Il presente lavoro di tesi ha come obbiettivo quello di definire e comprendere la stratigrafia di un lotto di terreno posto all’interno del vecchio sito petrolchimico di Porto Marghera per la realizzazione di un magazzino a destinazione logistica composto da due edifici separati. L’area in esame, inoltre, risulta essere caratterizzata dall’avanzamento della linea di costa naturale tramite l’utilizzo di materiale eterogeneo denominato “Riporto”. Lo scopo delle indagini geognostiche, utilizzate nel progetto d’indagine preliminare (indagini geognostiche di tipo diretto mediante sondaggi a carotaggio), è quello di definire con dettaglio la profondità di affioramento dell’orizzonte di argilla sovraconsolidata tipica della zona lagunare veneta chiamato “Caranto” (paleosuono argilloso utilizzato storicamente come sede delle antiche palificazioni in legno degli edifici). Per disposizioni ministeriali e regolamenti edilizi locali occorre definire le profondità di affioramento del “Caranto” al fine di impedirne l’attraversamento da parte delle (eventuali) tecniche di trivellazione-infissione per la realizzazione di fondazioni indirette (palificazioni) oppure tecniche di consolidamento degli strati di terreno superiori tramite jet-grouting. Il “Caranto” funge da orizzonte separatore fra l’acquifero superficiale e quello profondo; all’interno del sito petrolchimico l’elevato grado di inquinamento della falda superficiale non deve compromettere quella più profornda, motivo per il quale le indagini in corso sono finalizzate alla definizione di un modello stratigrafico alla scala locale del lotto. Il lavoro di tesi è parte di una campagna di indagini più ampia e vengono di seguito illustrati i risultati delle indagini geotecniche preliminari. L’elaborazione dei dati stratigrafici e geotecnici, acquisiti dal sondaggio P3a, ha permesso di rilevare la presenza di uno strato di riporto avente spessore di 1,8 m (volutamente non caratterizzato dal punto di vista geotecnico) al quale seguono argille poco addensate e compatte (resistenza penetrometrica pari a 5 NSPT) rilevate fino a -3,5 m, profondità alla quale è stato prelevato il campione indisturbato che successivamente è stato sottoposto a prova di compressione edometrica. Il campione d’argilla analizzato è risultato sovraconsolidato con valori elevati di OCR (4,7) ed NSPT (29 colpi/piede) rispetto allo strato di argilla sovrastante caratterizzato da resistenza penetrometrica inferiore (5 colpi/piede).
Caratterizzazione geologico – tecnica nello studio del paleosuolo della laguna veneta nell’area di Porto Marghera
TOZZATO, FRANCESCO
2020/2021
Abstract
Il presente lavoro di tesi ha come obbiettivo quello di definire e comprendere la stratigrafia di un lotto di terreno posto all’interno del vecchio sito petrolchimico di Porto Marghera per la realizzazione di un magazzino a destinazione logistica composto da due edifici separati. L’area in esame, inoltre, risulta essere caratterizzata dall’avanzamento della linea di costa naturale tramite l’utilizzo di materiale eterogeneo denominato “Riporto”. Lo scopo delle indagini geognostiche, utilizzate nel progetto d’indagine preliminare (indagini geognostiche di tipo diretto mediante sondaggi a carotaggio), è quello di definire con dettaglio la profondità di affioramento dell’orizzonte di argilla sovraconsolidata tipica della zona lagunare veneta chiamato “Caranto” (paleosuono argilloso utilizzato storicamente come sede delle antiche palificazioni in legno degli edifici). Per disposizioni ministeriali e regolamenti edilizi locali occorre definire le profondità di affioramento del “Caranto” al fine di impedirne l’attraversamento da parte delle (eventuali) tecniche di trivellazione-infissione per la realizzazione di fondazioni indirette (palificazioni) oppure tecniche di consolidamento degli strati di terreno superiori tramite jet-grouting. Il “Caranto” funge da orizzonte separatore fra l’acquifero superficiale e quello profondo; all’interno del sito petrolchimico l’elevato grado di inquinamento della falda superficiale non deve compromettere quella più profornda, motivo per il quale le indagini in corso sono finalizzate alla definizione di un modello stratigrafico alla scala locale del lotto. Il lavoro di tesi è parte di una campagna di indagini più ampia e vengono di seguito illustrati i risultati delle indagini geotecniche preliminari. L’elaborazione dei dati stratigrafici e geotecnici, acquisiti dal sondaggio P3a, ha permesso di rilevare la presenza di uno strato di riporto avente spessore di 1,8 m (volutamente non caratterizzato dal punto di vista geotecnico) al quale seguono argille poco addensate e compatte (resistenza penetrometrica pari a 5 NSPT) rilevate fino a -3,5 m, profondità alla quale è stato prelevato il campione indisturbato che successivamente è stato sottoposto a prova di compressione edometrica. Il campione d’argilla analizzato è risultato sovraconsolidato con valori elevati di OCR (4,7) ed NSPT (29 colpi/piede) rispetto allo strato di argilla sovrastante caratterizzato da resistenza penetrometrica inferiore (5 colpi/piede).File | Dimensione | Formato | |
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