The theme of the thesis is to analyze the theme of Gender Diversity in the working context more precisely within certain cases of CSR that I pay particular attention to women’s issues. The aim of the thesis is therefore to analyze the problem of gender diversity from multiple points of view with a straightforward approach: will it be possible to achieve, in an average acceptable time, gender equality between men and women in the world of work? What are the practices implemented by companies, in addition to the intentions promoted in their company policies? In the first chapter I begin by dealing the introduction about a theme that I consider the basis of the elaboration: diversity management. I continue to focus on gender diversity by analyzing three international indices that allow us to clarify the situation, namely the Global Gender Gap Index, the index developed by the European Institute for Gender Equality and finally, the Global Talent Competitiveness Index. At the end of the first chapter I drew the legislation on gender diversity highlighting at European and national level all those major steps that have made it possible to pursue and achieve gender equality in the workplace, a so-called gender parity. In the second chapter I continue with the more detailed analysis of Gender Diversity with the impact of the Covid-19 pandemic wave. There are considerable repercussions to which women have been subjected as a result of the pandemic: first with unemployment and then with the innovation that the pandemic has brought with it, in the workplace, a real reorganization of the same. Pioneer of this the smart working this 'new way of working' that was already inherent in some pre-pandemic realities but that only later took over. All this continues with an analysis of Eurostat data on the phenomenon of the Gender Pay Gap to close the chapter with a reference to the important role of the work life balance. The third chapter examines four listed companies including: Nestlé, Accenture, Microsoft and Intesa Sanpaolo. The goal is to examine how each company puts the emphasis on the female component, enhancing and integrating it within it drawing nothing less than the benefit for itself from multiple points of view. I then analyzed the various company policies for each company, focusing on four fundamental aspects: the approach of the company in question on the theme of Gender Diversity; how the Gender Diversity is pursued in the context of digitalization; the attention paid by the company to the practices of Work-Life Balance; Awards and awards of companies on the theme of Gender Diversity. All this was accompanied by three interviews with women employees of Accenture, Intesa Sanpaolo and Microsoft, which confirm the best practices put in place by the multinationals themselves. I conclude my report with a quote from the President of the European Commission, Ursula von der Leyen, which should make us reflect and, above all, make it clear that in most of the problems we encounter, We are the only ones who can count on and therefore the only ones who can put in place strategies to change the situation in which we find ourselves, and gender diversity is one of them, but only if we really want it.
Il tema oggetto dell’elaborato consiste nell’analizzare il tema della Gender Diversity nel contesto lavorativo più precisamente all’interno di determinati casi di CSR che pongo particolare attenzione alle problematiche femminili. L’obiettivo dell’elaborato è quindi analizzare la problematica della gender diversity sotto molteplici punti di vista con una dirittura d’arrivo: si riuscirà a raggiungere in un tempo mediamente accettabile, una parità di genere tra uomo e donna nel mondo lavorativo? Quali sono le pratiche messe in atto dalle aziende, oltre alle intenzioni promosse nelle loro policy aziendali? Nel primo capitolo parto con l’introduzione ad una tematica che considero la base di partenza dell’elaborato: il diversity management. Proseguo col concentrarmi sulla gender diversity analizzando tre indici internazionali che ci permettono di fare maggior chiarezza sulla situazione, ovvero il Global Gender Gap Index, l’indice elaborato dall’ European Institute for Gender Equaity e da ultimo, il Global Talent Competitiveness Index. In chiusura del 1° capitolo tratto la normativa in tema di Gender Diversity mettendo in rilievo a livello europeo e nazionale tutte quelle tappe principali che hanno consentito di perseguire e di raggiungere una parità di genere nel contesto lavorativo, una cosiddetta gender parity. Nel secondo capitolo proseguo con l’analisi più dettagliata della Gender Diversity con l’impatto dell’ondata pandemica Covid-19. Notevoli sono le ripercussioni a cui le donne sono state assoggettate in conseguenza della pandemia: in primis con le disoccupazioni e poi con l’innovazione che la pandemia abbia portato con sé, nell’ambito lavorativo, una vera e propria riorganizzazione dello stesso. Pioniere di ciò lo smartworking questo ‘nuovo modo di lavorare’ che già era insito in alcune realtà pre-pandemia ma che solo successivamente ha preso il sopravvento. Il tutto prosegue con un’analisi dei dati Eurostat sul fenomeno del Gender Pay Gap per chiudere il capitolo con un accenno al ruolo importante che riveste il work life balance. Nel terzo capitolo vengono esaminate quattro imprese quotate tra cui: Nestlé, Accenture, Microsoft e Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è quello di esaminare come ogni azienda ponga l’accento sulla componente femminile, valorizzandola e integrandola al suo interno traendone niente meno che del beneficio per sé stessa sotto molteplici punti di vista. Ho analizzato quindi le varie policy aziendali per ciascuna impresa, soffermandomi su quattro aspetti fondamentali: l’approccio dell’impresa in oggetto sul tema della Gender Diversity; come viene perseguita la Gender Diversity nel quadro della digitalizzazione; l’attenzione posta dall’impresa nei confronti delle pratiche di Work-Life Balance; Premi e riconoscimenti delle aziende in tema di Gender Diversity. Il tutto accompagnato a tre interviste svolte a dipendenti donne di Accenture, Intesa Sanpaolo e Microsoft che confermano le best practise messe in atto dalle multinazionali stesse. Chiudo il mio elaborato con una citazione fatta dalla stessa presidente della commissione europea Ursula von der Leyen che ci dovrebbe far riflettere e soprattutto far capire che nella maggior parte delle problematiche in cui ci imbattiamo, siamo noi gli unici su cui poter contare e quindi gli unici che possono mettere in atto strategie per cambiare la situazione in cui ci troviamo, e la gender diversity è una di queste, ma solo se lo vogliamo veramente.
Il ruolo della Gender Diversity nel mondo del lavoro a seguito dell'ondata pandemica Covid-19. Analisi di casi di CSR in cui prevale l'attenzione sulle problematiche femminili. I casi: Nestlé, Accenture, Microsoft e Intesa Sanpaolo.
BALANGERO, MELANIA
2020/2021
Abstract
Il tema oggetto dell’elaborato consiste nell’analizzare il tema della Gender Diversity nel contesto lavorativo più precisamente all’interno di determinati casi di CSR che pongo particolare attenzione alle problematiche femminili. L’obiettivo dell’elaborato è quindi analizzare la problematica della gender diversity sotto molteplici punti di vista con una dirittura d’arrivo: si riuscirà a raggiungere in un tempo mediamente accettabile, una parità di genere tra uomo e donna nel mondo lavorativo? Quali sono le pratiche messe in atto dalle aziende, oltre alle intenzioni promosse nelle loro policy aziendali? Nel primo capitolo parto con l’introduzione ad una tematica che considero la base di partenza dell’elaborato: il diversity management. Proseguo col concentrarmi sulla gender diversity analizzando tre indici internazionali che ci permettono di fare maggior chiarezza sulla situazione, ovvero il Global Gender Gap Index, l’indice elaborato dall’ European Institute for Gender Equaity e da ultimo, il Global Talent Competitiveness Index. In chiusura del 1° capitolo tratto la normativa in tema di Gender Diversity mettendo in rilievo a livello europeo e nazionale tutte quelle tappe principali che hanno consentito di perseguire e di raggiungere una parità di genere nel contesto lavorativo, una cosiddetta gender parity. Nel secondo capitolo proseguo con l’analisi più dettagliata della Gender Diversity con l’impatto dell’ondata pandemica Covid-19. Notevoli sono le ripercussioni a cui le donne sono state assoggettate in conseguenza della pandemia: in primis con le disoccupazioni e poi con l’innovazione che la pandemia abbia portato con sé, nell’ambito lavorativo, una vera e propria riorganizzazione dello stesso. Pioniere di ciò lo smartworking questo ‘nuovo modo di lavorare’ che già era insito in alcune realtà pre-pandemia ma che solo successivamente ha preso il sopravvento. Il tutto prosegue con un’analisi dei dati Eurostat sul fenomeno del Gender Pay Gap per chiudere il capitolo con un accenno al ruolo importante che riveste il work life balance. Nel terzo capitolo vengono esaminate quattro imprese quotate tra cui: Nestlé, Accenture, Microsoft e Intesa Sanpaolo. L’obiettivo è quello di esaminare come ogni azienda ponga l’accento sulla componente femminile, valorizzandola e integrandola al suo interno traendone niente meno che del beneficio per sé stessa sotto molteplici punti di vista. Ho analizzato quindi le varie policy aziendali per ciascuna impresa, soffermandomi su quattro aspetti fondamentali: l’approccio dell’impresa in oggetto sul tema della Gender Diversity; come viene perseguita la Gender Diversity nel quadro della digitalizzazione; l’attenzione posta dall’impresa nei confronti delle pratiche di Work-Life Balance; Premi e riconoscimenti delle aziende in tema di Gender Diversity. Il tutto accompagnato a tre interviste svolte a dipendenti donne di Accenture, Intesa Sanpaolo e Microsoft che confermano le best practise messe in atto dalle multinazionali stesse. Chiudo il mio elaborato con una citazione fatta dalla stessa presidente della commissione europea Ursula von der Leyen che ci dovrebbe far riflettere e soprattutto far capire che nella maggior parte delle problematiche in cui ci imbattiamo, siamo noi gli unici su cui poter contare e quindi gli unici che possono mettere in atto strategie per cambiare la situazione in cui ci troviamo, e la gender diversity è una di queste, ma solo se lo vogliamo veramente.File | Dimensione | Formato | |
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