La selettività alimentare nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: manuale pratico per genitori e insegnanti

Background Food selectivity is a common problem in children with Autism Spectrum Disorder (with a prevalence between 13-87%). It can be caused and influenced by three factors: the first, the gastrointestinal one, linked with the theory of the gut-microbiota-brain axis; the second, relative to an altered or different sensory perception, and finally the third one, the presence of rigid behaviors and routines, typical of autistic symptoms. The meal is important in the daily routine of every family as it represents an opportunity for relationship and interaction between parents and children in which there is the possibility to develop many aspects of the child's growth. Because of this value, the dysfunctional behaviors at the meal often determine stress and worry that affect the quality of life of the child and the family. According to that, this problem has increasingly become one of the causes of help request from parents who have to deal with it. The growing number of requests from parents, together with the lack of information in literature relating to methods of intervention, led to the need to possess an easy-to-use tool containing some practical recommendations for caregivers. Aim The goal of this thesis project is the creation of a practical guide dedicated to parents and teachers of children diagnosed with Autism Spectrum Disorder presenting food selectivity. The work proposes to enrich not only caregivers but also speech therapists with a wealth of tools, aimed at the intervention on food selectivity, which mainly involve people who daily feed the child with ASD in familiar places. Materials and methods The project was carried out by conducting an analysis of literature using the main online search engines, consulting specific manuals and referring to clinical practice of speech therapists from the ASL-CN1, Dr. Elena Danna and Dr. Elena Martinelli, with children with ASD and to that of speech therapists at the Regina Margherita Hospital in Turin, Dr. Elena Grosso and Dr. Debora Bonelli, who work with minors suffering from important neuromotor pathologies. Results The analysis of the above-mentioned materials allowed the creation of a practical guide for parents and teachers with the main recommendations of intervention for children suffering from ASD and food selectivity, in order to support them and direct them towards an approach that allows to reduce the dysfunctional behaviors at the meal and the consequent family stress. Conclusions The analysis allowed to equip the ASL-CN1 and all the institutions that, like the latter, take care of those children, with a simple and effective tool for people living with those individuals to help them intervene with targeted and individualized activities trying to reduce the dysfunctional behaviors that occur at the meal and the consequent family stress. However, there are still some limits and criticalities, including especially the lack of material in literature provided with scientific evidence, that would enable us to act nationally and internationally unambiguously.

Background La selettività alimentare è un problema comune nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (con prevalenza compresa tra 13-87%). Essa può essere causata e influenzata da tre fattori: il primo di origine organica gastrointestinale, in relazione alla teoria del gut microbiota brain axis; il secondo, che consiste in un’alterata o diversa percezione sensoriale e infine il terzo, ossia la presenza di comportamenti rigidi e routinari tipici della sintomatologia autistica. Il momento del pasto è importante nella routine quotidiana di ogni famiglia poiché rappresenta un’occasione di relazione e interazione tra genitori e figli in cui si ha la possibilità di sviluppare molti aspetti della crescita del bambino. Proprio per tale valenza, spesso i comportamenti disfunzionali presenti al momento del pasto determinano stress e preoccupazione che inficiano la qualità di vita del bambino e della famiglia. Per questo motivo tale problematica è sempre più spesso oggetto di richiesta d’aiuto da parte dei genitori che si trovano a doverla gestire. Il crescente numero di richieste da parte dei genitori e la carenza di informazioni presenti in letteratura relative alle possibili modalità di intervento hanno portato alla necessità di possedere uno strumento di semplice utilizzo contenente alcune indicazioni pratiche per i caregivers. Obiettivo L’obiettivo che il presente progetto di tesi si pone è la creazione di una guida pratica di intervento dedicata a genitori e insegnanti di bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico che presentano selettività alimentare. Il lavoro propone di arricchire non solo i caregivers ma anche i logopedisti di un patrimonio di strumenti mirati all’intervento sulla selettività alimentare e che coinvolgono principalmente le persone che quotidianamente si occupano dell’alimentazione del bambino affetto da ASD. Materiali e metodi Il progetto è stato realizzato conducendo un’analisi della letteratura utilizzando i principali motori di ricerca online, consultando manuali specifici e facendo riferimento alla pratica clinica con bambini affetti da ASD delle logopediste dell’ASL-CN1, Dott.ssa Elena Danna e Dott.ssa Elena Martinelli, e a quella delle logopediste dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, Dott.ssa Elena Grosso e Dott.ssa Debora Bonelli, che lavorano con minori affetti da importanti patologie neuromotorie. Risultati L’analisi dei materiali sopracitati ha permesso la creazione di un manuale pratico per genitori e insegnanti con le principali indicazioni di intervento nei confronti di bambini affetti da ASD che presentano una problematica di selettività alimentare, al fine di sostenerli e indirizzarli verso un approccio che permetta di ridurre i comportamenti disfunzionali presenti al momento del pasto ed il conseguente stress familiare. Conclusioni Il lavoro di analisi ha permesso di dotare l’ASL-CN1 e tutte le realtà che, come quest’ultima, si occupano della presa in carico di questi bambini, di un mezzo semplice ed efficace da fornire alle persone che ruotano attorno a tali soggetti per aiutarle ad intervenire con attività mirate e individualizzate che tentino di ridurre i comportamenti disfunzionali che si manifestano al momento del pasto ed il conseguente stress familiare. Permangono tuttavia alcuni limiti e criticità, tra i quali in particolare la carenza di materiale in letteratura dotato di evidenza scientifica, che permetta di agire in modo univoco a livello nazionale ed internazionale.