L'occupazione tedesca nel Biellese

The aim of this work is to analyse, as a whole, the framework of the German occupation in the Biella area, reconstructing the various events that characterised those twenty months ranging from 8 September, the date of the armistice, to 25 April, the conventional date of Liberation, and the political, military, economic and repressive structures and forms used for the management of the territory. The text is divided into three chapters; the first analyses the structures of the German occupation in Italy in a synthetic manner: starting from its summit, the Plenipotentiary of the Reich, then moving on to the military administration, the economic organisation and finally the police and repression apparatus. The second reconstructs fascism in the Biella area until the fall of the Duce, starting from the affirmation of the movement, its consolidation and finally the first three years of war until the collapse of 25 July. Finally, the third chapter completes the research by examining the German structures present in the Biella area following a scheme similar to that presented in the first chapter. After describing the arrival of the Germans, the political structures and military forces present in Biella and the surrounding area are analyzed, the economic situation is then presented and finally the focus is on the events linked to the partisan presence and the repression activity by the Nazi-Fascist forces. The first chapter develops starting from the studies done by Lutz Klinkhammer and Enzo Collotti. For the paragraph on repression and the Resistance, the reconstruction by Marcello Flores and Mimmo Franzinelli was also useful. The reconstruction of fascism in the Biella area, instead, started from the work of Massimiliano Franco and the article published by Marco Neiretti in the magazine “L’ impegno”, edited by the Institute for the history of the Resistance and contemporary society in the Biella and Vercelli areas (ISTORBIVE). To complete the reconstruction of Biella fascism, there is the analysis of the work of Claudio Dellavalle, of two other articles also published in “Impegno” by Elisa Minoli and Federico Bora and of the portal “Cronologia scioperi 1943-1945” which can be found on the website of the National Association of Italian Partisans (ANPI). The analysis of the German occupation begins, instead, with the newspapers present at the time, namely “Il Biellese”, a biweekly of Catholic orientation, and “Il Lavoro Biellese”, a biweekly of the republican fascist federation of Biella. To this must be added the article by Roberto Bianchetto Buccia, also found in the magazine “L’mpegno” and the work edited by Piero Ambrosio and Gladys Motta. For the part relating to the armed forces, the portal of the German forces in Italy managed by the German Institute of Rome, the article by Piero Ambrosio published in “Impegno” and the works of Pier Paolo Battistelli proved to be of fundamental importance. The paragraph on economic exploitation develops mainly from the works of Nicola Labanca and Daniele Pipitone. The last paragraph exposes the police and repression activity carried out on the territory and reconstructs the main events linked to the Resistance starting from the work of Anello Poma and Gianni Perona and that of Pierfrancesco Manca, from the articles by Piero Germano and Annibale Giachetti and Rolando Magliola.

Obiettivo di questo lavoro è analizzare, nel suo insieme, il quadro dell’occupazione tedesca nel territorio biellese, ricostruendo i diversi eventi che caratterizzarono quei venti mesi che separano l’8 settembre, data dell’armistizio, dal 25 aprile, data convenzionale della Liberazione, e le strutture e forme politiche, militari, economiche e repressive utilizzate per la gestione del territorio. Il testo si articola in tre capitoli; nel primo si analizzano in maniera sintetica le strutture dell’occupazione tedesca in Italia: a partire dal suo vertice, il Plenipotenziario del Reich, per poi passare all’Amministrazione militare, all’organizzazione economica ed infine all’apparato di polizia e di repressione. Il secondo ricostruisce il fascismo nel biellese fino alla caduta del Duce, partendo dall’affermazione del movimento, il suo consolidamento ed infine i primi tre anni di guerra fino al crollo del 25 luglio. Infine, il terzo capitolo completa la ricerca esaminando le strutture tedesche presenti nel territorio biellese seguendo uno schema simile a quello presentato nel primo capitolo. Dopo aver descritto l’arrivo dei tedeschi, vengono analizzate le strutture politiche e le forze militari presenti a Biella e nel circondario, è poi presentata la situazione economica ed infine ci si concentra sugli eventi legati alla presenza partigiana e all’attività di repressione da parte delle forze nazifasciste. Il primo capitolo si sviluppa a partire dagli studi fatti da Lutz Klinkhammer ed Enzo Collotti. Per il paragrafo sulla repressione e la Resistenza è stata utile anche la ricostruzione di Marcello Flores e Mimmo Franzinelli. La ricostruzione del fascismo nel biellese è, invece, partita dal lavoro di Massimiliano Franco e dall’articolo pubblicato da Marco Neiretti sulla rivista “L’impegno”, edita dall’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel biellese e vercellese (ISTORBIVE). A completare il percorso di ricostruzione del fascismo biellese vi è l’analisi dell’opera di Claudio Dellavalle, di altri due articoli sempre pubblicati sull’ “Impegno” da Elisa Minoli e Federico Bora e del portale “Cronologia scioperi 1943-1945” recuperabile dal sito dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI). L’analisi dell’occupazione tedesca comincia, invece, dalle testate giornalistiche presenti all’epoca, ovvero “Il Biellese”, bisettimanale di orientamento cattolico, e “Il Lavoro Biellese”, bisettimanale della federazione fascista repubblicana di Biella. A ciò vanno aggiunti l’articolo di Roberto Bianchetto Buccia, sempre recuperato dalla rivista “L’impegno” e l’opera curata da Piero Ambrosio e Gladys Motta. Per la parte relativa alle forze armate di fondamentale importanza si è rivelato il portale delle forze tedesche in Italia gestito dall’Istituto germanico di Roma, l’articolo di Piero Ambrosio pubblicato sull’ “Impegno” e le opere di Pier Paolo Battistelli. Il paragrafo sullo sfruttamento economico si sviluppa principalmente a partire dai lavori di Nicola Labanca e Daniele Pipitone. L’ultimo paragrafo espone l’attività di polizia e repressione portata avanti sul territorio e ricostruisce i principali eventi legati alla Resistenza a partire dall’opera di Anello Poma e Gianni Perona e da quella di Pierfrancesco Manca, dagli articoli di Piero Germano e Annibale Giachetti e Rolando Magliola.