The purpose of this work is to reconstruct the religious and philosophical milieu which Proclus’ Hymns belong to and, in the light of this, analyze their content. Starting from Iamblichus, Neoplatonists appropriate the theurgical and soteriological doctrines of Chaldean Oracles, trying to conciliate them with their complex metaphysical hierarchies. Proclus reorders the speculations of his predecessors and the Chaldean teaching in an ambitious onto-theological system which encloses all reality. Although considered deceptive in relation to his thinking, the Hymns are a concrete testimony of Proclus’ ethics, metaphysics, allegory. Mythological and epic tradition is imbued with true spiritual richness, while pagan culture is more and more fragile in front of the dynamism of Christians. ​

L'obbiettivo di questo lavoro è ricostruire il milieu religioso e filosofico entro cui si inseriscono gli Inni di Proclo e, alla luce di questo, analizzarne il contenuto. A partire da Giamblico, infatti, i neoplatonici fanno proprie le dottrine teurgiche e salvifiche degli Oracoli Caldaici, cercando di conciliarle con le loro complesse gerarchie metafisiche. Proclo riorganizza le riflessioni dei suoi predecessori e gli insegnamenti caldaici in un ambizioso sistema onto-teologico che abbraccia tutto il reale. Gli Inni, spesso considerati fuorvianti rispetto al suo pensiero, sono in realtà una testimonianza concreta della sua visione etica, metafisica e allegorica. Alla tradizione mitologica ed epica viene attribuita un’autentica ricchezza spirituale, in un’epoca in cui la cultura pagana è sempre più fragile di fronte al dinamismo del cristianesimo. ​

Le preghiere di un filosofo: gli Inni di Proclo fra metafisica e pratica teurgica

MARCINNÒ, SIMONE
2020/2021

Abstract

L'obbiettivo di questo lavoro è ricostruire il milieu religioso e filosofico entro cui si inseriscono gli Inni di Proclo e, alla luce di questo, analizzarne il contenuto. A partire da Giamblico, infatti, i neoplatonici fanno proprie le dottrine teurgiche e salvifiche degli Oracoli Caldaici, cercando di conciliarle con le loro complesse gerarchie metafisiche. Proclo riorganizza le riflessioni dei suoi predecessori e gli insegnamenti caldaici in un ambizioso sistema onto-teologico che abbraccia tutto il reale. Gli Inni, spesso considerati fuorvianti rispetto al suo pensiero, sono in realtà una testimonianza concreta della sua visione etica, metafisica e allegorica. Alla tradizione mitologica ed epica viene attribuita un’autentica ricchezza spirituale, in un’epoca in cui la cultura pagana è sempre più fragile di fronte al dinamismo del cristianesimo. ​
ITA
The purpose of this work is to reconstruct the religious and philosophical milieu which Proclus’ Hymns belong to and, in the light of this, analyze their content. Starting from Iamblichus, Neoplatonists appropriate the theurgical and soteriological doctrines of Chaldean Oracles, trying to conciliate them with their complex metaphysical hierarchies. Proclus reorders the speculations of his predecessors and the Chaldean teaching in an ambitious onto-theological system which encloses all reality. Although considered deceptive in relation to his thinking, the Hymns are a concrete testimony of Proclus’ ethics, metaphysics, allegory. Mythological and epic tradition is imbued with true spiritual richness, while pagan culture is more and more fragile in front of the dynamism of Christians. ​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/80844