In the following paper I will analyse an analysis between the current antitrust regulations and the related reform proposals that have been presented by the European Commission, further investigating the allegations of abuse of dominant position aimed at big tech Amazon. In particular, in recent years the digital market has undergone a real acceleration, caused both by the development of efficient connections and tools, and by the advent of the Covid-19 pandemic: this, in fact, has assumed significant importance for the carrying out multiple economic, social and commercial activities, contributing to a real reworking of traditional habits. The digital boom, however, has brought out the technical and legislative gaps that characterize it, such as the presence of inefficient support networks or a regulatory framework that is not consistent with the current commercial landscape. In fact, the objective that the EC sets itself through the proposed law on antitrust is to create a market based on principles of fair and loyal competitiveness, first of all creating a Single Digital Market consisting of freedom of exchange and circulation, as well as that a reform to support SMEs and to protect users. The elimination of any current digital gap in relation to supply and demand, in fact, is necessary for there to be a real and consolidated development of the sector. The pandemic, therefore, proved to be a real catalyst not only for the expansion of e-commerce, but also for the strengthening of the dominant position of many big names in the sector, as Amazon. The platform, in fact, has seen growth despite government restrictions, thanks to the implementation of a highly versatile and diversified business, therefore adaptable to the changing needs of the community. But the dual role of the web giant relating both to the performance of the marketplace activity and as a direct seller, has earned Amazon an accusation of abuse of a dominant position, based on the principle that the platform has exploited data in its knowledge. relating to sellers and consumers, in order to benefit their business. The allegations have not yet been ascertained, but this allows us to understand how the development of a highly innovative sector such as the digital one, must be supported by a complete and coherent discipline with the characteristics of the sector, as the guarantee of carrying out an activity fair competition is necessary in order to ensure economic and social development, the basic principle of European ideology.
Nel seguente elaborato andrò ad effettuare un’analisi tra l’attuale disciplina antitrust e le relative proposte di riforma che sono state presentate dalla Commissione europea, andando inoltre ad approfondire le accuse di abuso di posizione dominante rivolte alla big tech Amazon. In particolare, negli ultimi anni il mercato digitale ha subìto una vera e propria accelerazione, causata sia dallo sviluppo di connessioni e strumenti efficienti, sia dall’avvento della pandemia di Covid-19: questa, infatti, ha assunto un’importanza rilevante per lo svolgimento di molteplici attività economiche, sociali e commerciali, contribuendo ad una reale rielaborazione delle abitudini quotidiane. Il boom del digitale, però, ha fatto emergere le lacune tecniche e legislative che lo caratterizzano, come la presenza di reti di supporto inefficienti o una disciplina normativa non coerente con il panorama commerciale attuale. Infatti, l’obiettivo che la CE si pone mediante la proposta di legge in materia antitrust, consiste nel realizzare un mercato fondato su principi di equa e leale competitività, creando in primo luogo un Mercato Unico Digitale costituito da libertà di scambio e circolazione, oltre che una riforma a supporto delle PMI e a tutela dell’utenza. L’eliminazione di qualsiasi divario digitale attuale nei confronti di domanda e dell’offerta, infatti, è necessaria affinché vi sia uno sviluppo di settore reale e consolidato. La pandemia, dunque, è stata un vero e proprio catalizzatore non solo per l’espansione dell’e-commerce, ma anche per il potenziamento della posizione dominante di molteplici big del settore, proprio come Amazon. La piattaforma, infatti, si è vista crescere nonostante le restrizioni governative, grazie all’implementazione di un business fortemente versatile e diversificato, adattabile dunque ai bisogni mutevoli della collettività. Ma il duplice ruolo del colosso del web relativo sia allo svolgimento dell’attività di marketplace, sia di venditore diretto, ha fatto guadagnare a questo un’accusa di abuso di posizione dominante, basata sul principio per cui la piattaforma abbia sfruttato dati a propria conoscenza relativi a venditori e consumatori, al fine di porre in vantaggio il proprio business. Le accuse non sono ancora state accertate, ma ciò ci permette di comprendere come lo sviluppo di un settore fortemente innovativo come quello digitale, debba essere supportato da una disciplina completa e coerente alle caratteristiche del settore, in quanto la garanzia di svolgimento di un’attività concorrenziale equa è necessaria al fine di assicurare uno sviluppo economico e sociale, principio alla base dell’ideologia europea.
Analisi dei risvolti economici e giuridici sull'attuale e potenziale disciplina antitrust: caso Amazon
STEFANIZZI, ALICE
2020/2021
Abstract
Nel seguente elaborato andrò ad effettuare un’analisi tra l’attuale disciplina antitrust e le relative proposte di riforma che sono state presentate dalla Commissione europea, andando inoltre ad approfondire le accuse di abuso di posizione dominante rivolte alla big tech Amazon. In particolare, negli ultimi anni il mercato digitale ha subìto una vera e propria accelerazione, causata sia dallo sviluppo di connessioni e strumenti efficienti, sia dall’avvento della pandemia di Covid-19: questa, infatti, ha assunto un’importanza rilevante per lo svolgimento di molteplici attività economiche, sociali e commerciali, contribuendo ad una reale rielaborazione delle abitudini quotidiane. Il boom del digitale, però, ha fatto emergere le lacune tecniche e legislative che lo caratterizzano, come la presenza di reti di supporto inefficienti o una disciplina normativa non coerente con il panorama commerciale attuale. Infatti, l’obiettivo che la CE si pone mediante la proposta di legge in materia antitrust, consiste nel realizzare un mercato fondato su principi di equa e leale competitività, creando in primo luogo un Mercato Unico Digitale costituito da libertà di scambio e circolazione, oltre che una riforma a supporto delle PMI e a tutela dell’utenza. L’eliminazione di qualsiasi divario digitale attuale nei confronti di domanda e dell’offerta, infatti, è necessaria affinché vi sia uno sviluppo di settore reale e consolidato. La pandemia, dunque, è stata un vero e proprio catalizzatore non solo per l’espansione dell’e-commerce, ma anche per il potenziamento della posizione dominante di molteplici big del settore, proprio come Amazon. La piattaforma, infatti, si è vista crescere nonostante le restrizioni governative, grazie all’implementazione di un business fortemente versatile e diversificato, adattabile dunque ai bisogni mutevoli della collettività. Ma il duplice ruolo del colosso del web relativo sia allo svolgimento dell’attività di marketplace, sia di venditore diretto, ha fatto guadagnare a questo un’accusa di abuso di posizione dominante, basata sul principio per cui la piattaforma abbia sfruttato dati a propria conoscenza relativi a venditori e consumatori, al fine di porre in vantaggio il proprio business. Le accuse non sono ancora state accertate, ma ciò ci permette di comprendere come lo sviluppo di un settore fortemente innovativo come quello digitale, debba essere supportato da una disciplina completa e coerente alle caratteristiche del settore, in quanto la garanzia di svolgimento di un’attività concorrenziale equa è necessaria al fine di assicurare uno sviluppo economico e sociale, principio alla base dell’ideologia europea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/80804