Chronic pain is a complex condition that affects millions of patients in Italy alone and is recognized as one of the leading causes of disability worldwide. It is the most common symptom of many chronic diseases and its management can be particularly complicated due to the variability of its manifestations, characteristic for each patient. The processes that allow its development and maintenance are related to biological, psychological and social factors of the subject; these are the intervention objectives of the biopsychosocial model, a multidisciplinary care approach which has proved more effective than the traditional biomedical model. According to the guidelines for managing chronic pain, physiotherapy is one of the key interventions in the conservative treatment of this condition; using the most modern evidence-based concepts and integrating them from other disciplines such as clinical psychology and neuroscience, Psychologically informed physiotherapy uses a multimodal approach to treat different aspects of pain and reduce its negative effects. This narrative review was concerned with the treatment and evaluation of two treatments for chronic pain management: Acceptance and Commitment Therapy (ACT) and Cognitive Functional Therapy (CFT). ACT is a psychotherapeutic treatment whose principles are based on cognitive-behavioral theories, based on the patient’s psychological flexibility and acceptance. CFT is a physiotherapeutic treatment for chronic low back pain based on controlled exposure to movement and modification of the patient’s beliefs about pain. Both have the objective of reducing disability and improving the functional state of the patient rather than having a direct impact on pain intensity. Research was conducted in the main biomedical and physiotherapeutic databases and 5 randomized controlled trials were selected for each treatment. ACT and CFT interventions have been compared with traditional physiotherapy or control groups; changes in pain intensity, interference and disability related to pain, kinesiophobia, anxiety and depression symptoms, catastrophization and acceptance have been investigated. The results of the studies showed that both interventions were effective in improving many of the psychological variables and significantly reducing patients' interference with pain and disability. In most studies, the positive effects of both treatments were maintained at follow-up with an improvement in patients' self-management abilities and a rise in quality of life. ACT and CFT have proved to be two viable therapeutic options that can be successfully integrated into a physiotherapy-type chronic pain treatment programs; future research should investigate the actual applicability of these treatments in national health systems and their different levels of care.

Il dolore cronico è una condizione complessa che colpisce milioni di pazienti solo in Italia ed è riconosciuto tra le maggiori cause di disabilità nel mondo. È il sintomo più comune di molte patologie croniche e la sua gestione può essere particolarmente complicata a causa della variabilità delle sue manifestazioni, caratteristiche per ogni paziente. I processi che ne permettono lo sviluppo e il mantenimento si correlano ai fattori biologici, psicologici e sociali del soggetto; questi sono gli obbiettivi d’intervento del modello biopsicosociale, un approccio di cura multidisciplinare che ha dimostrato maggior efficacia rispetto al tradizionale modello biomedico. Secondo le linee guida per la gestione del dolore cronico, la fisioterapia è uno degli interventi chiave nel trattamento conservativo di questa condizione; con l’utilizzo delle nozioni più moderne basate sulle evidenze e l’integrazione da altre discipline come la psicologia clinica e la neuroscienza, la fisioterapia psicologicamente informata utilizza un approccio multimodale per curare i diversi aspetti del dolore e ridurne gli effetti negativi. Questa revisione narrativa si è occupata di trattare e valutare l’efficacia di due trattamenti per la gestione del dolore cronico: Acceptance and Commitment Therapy (ACT) e Cognitive Functional Therapy (CFT). L’ACT è un trattamento di carattere psicoterapico i cui principi si rifanno alle teorie cognitivo-comportamentali, basato sulla flessibilità psicologica del paziente e l’accettazione. La CFT è un trattamento fisioterapico ideato per il dolore lombare cronico basato sull’esposizione controllata al movimento e la modificazione delle credenze del paziente sul dolore. Entrambe hanno l’obbiettivo di ridurre la disabilità e migliorare lo stato funzionale del paziente piuttosto che avere un impatto diretto sull’intensità del dolore. Sono state svolte ricerche nei principali database biomedici e fisioterapici e sono stati selezionati 5 studi randomizzati controllati per ogni trattamento. Gli interventi ACT e CFT in questi sono stati confrontati con interventi fisioterapici tradizionali o con gruppi di controllo; sono state indagate le variazioni dell’intensità del dolore, dell’interferenza e la disabilità correlate al dolore, la kinesifobia, sintomi ansiosi e depressivi, la catastrofizzazione e l’accettazione. I risultati degli studi hanno mostrato l’efficacia di entrambi gli interventi nel miglioramento di molte delle variabili psicologiche e nella riduzione significativa dell’interferenza del dolore e della disabilità dei pazienti. Nella maggior parte degli studi, gli effetti positivi di entrambi i trattamenti sono stati mantenuti ai follow up con un miglioramento delle capacità di autogestione dei pazienti e un innalzamento della qualità di vita. L’ACT e la CFT si sono dimostrate due valide opzioni terapeutiche che possono essere integrate con successo in un programma di cura del dolore cronico di tipo fisioterapico; le future ricerche dovrebbero studiare l’effettiva applicabilità di questi trattamenti nei sistemi sanitari nazionali e nei loro diversi livelli di cura.

Acceptance and Commitment Therapy e Cognitive Functional Therapy: approcci di trattamento fisioterapico per pazienti con dolore cronico

MAFFIONE, FEDERICO
2023/2024

Abstract

Il dolore cronico è una condizione complessa che colpisce milioni di pazienti solo in Italia ed è riconosciuto tra le maggiori cause di disabilità nel mondo. È il sintomo più comune di molte patologie croniche e la sua gestione può essere particolarmente complicata a causa della variabilità delle sue manifestazioni, caratteristiche per ogni paziente. I processi che ne permettono lo sviluppo e il mantenimento si correlano ai fattori biologici, psicologici e sociali del soggetto; questi sono gli obbiettivi d’intervento del modello biopsicosociale, un approccio di cura multidisciplinare che ha dimostrato maggior efficacia rispetto al tradizionale modello biomedico. Secondo le linee guida per la gestione del dolore cronico, la fisioterapia è uno degli interventi chiave nel trattamento conservativo di questa condizione; con l’utilizzo delle nozioni più moderne basate sulle evidenze e l’integrazione da altre discipline come la psicologia clinica e la neuroscienza, la fisioterapia psicologicamente informata utilizza un approccio multimodale per curare i diversi aspetti del dolore e ridurne gli effetti negativi. Questa revisione narrativa si è occupata di trattare e valutare l’efficacia di due trattamenti per la gestione del dolore cronico: Acceptance and Commitment Therapy (ACT) e Cognitive Functional Therapy (CFT). L’ACT è un trattamento di carattere psicoterapico i cui principi si rifanno alle teorie cognitivo-comportamentali, basato sulla flessibilità psicologica del paziente e l’accettazione. La CFT è un trattamento fisioterapico ideato per il dolore lombare cronico basato sull’esposizione controllata al movimento e la modificazione delle credenze del paziente sul dolore. Entrambe hanno l’obbiettivo di ridurre la disabilità e migliorare lo stato funzionale del paziente piuttosto che avere un impatto diretto sull’intensità del dolore. Sono state svolte ricerche nei principali database biomedici e fisioterapici e sono stati selezionati 5 studi randomizzati controllati per ogni trattamento. Gli interventi ACT e CFT in questi sono stati confrontati con interventi fisioterapici tradizionali o con gruppi di controllo; sono state indagate le variazioni dell’intensità del dolore, dell’interferenza e la disabilità correlate al dolore, la kinesifobia, sintomi ansiosi e depressivi, la catastrofizzazione e l’accettazione. I risultati degli studi hanno mostrato l’efficacia di entrambi gli interventi nel miglioramento di molte delle variabili psicologiche e nella riduzione significativa dell’interferenza del dolore e della disabilità dei pazienti. Nella maggior parte degli studi, gli effetti positivi di entrambi i trattamenti sono stati mantenuti ai follow up con un miglioramento delle capacità di autogestione dei pazienti e un innalzamento della qualità di vita. L’ACT e la CFT si sono dimostrate due valide opzioni terapeutiche che possono essere integrate con successo in un programma di cura del dolore cronico di tipo fisioterapico; le future ricerche dovrebbero studiare l’effettiva applicabilità di questi trattamenti nei sistemi sanitari nazionali e nei loro diversi livelli di cura.
Acceptance and Commitment Therapy and Cognitive Functional Therapy: physiotherapy treatment approaches for patients with chronic pain
Chronic pain is a complex condition that affects millions of patients in Italy alone and is recognized as one of the leading causes of disability worldwide. It is the most common symptom of many chronic diseases and its management can be particularly complicated due to the variability of its manifestations, characteristic for each patient. The processes that allow its development and maintenance are related to biological, psychological and social factors of the subject; these are the intervention objectives of the biopsychosocial model, a multidisciplinary care approach which has proved more effective than the traditional biomedical model. According to the guidelines for managing chronic pain, physiotherapy is one of the key interventions in the conservative treatment of this condition; using the most modern evidence-based concepts and integrating them from other disciplines such as clinical psychology and neuroscience, Psychologically informed physiotherapy uses a multimodal approach to treat different aspects of pain and reduce its negative effects. This narrative review was concerned with the treatment and evaluation of two treatments for chronic pain management: Acceptance and Commitment Therapy (ACT) and Cognitive Functional Therapy (CFT). ACT is a psychotherapeutic treatment whose principles are based on cognitive-behavioral theories, based on the patient’s psychological flexibility and acceptance. CFT is a physiotherapeutic treatment for chronic low back pain based on controlled exposure to movement and modification of the patient’s beliefs about pain. Both have the objective of reducing disability and improving the functional state of the patient rather than having a direct impact on pain intensity. Research was conducted in the main biomedical and physiotherapeutic databases and 5 randomized controlled trials were selected for each treatment. ACT and CFT interventions have been compared with traditional physiotherapy or control groups; changes in pain intensity, interference and disability related to pain, kinesiophobia, anxiety and depression symptoms, catastrophization and acceptance have been investigated. The results of the studies showed that both interventions were effective in improving many of the psychological variables and significantly reducing patients' interference with pain and disability. In most studies, the positive effects of both treatments were maintained at follow-up with an improvement in patients' self-management abilities and a rise in quality of life. ACT and CFT have proved to be two viable therapeutic options that can be successfully integrated into a physiotherapy-type chronic pain treatment programs; future research should investigate the actual applicability of these treatments in national health systems and their different levels of care.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/8076