The events of Thetis and Aphrodite illustrate in a paradigmatic way how κῆδος represents a constitutive component of the existence of the deities, in particular those with a descent to be protected and defended: the concern is all the more acute the more the fate of the offspring appears labile and uncertain. In their role as goddesses and mothers, Thetis and Aphrodite travel a similar biographical and psychological itinerary in relation to their hero sons, Achilles and Aeneas, whose lives are constantly threatened by fate. United by similar experiences, they share that maternal κῆδος that makes them, even before powerful and fearsome deities, ordinary mothers of warriors. The two goddesses therefore feel the responsibility to defend their respective children from their tragic earthly destiny.
Le vicende di Tètide e Afrodite illustrano in modo paradigmatico come il κῆδος rappresenti una componente costitutiva dell’esistenza delle divinità, in particolare di quelle dotate di una discendenza da proteggere e tutelare: la preoccupazione risulta tanto più acuita quanto più la sorte della progenie appare labile e incerta. Nella loro qualifica di dee madri, Tètide e Afrodite percorrono un analogo itinerario biografico e psicologico in relazione ai loro figli eroi, Achille ed Enea, la cui vita è costantemente minacciata dai fati. Accomunate da esperienze affini, esse condividono quel κῆδος materno che fa di loro, prima ancora che potenti e temibili divinità, ordinarie madri di guerrieri. Le due divinità avvertono quindi la responsabilità di difendere i rispettivi figli dal loro tragico destino terreno.
Tètide e Venere: un difficile compromesso tra natura divina e maternità
LAMBERTI, ELENA LETIZIA
2020/2021
Abstract
Le vicende di Tètide e Afrodite illustrano in modo paradigmatico come il κῆδος rappresenti una componente costitutiva dell’esistenza delle divinità, in particolare di quelle dotate di una discendenza da proteggere e tutelare: la preoccupazione risulta tanto più acuita quanto più la sorte della progenie appare labile e incerta. Nella loro qualifica di dee madri, Tètide e Afrodite percorrono un analogo itinerario biografico e psicologico in relazione ai loro figli eroi, Achille ed Enea, la cui vita è costantemente minacciata dai fati. Accomunate da esperienze affini, esse condividono quel κῆδος materno che fa di loro, prima ancora che potenti e temibili divinità, ordinarie madri di guerrieri. Le due divinità avvertono quindi la responsabilità di difendere i rispettivi figli dal loro tragico destino terreno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/80538