Air transport has traditionally developed under the control of national authorities. In Europe, this has generally resulted in a monopoly of national air carriers and public ownership/management of airports. International air transport, based on bilateral agreements between states, has developed accordingly, characterised by tight control of market access and carrier ownership regimes. This fragmentation into national markets and the absence of effective competition were increasingly out of step with the growing demand for air transport services. Since the mid-1970s, civil aviation has had to move from an administered economy to a market economy. To ensure a level playing field in the market, state aid and competition legislation (mergers, alliances, price-fixing) apply to the air transport sector. This was not expected, as until the mid-1990s large public recapitalisations of airlines were quite usual. With the stabilisation of the European Union and its growth, the ambitious goal of achieving an "open market economy with free competition" based on the internal market in a spirit of loyal cooperation was set. To achieve this result, member states must avoid behaviour and the use of internal economic policies aimed at artificially favouring their own companies or sectors in a current or potential crisis. This logic leads to the sanction of incompatibility of State aid which is capable of affecting internal trade and distorting or threatening competition. In particular, if State aid strengthens the position of an undertaking vis-à-vis its competitors in intra-Community trade, it must be assumed to distort that trade. And yet, and this is the reality of these days, in the air transport sector there are very frequent interventions by the public authorities aimed at supporting business initiatives, encouraging their development, or managing their failure and its consequences. In particular, the Covid-19 pandemic, which hit every level of the aviation sector hard, triggered a domino of measures to support the sector and the companies, which were severely weakened by the effects of the pandemic. The purpose of this paper is to briefly outline the history of the aviation sector, then analyse its competition and state aid rules, and take a picture of the current situation given because of the post-pandemic effects. The subject matter is in turmoil in this transitional period towards the end of the pandemic, as many companies needed state aid to cope with the liquidity crises they have encountered, generating much controversy about the misuse of these resources and calling into question the liberalisation of the sector towards a market economy. ​

Il trasporto aereo si è tradizionalmente sviluppato sotto il controllo delle autorità nazionali. In Europa, questo si è generalmente tradotto in un monopolio dei vettori aerei nazionali e nella proprietà/gestione pubblica degli aeroporti. Il trasporto aereo internazionale, basato su accordi bilaterali tra Stati, si è sviluppato di conseguenza, caratterizzato da uno stretto controllo dell'accesso al mercato e da regimi di proprietà dei vettori. Questa frammentazione in mercati nazionali e l'assenza di una concorrenza effettiva erano sempre meno in linea con la crescente domanda di servizi di trasporto aereo. Dalla metà degli anni 70, l'aviazione civile ha dovuto passare da un'economia amministrata a un'economia di mercato. Per garantire la parità di condizioni sul mercato, al settore del trasporto aereo si applicano le leggi sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza (fusioni, alleanze, fissazione dei prezzi). Questo non era previsto, poiché fino alla metà degli anni 90 le grandi ricapitalizzazioni pubbliche delle compagnie aeree erano abbastanza usuali. Con la stabilizzazione dell'Unione Europea e la sua crescita, è stato fissato l'ambizioso obiettivo di raggiungere una "economia di mercato aperta con libera concorrenza" basata sul mercato interno in uno spirito di leale cooperazione. Per raggiungere questo risultato, gli stati membri devono evitare comportamenti e l'uso di politiche economiche interne volte a favorire artificialmente le proprie imprese o settori in una crisi attuale o potenziale. Questa logica porta alla sanzione di incompatibilità degli aiuti di Stato che sono in grado di influenzare il commercio interno e distorcere o minacciare la concorrenza. In particolare, se un aiuto di Stato rafforza la posizione di un'impresa rispetto ai suoi concorrenti negli scambi intracomunitari, si deve supporre che distorca tali scambi. Eppure, e questa è la realtà di questi giorni, nel settore del trasporto aereo sono molto frequenti gli interventi dei poteri pubblici volti a sostenere iniziative imprenditoriali, a favorirne lo sviluppo o a gestirne il fallimento e le sue conseguenze. In particolare, la pandemia di Covid-19, che ha colpito duramente ogni livello del settore dell'aviazione, ha innescato un domino di misure di sostegno al settore e alle imprese, fortemente indebolite dagli effetti della pandemia. Lo scopo di questo articolo è quello di tracciare brevemente la storia del settore dell'aviazione, poi analizzare la concorrenza e le norme sugli aiuti di stato, e fare un quadro della situazione attuale data dagli effetti post-pandemia. La materia è in fermento in questo periodo di transizione verso la fine della pandemia, poiché molte compagnie hanno avuto bisogno di aiuti di stato per far fronte alle crisi di liquidità che hanno incontrato, generando molte polemiche sull'uso improprio di queste risorse e mettendo in discussione la liberalizzazione del settore verso un'economia di mercato.

IL TRASPORTO AEREO NELL’EMERGENZA COVID-19: GLI AIUTI DI STATO

DAZIANO, ANDREA
2020/2021

Abstract

Il trasporto aereo si è tradizionalmente sviluppato sotto il controllo delle autorità nazionali. In Europa, questo si è generalmente tradotto in un monopolio dei vettori aerei nazionali e nella proprietà/gestione pubblica degli aeroporti. Il trasporto aereo internazionale, basato su accordi bilaterali tra Stati, si è sviluppato di conseguenza, caratterizzato da uno stretto controllo dell'accesso al mercato e da regimi di proprietà dei vettori. Questa frammentazione in mercati nazionali e l'assenza di una concorrenza effettiva erano sempre meno in linea con la crescente domanda di servizi di trasporto aereo. Dalla metà degli anni 70, l'aviazione civile ha dovuto passare da un'economia amministrata a un'economia di mercato. Per garantire la parità di condizioni sul mercato, al settore del trasporto aereo si applicano le leggi sugli aiuti di Stato e sulla concorrenza (fusioni, alleanze, fissazione dei prezzi). Questo non era previsto, poiché fino alla metà degli anni 90 le grandi ricapitalizzazioni pubbliche delle compagnie aeree erano abbastanza usuali. Con la stabilizzazione dell'Unione Europea e la sua crescita, è stato fissato l'ambizioso obiettivo di raggiungere una "economia di mercato aperta con libera concorrenza" basata sul mercato interno in uno spirito di leale cooperazione. Per raggiungere questo risultato, gli stati membri devono evitare comportamenti e l'uso di politiche economiche interne volte a favorire artificialmente le proprie imprese o settori in una crisi attuale o potenziale. Questa logica porta alla sanzione di incompatibilità degli aiuti di Stato che sono in grado di influenzare il commercio interno e distorcere o minacciare la concorrenza. In particolare, se un aiuto di Stato rafforza la posizione di un'impresa rispetto ai suoi concorrenti negli scambi intracomunitari, si deve supporre che distorca tali scambi. Eppure, e questa è la realtà di questi giorni, nel settore del trasporto aereo sono molto frequenti gli interventi dei poteri pubblici volti a sostenere iniziative imprenditoriali, a favorirne lo sviluppo o a gestirne il fallimento e le sue conseguenze. In particolare, la pandemia di Covid-19, che ha colpito duramente ogni livello del settore dell'aviazione, ha innescato un domino di misure di sostegno al settore e alle imprese, fortemente indebolite dagli effetti della pandemia. Lo scopo di questo articolo è quello di tracciare brevemente la storia del settore dell'aviazione, poi analizzare la concorrenza e le norme sugli aiuti di stato, e fare un quadro della situazione attuale data dagli effetti post-pandemia. La materia è in fermento in questo periodo di transizione verso la fine della pandemia, poiché molte compagnie hanno avuto bisogno di aiuti di stato per far fronte alle crisi di liquidità che hanno incontrato, generando molte polemiche sull'uso improprio di queste risorse e mettendo in discussione la liberalizzazione del settore verso un'economia di mercato.
ITA
Air transport has traditionally developed under the control of national authorities. In Europe, this has generally resulted in a monopoly of national air carriers and public ownership/management of airports. International air transport, based on bilateral agreements between states, has developed accordingly, characterised by tight control of market access and carrier ownership regimes. This fragmentation into national markets and the absence of effective competition were increasingly out of step with the growing demand for air transport services. Since the mid-1970s, civil aviation has had to move from an administered economy to a market economy. To ensure a level playing field in the market, state aid and competition legislation (mergers, alliances, price-fixing) apply to the air transport sector. This was not expected, as until the mid-1990s large public recapitalisations of airlines were quite usual. With the stabilisation of the European Union and its growth, the ambitious goal of achieving an "open market economy with free competition" based on the internal market in a spirit of loyal cooperation was set. To achieve this result, member states must avoid behaviour and the use of internal economic policies aimed at artificially favouring their own companies or sectors in a current or potential crisis. This logic leads to the sanction of incompatibility of State aid which is capable of affecting internal trade and distorting or threatening competition. In particular, if State aid strengthens the position of an undertaking vis-à-vis its competitors in intra-Community trade, it must be assumed to distort that trade. And yet, and this is the reality of these days, in the air transport sector there are very frequent interventions by the public authorities aimed at supporting business initiatives, encouraging their development, or managing their failure and its consequences. In particular, the Covid-19 pandemic, which hit every level of the aviation sector hard, triggered a domino of measures to support the sector and the companies, which were severely weakened by the effects of the pandemic. The purpose of this paper is to briefly outline the history of the aviation sector, then analyse its competition and state aid rules, and take a picture of the current situation given because of the post-pandemic effects. The subject matter is in turmoil in this transitional period towards the end of the pandemic, as many companies needed state aid to cope with the liquidity crises they have encountered, generating much controversy about the misuse of these resources and calling into question the liberalisation of the sector towards a market economy. ​
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