiera. Infatti, il fatto di essere visti come diversi, di essere costretti a vivere in zone decadenti e di essere vittime di pregiudizi, li porta ad essere considerati come persone pericolose da cui bisogna necessariamente difendersi. Però, nonostante il consolidato pensiero comune che afferma che ogni immigrato è potenzialmente un criminale, nella gran parte dei casi è solo un pregiudizio, senza basi fondate, dato dalla condizione nella quale sono obbligati a vivere e dalla diffusa situazione di clandestinità. Lo scopo di questo elaborato è di indagare la relazione esistente tra comportamento deviante e contesto nel quale tale comportamento è messo in atto, per poter comprendere le probabili origini della devianza. Per meglio capire quanto detto, è importante considerare quanto la fear of crime incida sulla percezione del crimine stesso da parte degli individui, e come l’ondata migratoria che da parecchi anni si verifica in molti Paesi europei e nord-americani influenzi tale percezione.
L’influenza dell’ambiente sociale sull’agire dell’uomo: i comportamenti devianti.
RUBINO, REBECCA
2020/2021
Abstract
È possibile che il fatto di vivere in un determinato luogo, o in un determinato quartiere, influenzi il comportamento dell’uomo a tal punto da mettere in atto comportamenti devianti? È vero che l’appartenere ad una specifica categoria sociale induce gli individui a scegliere la criminalità come via per la sopravvivenza? Ogni comportamento umano messo in atto deve essere letto in relazione al contesto in cui avviene, perché ogni contesto possiede delle norme e delle leggi, appartenenti al codice civile e penale, che regolano ciò che può essere definito un atto deviante. Inoltre, i fattori ambientali, il periodo nel quale si sta vivendo, il degrado dei centri urbani e il mancato impegno delle istituzioni predisposte nel migliorare gli ambienti decadenti, i pregiudizi e le convinzioni radicate nelle diverse società, sono altri elementi che influenzano la definizione di un atto come deviante. Le molteplici teorie a riguardo analizzano e studiano il comportamento deviante sotto svariati punti di vista, concentrandosi maggiormente su alcuni aspetti. Perciò, quelle che si cercheranno di mettere in luce in questo elaborato sono alcune delle più importanti teorie riguardanti il tema in considerazione, al fine di poter chiarire quali sono gli aspetti che risultano avere i ruoli più significativi. Centrale, quando si parla di comportamenti devianti, è il concetto di carcere, ovvero quell’istituzione totale il cui scopo è quello di proteggere la società dai soggetti che sono un pericolo per gli altri individui. A questo proposito si analizzerà il loro ruolo, considerando che il carcere, così come gli altri tipi di istituzioni totali, è utile per proteggere i cittadini, ma è un’esperienza che segna e cambia profondamente coloro i quali ci vivono. Un altro aspetto cardine è che, al giorno d’oggi, ogni società si trova a dover fronteggiare un fenomeno molto diffuso: l’immigrazione. Le persone che decidono di abbandonare il proprio Paese di origine per cercare fortuna altrove sono percepite, da chi vive stabilmente nel Paese ospitante, come invasori. Questo sentimento genera paura nei confronti degli immigrati, e rischia di sfociare, alcune volte, in un’etichetta precoce e non veritiera. Infatti, il fatto di essere visti come diversi, di essere costretti a vivere in zone decadenti e di essere vittime di pregiudizi, li porta ad essere considerati come persone pericolose da cui bisogna necessariamente difendersi. Però, nonostante il consolidato pensiero comune che afferma che ogni immigrato è potenzialmente un criminale, nella gran parte dei casi è solo un pregiudizio, senza basi fondate, dato dalla condizione nella quale sono obbligati a vivere e dalla diffusa situazione di clandestinità. Lo scopo di questo elaborato è di indagare la relazione esistente tra comportamento deviante e contesto nel quale tale comportamento è messo in atto, per poter comprendere le probabili origini della devianza. Per meglio capire quanto detto, è importante considerare quanto la fear of crime incida sulla percezione del crimine stesso da parte degli individui, e come l’ondata migratoria che da parecchi anni si verifica in molti Paesi europei e nord-americani influenzi tale percezione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/80971