The goal of our study was to carry out a five-year re-evaluation of patients undergoing haematopoietic stem cell transplantation and previously treated according to a conservative protocol to assess whether this procedure could lead to a prognostic deterioration of dental elements having untreated asymptomatic periapical lesions.  MATERIAL AND METHODS The sample of our study was selected from a previous work of the Dental School of Turin which included 139 patients. Among these, 46 patients undergoing a conservative protocol (group A) are referred to our facility, which included: - Treat all the symptomatic lesions promptly with the most conservative therapy possible. - Do not treat asymptomatic lesions such as initial caries, periapical lesions <5 mm, pockets with PD <5 mm. - Treat asymptomatic diseases with suitable therapies if are present deep decays, periapical lesions > 5 mm, loss of coronal seal in endodontically treated teeth and pockets with PD > 5 mm. - Treat symptomatic third mandibular and maxillary molars semi-included. - Do not treat asymptomatic mandibular and maxillary third molars in total bone inclusion or semi-included. In addition, 39 patients in whom asymptomatic lesions were not treated due to lack of time (group B) were also referred. Among these, 29 patients in the first group and 24 in the second group were excluded for: - personal reasons - logistical reasons - health problems - unavailable - deceased The remaining 17 patients in the first group and 15 in the second group underwent an examination that included an intra- and extra-oral objective examination, periapical x-ray, orthopantomography and their comparison with the same examinations performed prior to transplantation aimed at identifying untreated periapical lesions according to conservative protocol and comparison with the current situation. The appropriate conservative, prosthetic, periodontal or extractive therapies have been performed.  RESULTS - The presence of 9 lesions among group A patients and 8 lesions among group B patients was highlighted during the pre-transplant evaluation. 7 of these were found in group A and 4 in group B at the 5-year evaluation. There was no statistically significant difference between the two groups for this variable. - It is noted that 11% of the lesions in group A and 50% of the lesions in group B were no longer detectable due to extraction of the dental elements involved. For this variable, a statistically significant difference was found between the two groups under study. - Comparing by Sidexis software the size of the lesions before transplantation and at our evaluation, considering 2mm the minimum size increase to be defined significant, we observe an absence of total size increase at 5 years of group A lesions. In group B this increase is instead 2mm. - It is noted that 1 lesion in group A and 1 lesion in group B are no longer found during our evaluation because the dental elements have undergone endodontic reprocessing. - We observe the loss of coronal seal in 1 element with lesion belonging to group A. This element is the subject of the only episode of abscess developed in this group and has a lesion with a slight increase in size of less than 2 mm. In one case, an abscess was observed in group B.  CONCLUSIONS - Dental elements presenting asymptomatic osteolytic lesions < 5mm in elements already endodontically treated do not undergo a long-term prognostic worsening requiring statistically evident extraction. - Such residual lesions in the analysed time frame do not statistically evident exacerbation with associated development of abscess phenomena or marked increase in size - These statements are true provided that the patient undergoes periodic follow-up appointments to verify the integrity of the coronal seal to be made every six months or annually depending on individual risk factors.

L’obiettivo del nostro studio è stato effettuare una rivalutazione a cinque anni di pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche e precedentemente trattati secondo un protocollo conservativo per valutare se tale procedura possa determinare un peggioramento prognostico degli elementi dentali aventi lesioni periapicali asintomatiche non trattate.  MATERIAL AND METHODS Il campione del nostro studio risulta selezionato a partire da un precedente lavoro della Dental School di Torino interessante 139 pazienti. Fra questi sono richiamati presso la nostra struttura 46 pazienti sottoposti a protocollo conservativo (gruppo A) che prevedeva: - Trattare tempestivamente tutte le lesioni sintomatiche con la terapia più conservativa possibile. - Non trattare lesioni asintomatiche quali carie iniziali, lesioni periapicali <5 mm, tasche con PD <5 mm. Sono inoltre richiamati 39 pazienti in cui non sono state trattate lesioni asintomatiche per mancanza di tempo (gruppo B). Fra questi risultano esclusi 29 pazienti del primo gruppo e 24 del secondo. I restanti 17 pazienti del primo gruppo e 15 del secondo sono stati sottoposti a visita che ha previsto un esame obiettivo intra ed extra orale, l’esecuzione di rx periapicale, ortopantomografia e il loro confronto con i medesimi esami eseguiti prima del trapianto volto all’identificazione di lesioni periapicali non trattate secondo protocollo conservativo e al confronto con la situazione attuale. Sono state eseguite le terapie conservative, protesiche, parodontali o estrattive del caso.  RESULTS • È stata evidenziata la presenza durante la valutazione pre-trapianto di 9 lesioni tra i pazienti del gruppo A e 8 lesioni tra i pazienti del gruppo B. Di queste ne sono state ritrovate 7 nel gruppo A e 4 nel gruppo B alla valutazione a 5 anni. Non si è osservata una differenza statisticamente significativa fra i due gruppi per tale variabile. • Si osserva che l’11% delle lesioni del gruppo A e il 50% delle lesioni del gruppo B non sono state più riscontrabili per sopraggiunta estrazione degli elementi dentali coinvolti. Per tale variabile si è rilevata una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi in studio. • Confrontando mediante software Sidexis la dimensione delle lesioni prima del trapianto e alla nostra valutazione, considerati 2mm l’aumento dimensionale minimo per essere definito significativo, si osserva un’assenza di aumento dimensionale totale a 5 anni delle lesioni del gruppo A. Nel gruppo B tale aumento è invece di 2 mm. • Si osserva che 1 lesione del gruppo A e 1 lesione del gruppo B non si riscontrano più durante la nostra valutazione in quanto gli elementi dentali sono incorsi in ritrattamento endodontico. • Si osserva la perdita di sigillo coronale in 1 elemento presentante lesione appartenente al gruppo A. Tale elemento è oggetto dell’unico episodio di ascesso sviluppatosi in tale gruppo e presenta una lesione avente un lieve aumento dimensionale minore di 2 mm. In un caso è stato osservato un ascesso nel gruppo B.  CONCLUSIONS • Gli elementi dentali presentanti lesioni osteolitiche asintomatiche < 5mm in elementi già trattati endodonticamente non incorrono nel lungo periodo a peggioramento prognostico richiedente l’estrazione statisticamente evidente. • Tali lesioni residue nell’arco temporale analizzato non incorrono in maniera statisticamente evidente in riacutizzazione con connesso sviluppo di fenomeni ascessuali o marcato aumento dimensionale • Queste affermazioni risultano vere a condizione che il paziente si sottoponga a periodici appuntamenti follow-up atti a verificare l’integrità del sigillo coronale da effettuarsi semestralmente o annualmente a seconda dei fattori di rischio individuali.

Valutazione a cinque anni delle lesioni osteolitiche odontoiatriche asintomatiche nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche

CUNEAZ, RICHARD
2019/2020

Abstract

L’obiettivo del nostro studio è stato effettuare una rivalutazione a cinque anni di pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche e precedentemente trattati secondo un protocollo conservativo per valutare se tale procedura possa determinare un peggioramento prognostico degli elementi dentali aventi lesioni periapicali asintomatiche non trattate.  MATERIAL AND METHODS Il campione del nostro studio risulta selezionato a partire da un precedente lavoro della Dental School di Torino interessante 139 pazienti. Fra questi sono richiamati presso la nostra struttura 46 pazienti sottoposti a protocollo conservativo (gruppo A) che prevedeva: - Trattare tempestivamente tutte le lesioni sintomatiche con la terapia più conservativa possibile. - Non trattare lesioni asintomatiche quali carie iniziali, lesioni periapicali <5 mm, tasche con PD <5 mm. Sono inoltre richiamati 39 pazienti in cui non sono state trattate lesioni asintomatiche per mancanza di tempo (gruppo B). Fra questi risultano esclusi 29 pazienti del primo gruppo e 24 del secondo. I restanti 17 pazienti del primo gruppo e 15 del secondo sono stati sottoposti a visita che ha previsto un esame obiettivo intra ed extra orale, l’esecuzione di rx periapicale, ortopantomografia e il loro confronto con i medesimi esami eseguiti prima del trapianto volto all’identificazione di lesioni periapicali non trattate secondo protocollo conservativo e al confronto con la situazione attuale. Sono state eseguite le terapie conservative, protesiche, parodontali o estrattive del caso.  RESULTS • È stata evidenziata la presenza durante la valutazione pre-trapianto di 9 lesioni tra i pazienti del gruppo A e 8 lesioni tra i pazienti del gruppo B. Di queste ne sono state ritrovate 7 nel gruppo A e 4 nel gruppo B alla valutazione a 5 anni. Non si è osservata una differenza statisticamente significativa fra i due gruppi per tale variabile. • Si osserva che l’11% delle lesioni del gruppo A e il 50% delle lesioni del gruppo B non sono state più riscontrabili per sopraggiunta estrazione degli elementi dentali coinvolti. Per tale variabile si è rilevata una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi in studio. • Confrontando mediante software Sidexis la dimensione delle lesioni prima del trapianto e alla nostra valutazione, considerati 2mm l’aumento dimensionale minimo per essere definito significativo, si osserva un’assenza di aumento dimensionale totale a 5 anni delle lesioni del gruppo A. Nel gruppo B tale aumento è invece di 2 mm. • Si osserva che 1 lesione del gruppo A e 1 lesione del gruppo B non si riscontrano più durante la nostra valutazione in quanto gli elementi dentali sono incorsi in ritrattamento endodontico. • Si osserva la perdita di sigillo coronale in 1 elemento presentante lesione appartenente al gruppo A. Tale elemento è oggetto dell’unico episodio di ascesso sviluppatosi in tale gruppo e presenta una lesione avente un lieve aumento dimensionale minore di 2 mm. In un caso è stato osservato un ascesso nel gruppo B.  CONCLUSIONS • Gli elementi dentali presentanti lesioni osteolitiche asintomatiche < 5mm in elementi già trattati endodonticamente non incorrono nel lungo periodo a peggioramento prognostico richiedente l’estrazione statisticamente evidente. • Tali lesioni residue nell’arco temporale analizzato non incorrono in maniera statisticamente evidente in riacutizzazione con connesso sviluppo di fenomeni ascessuali o marcato aumento dimensionale • Queste affermazioni risultano vere a condizione che il paziente si sottoponga a periodici appuntamenti follow-up atti a verificare l’integrità del sigillo coronale da effettuarsi semestralmente o annualmente a seconda dei fattori di rischio individuali.
Five-years follow-up of asymptomatic osteolytic oral lesions in patients undergoing haematopoietic stem cell transplantation
The goal of our study was to carry out a five-year re-evaluation of patients undergoing haematopoietic stem cell transplantation and previously treated according to a conservative protocol to assess whether this procedure could lead to a prognostic deterioration of dental elements having untreated asymptomatic periapical lesions.  MATERIAL AND METHODS The sample of our study was selected from a previous work of the Dental School of Turin which included 139 patients. Among these, 46 patients undergoing a conservative protocol (group A) are referred to our facility, which included: - Treat all the symptomatic lesions promptly with the most conservative therapy possible. - Do not treat asymptomatic lesions such as initial caries, periapical lesions <5 mm, pockets with PD <5 mm. - Treat asymptomatic diseases with suitable therapies if are present deep decays, periapical lesions > 5 mm, loss of coronal seal in endodontically treated teeth and pockets with PD > 5 mm. - Treat symptomatic third mandibular and maxillary molars semi-included. - Do not treat asymptomatic mandibular and maxillary third molars in total bone inclusion or semi-included. In addition, 39 patients in whom asymptomatic lesions were not treated due to lack of time (group B) were also referred. Among these, 29 patients in the first group and 24 in the second group were excluded for: - personal reasons - logistical reasons - health problems - unavailable - deceased The remaining 17 patients in the first group and 15 in the second group underwent an examination that included an intra- and extra-oral objective examination, periapical x-ray, orthopantomography and their comparison with the same examinations performed prior to transplantation aimed at identifying untreated periapical lesions according to conservative protocol and comparison with the current situation. The appropriate conservative, prosthetic, periodontal or extractive therapies have been performed.  RESULTS - The presence of 9 lesions among group A patients and 8 lesions among group B patients was highlighted during the pre-transplant evaluation. 7 of these were found in group A and 4 in group B at the 5-year evaluation. There was no statistically significant difference between the two groups for this variable. - It is noted that 11% of the lesions in group A and 50% of the lesions in group B were no longer detectable due to extraction of the dental elements involved. For this variable, a statistically significant difference was found between the two groups under study. - Comparing by Sidexis software the size of the lesions before transplantation and at our evaluation, considering 2mm the minimum size increase to be defined significant, we observe an absence of total size increase at 5 years of group A lesions. In group B this increase is instead 2mm. - It is noted that 1 lesion in group A and 1 lesion in group B are no longer found during our evaluation because the dental elements have undergone endodontic reprocessing. - We observe the loss of coronal seal in 1 element with lesion belonging to group A. This element is the subject of the only episode of abscess developed in this group and has a lesion with a slight increase in size of less than 2 mm. In one case, an abscess was observed in group B.  CONCLUSIONS - Dental elements presenting asymptomatic osteolytic lesions < 5mm in elements already endodontically treated do not undergo a long-term prognostic worsening requiring statistically evident extraction. - Such residual lesions in the analysed time frame do not statistically evident exacerbation with associated development of abscess phenomena or marked increase in size - These statements are true provided that the patient undergoes periodic follow-up appointments to verify the integrity of the coronal seal to be made every six months or annually depending on individual risk factors.
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