È nei legami sociali che l’essere umano costruisce un senso di sé e del mondo, ed è per questo che a volte la cura è semplicemente negli altri, nella condivisione di esperienze, significati, emozioni. Questo può aprire un orizzonte nuovo nel panorama degli interventi clinici, sperimentando metodi che pongano al centro la relazione sociale e tengano conto dell’ampio spazio che occupano gli altri nella mente di ciascuno di noi. Il primo capitolo affronta come l’identità sociale sia coinvolta nella depressione. A partire da un paragrafo iniziale in cui verrà descritto il ruolo delle connessioni sociali nella depressione, verrà messo in risalto come il tema delle relazioni sociali sia strettamente implicato nello sviluppo e nella cura di tale condizione e approfondito che cosa renda le connessioni sociali così importanti utilizzando come prospettiva teorica l’approccio dell’identità sociale. La teoria dell’identità sociale e la teoria della categorizzazione del sé, formalizzano la rilevanza del processo di identificazione sociale nella costruzione e nel mantenimento dei legami sociali: attraverso l’identità sociale, definendo il proprio sé in quanto membro di un gruppo, le relazioni sociali possono acquisire un’importanza nel proteggere dalla depressione o nel combatterla. Non solo, oltre alla sua capacità di rendere importante l’appartenenza a un gruppo, l’identità sociale è in grado di fornire nuove lenti con cui interpretare il mondo. Nell’ultimo paragrafo verrà approfondito come questo abbia un ruolo nel cambiare il modo di valutare eventi negativi, come degli insuccessi, nei soggetti che soffrono di depressione e poterne ridurre i sintomi. Una volta evidenziata la capacità dell’identità sociale nel proteggere dalla depressione e nel migliorarne i sintomi, nel secondo capitolo verrà esplorata la sua importanza in un altro ambito: i cambiamenti. Ogni cambiamento spesso espone ad ansia, stress, isolamento sociale. Sulla base dell’approccio dell’identità sociale è stato sviluppato il Social Identity Model of Identity Change (SIMIC), volto a mettere in risalto come possedere più identità sociali fornisca risorse per affrontare al meglio un cambiamento e preservare il benessere della persona. Seguirà una breve esplorazione del tema dell’identità sociale online e le implicazioni che può avere nel rendere meno negativo il confronto sociale sui social network, per poi rivolgere uno sguardo a futuri risvolti clinici e strumenti clinici sviluppati e terminare con delle considerazioni finali.

Depressione e benessere: il ruolo dell'identità sociale.

CRAVERO, SARA
2020/2021

Abstract

È nei legami sociali che l’essere umano costruisce un senso di sé e del mondo, ed è per questo che a volte la cura è semplicemente negli altri, nella condivisione di esperienze, significati, emozioni. Questo può aprire un orizzonte nuovo nel panorama degli interventi clinici, sperimentando metodi che pongano al centro la relazione sociale e tengano conto dell’ampio spazio che occupano gli altri nella mente di ciascuno di noi. Il primo capitolo affronta come l’identità sociale sia coinvolta nella depressione. A partire da un paragrafo iniziale in cui verrà descritto il ruolo delle connessioni sociali nella depressione, verrà messo in risalto come il tema delle relazioni sociali sia strettamente implicato nello sviluppo e nella cura di tale condizione e approfondito che cosa renda le connessioni sociali così importanti utilizzando come prospettiva teorica l’approccio dell’identità sociale. La teoria dell’identità sociale e la teoria della categorizzazione del sé, formalizzano la rilevanza del processo di identificazione sociale nella costruzione e nel mantenimento dei legami sociali: attraverso l’identità sociale, definendo il proprio sé in quanto membro di un gruppo, le relazioni sociali possono acquisire un’importanza nel proteggere dalla depressione o nel combatterla. Non solo, oltre alla sua capacità di rendere importante l’appartenenza a un gruppo, l’identità sociale è in grado di fornire nuove lenti con cui interpretare il mondo. Nell’ultimo paragrafo verrà approfondito come questo abbia un ruolo nel cambiare il modo di valutare eventi negativi, come degli insuccessi, nei soggetti che soffrono di depressione e poterne ridurre i sintomi. Una volta evidenziata la capacità dell’identità sociale nel proteggere dalla depressione e nel migliorarne i sintomi, nel secondo capitolo verrà esplorata la sua importanza in un altro ambito: i cambiamenti. Ogni cambiamento spesso espone ad ansia, stress, isolamento sociale. Sulla base dell’approccio dell’identità sociale è stato sviluppato il Social Identity Model of Identity Change (SIMIC), volto a mettere in risalto come possedere più identità sociali fornisca risorse per affrontare al meglio un cambiamento e preservare il benessere della persona. Seguirà una breve esplorazione del tema dell’identità sociale online e le implicazioni che può avere nel rendere meno negativo il confronto sociale sui social network, per poi rivolgere uno sguardo a futuri risvolti clinici e strumenti clinici sviluppati e terminare con delle considerazioni finali.
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